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Visualizzazione dei post da maggio, 2018

Odio fare shopping

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E molto anche. Prendi ieri sera. Si certo, andare per negozi al centro commerciale dopo 12 ore di smerigliatura ininterrotta di maroni non sarà stata una grande idea... ma non è che altre volte sia stato diverso. Ero anche mossa da buoni propositi: solo cose da donnina lasciando perdere le felpe e le magliette da pistolina e le cose che poi tanto va a finire che non (posso più) metto... Entro nel negozio, inizio a guardarmi in giro: che carini, si questo mi piace, no di questi ne ho 25 uguali, vabbè. Scelgo e mi infilo nel camerino. DRAMMA. Quando ho realizzato che mi dovevo svestire - comprese le all star - volevo ripiegare tutto e andarmene. Che fatica! Che sbatti! Che palle! Uff. Il mio shopping ideale dovrebbe avvenire in questo modo: me, chiusa nel camerino, che mi svesto rigorosamente una volta sola e fuori tutti gli schiavetti impazziti come la pallina del flipper che mi portano a comando i vestiti da provare. Ecco così allora penso che potrei

E ma se pure l'oroscopo ce se mette...

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🚀

Come una favola

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Il #royalwedding di sabato, è come Sanremo. Tutti a spergiurare di non guardare una cosa così inutile, salvo poi assistervi di nascosto, leggere tutti gli articoli, spiare le foto su instagram e Facebook stando ben attenti a non far partire un Like che lasciasse traccia del passaggio o confondersi con i beceri che - addirittura - hanno condiviso post sulla propria bacheca. Certo, non è che il venerdì notte l'ho passato in bianco attendendo l'ora del fatidico Si, nemmeno ho cancellato impegni dalla mia agenda del sabato per questo motivo, però l'ho guardato volentieri. Un pò curiosando, un pò cazzeggiando, fino a quando ho visto Harry compiere tutti i gesti - ma proprio tutti, non ne ha saltato uno - tipici delle persone più che coinvolte travolte, emozionate, tese, con il cuore che scoppiava nel petto. Ho pensato: voglio proprio vedere cosa gli succede appena la sposa mette piede in chiesa. Inutile sottolineare i fiumi di lacrime che copiose hanno inondat

Loro 2

Eh si. Mi tocca dirlo: Loro 2 è B E L L I S S I M O. Un film che ti da uno scossone, poi due, poi tre... Ed alla fine ti lascia una stretta al cuore fortissima, con l'inquadratura della statua del Cristo (solo, anche lui) recuperata dai Vigili del Fuoco nella notte del terremoto de L'Aquila ed adagiata su di un telo porpora, in mezzo alle macerie. Una scena dolorosissima e commovente. Loro 1 parla di Loro. Loro 2 parla di Lui e mette in risalto una condizione di solitudine atroce. Un uomo assolutamente solo nonostante cerchi di riempire con un sacco di cose e di persone il proprio spazio vitale. Fatto benissimo, recitato da Dio (no da lui in persona, in senso lato), un film che ti lascia dentro qualcosa di meglio, dello schifo che mi ero portata via dalla prima parte del film. Un'altra cosa che mi è piaciuta moltissimo è l'uso della luce che cambia a seconda delle persone, delle inquadrature, dello stato emotivo. Memorabile la telefonata del Vend

Orgoglio e gratitudine

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Quando penso alla figura di mio Papà ed a quello che ha fatto per Cantello, mi vengono in mente tre parole:  PASSIONE: quella che ti arde dentro e non riesci a controllare, che ti fa stare bene  solo quando riesci a portare a compimento ciò che hai nel cuore; ENTUSIASMO: che mi hanno sempre trasmesso le fotografie ed i racconti di quel periodo, in cui forse nessuna delle persone che partecipava alle feste, alle pedalate, alle gite, alle raccolte di sangue presso l’asilo parrocchiale, era consapevole della grandezza e dell’importanza che avrebbe avuto per il futuro del nostro Paese il seme che avevano da poco iniziato a coltivare; CORAGGIO: perché per dare vita ad un progetto di associazionismo così importante in un paesino come il nostro, a mio avviso, ce ne voleva davvero tanto. Il Coraggio poi di sfidare mia mamma e sei - quasi sette - figli per organizzare riunioni e consigli direttivi direttamente nel nostro soggiorno, non potendo ancora disporre di una sede v

Ciao Ermanno

Ho appreso poco fa della scomparsa di Ermanno Olmi, uno dei più grandi registi italiani di sempre. Ho visto l'ultimo suo, ' Torneranno i prati ' che avevo trovato delicato e struggente assieme.  Mentre il mio preferito in assoluto - un pò scontato - è ' L'albero degli zoccoli ' che la nostra professoressa di italiano delle medie [ A. tua mamma per intenderci ] ci aveva fatto vedere non ricordo se in seconda o terza. E' una delle pellicole che più mi commuove in assoluto. (Non ai livelli de Le parole che non ti ho detto, ma quasi). Mi provoca una tenerezza infinita, con quella purezza e semplicità di rapporti, di dialoghi, di vita che sembrano lontani secoli da noi quando invece mia Mamma, quando lo guardavamo assieme, mi raccontava che nelle corti e nelle famiglie povere si viveva proprio in quel modo.  Di Olmi ho sempre adorato questo suo modo di calarsi nella realtà vera, priva di qualsiasi filtro e la straordinaria capacità di farci se

Loro 1

Dunque, il film inizia così: Un agnello, entra nella villa in Sardegna del Silvio (che nel film viene chiamato col suo nome una sola volta, mentre per tutti è sempre e solo Lui con la Elle gigante); fa qualche passo, si ferma attratto da una puntata a caso di un gioco a premi a caso di un Mike Bongiorno a caso di un paio di tette a caso, incurante del fatto che il condizionatore - metafora eccezionale - nel frattempo gli abbasserà a zero qualsiasi livello emotivo e vitale, fino a farlo cappottare zampe all'aria. Della serie: in questa storia non c'è spazio per i puri, per le anime incontaminate, per le cose belle, per i sentimenti qualsiasi essi siano. Sorrentino è geniale, a me piace molto il suo stile tra l'esagerato, il pacchiano ed il patinato.  Però stavolta ci è andato giù duro. Cioè: non nel senso che ci siano scene crude o pesanti... Ma nell'appiattire al livello più infimo e triste i rapporti umani di LORO , ovvero vari personaggi pronti a qual