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Visualizzazione dei post da agosto, 2009

Training autogeno

NON FARE CAZZATE NON FARE CAZZATE non fare cazzate NON FARE CAZZATE NON FARE CAZZATE NON FARE CAZZATE NON FARE CAZZATE non fare cazzate NON FARE CAZZATE NON FARE CAZZATE NON FARE CAZZATE NON FARE CAZZATE non fare cazzate NON FARE CAZZATE NON FARE CAZZATE NON FARE CAZZATE NON FARE CAZZATE non fare cazzate NON FARE CAZZATE NON FARE CAZZATE NON FARE CAZZATE NON FARE CAZZATE non fare cazzate NON FARE CAZZATE NON FARE CAZZATE NON FARE CAZZATE NON FARE CAZZATE non fare cazzate NON FARE CAZZATE NON FARE CAZZATE NON FARE CAZZATE NON FARE CAZZATE non fare cazzate NON FARE CAZZATE NON FARE CAZZATE Tanto lo sai che dura ancora poco. Poi torna tutto come un mese fa . NON FARE CAZZATE NON FARE CAZZATE non fare cazzate NON FARE CAZZATE NON FARE CAZZATE NON FARE CAZZATE NON FARE CAZZATE non fare cazzate NON FARE CAZZATE NON FARE CAZZATE NON FARE CAZZATE NON FARE CAZZATE non fare cazzate NON FARE CAZZATE NON FARE CAZZATE NON FARE CAZZATE NON FARE CAZZATE non fare cazzate NON FARE CAZZATE NON

Facciamoci del male... (l'angolo del tresh)

[on the air: fritto misto - gabibbo] Apprescindere che d'estate guardo pochissimo... anzi quasi per nulla, la televisione e ringraziando di gran cuore i creatori di centovetrine che già da una settimana hanno avuto la coscienza di trasmettere le puntate nuove (al contrario degli autori di un posto al sole che si ostinano a propinarci quella munnezza simil cine-teatro pax [con tutto il rispetto per i miei amici che vi recitano] chiamato un posto al sole estate) mi sono ridotta all'accoppiata Tg5+paperissima sprint (a volte l'unico momento della giornata in cui riesco a sorridere) praticamente da giugno. stasera, però, ho prestato attenzione al testo della canzone della sigla cantata da quel minchione vestito di rosso che maguardaunpòchejetoccafaaquestopècampà. all'inizio non ci potevo credere che fosse così ORRENDO. allora me lo sono andata a cercare. e se possibile il risultato è stato ancora più raccapricciante, oltrechè triste da morire. ed una volta di più mi ha fatt

Siiiii apposto stiamo!

L'oroscopo di Rob Brezsny 28 agosto / 3 settembre Cancro (21 giugno - 22 luglio) La settimana prossima sarà il momento ideale per fare dei piccoli miracoli senza sforzarti troppo. Probabilmente otterrai il massimo se eviterai di agitarti nella speranza di ottenerlo. Le correnti cosmiche si faranno in quattro per soddisfare i tuoi bisogni più profondi, se accetterai il fatto che sanno cosa è meglio per te più di quanto possa fare il tuo piccolo ego. Per entrare nello stato d’animo giusto, ti consiglio di dare un’occhiata alle posizioni yoga illustrate da alcuni ubriachi su http://eatliver.com/i.php?n=4573 .

C'è poco da fare...

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NE SO VERAMENTE TROPPE!!!!!

I LOVE Giacomo part II

IL PESSIMISMO LEOPARDIANO Gli studiosi hanno distinto tre fasi del pessimismo leopardiano: una fase di "pessimismo storico" , una di "pessimismo psicologico" e una di "pessimismo cosmico" . 1. Il "Pessimismo Storico" si basa sulla "Teoria delle Illusioni". Indagando sulla causa dell'infelicità umana, il Leopardi segue la spiegazione di Rousseau, e afferma, con la sua "Teoria delle Illusioni", che gli uomini furono felici soltanto nell'età primitiva, quando vivevano a stretto contatto con la natura, ma poi essi vollero uscire da questa beata ignoranza e innocenza istintiva e, servendosi della ragione, si misero alla ricerca del vero. Le scoperte della ragione furono catastrofiche: essa infatti scoprì la vanità delle illusioni, che la natura, come una madre benigna e pia, aveva ispirato agli uomini; scoprì le leggi meccaniche che regolano la vita dell'universo; scoprì il male, il dolore, l'infelicità, l'angos

I LOVE Giacomo

Or poserai per sempre,stanco mio cor. Perì l'inganno estremo, Ch'eterno io mi credei. Perì. Ben sento, In noi di cari inganni, Non che la speme, il desiderio è spento. Posa per sempre. Assai Palpitasti. Non val cosa nessuna I moti tuoi, né di sospiri è degna La terra. Amaro e noia La vita, altro mai nulla; e fango è il mondo. T'acqueta omai. Dispera L'ultima volta. Al gener nostro il fato Non donò che il morire. Omai disprezza Te, la natura, il brutto Poter che, ascoso, a comun danno impera, E l'infinita vanità del tutto. Giacomo Leopardi - Canti XXVIII A se stesso

Pillole di vacanze 2009

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1 camera rimessa a nuovo 7 km di corsa due volte alla settimana con la sally 6 passi svizzeri girati con la moto 2 le giornate al lago dosso 1 la strada del cuore 2 scatole di sigari finite 3 compagni di viaggio 4587 km in moto dal 1 luglio 2009 3 giorni in moto tra dolomiti e tirolo 2 sacchi della munnezza pieni di cose del passato usciti dalla mia camera e finiti in discarica (peggio che tagliarmi un braccio...) 3 porte verniciate 10 agosto. ritorno nella mia nuova meravigliosa camera 2 messe di suffragio 2 litri di weiss bier a sera in tirolo 0 kg presi in vacanza (mai successo in 35 anni) 3 serate serene e molto, anzi mollllllllllto belle 42 gli sms di auguri per Santa Chiara 0 stelle cadenti (ma c'è chi ha espresso desideri per me... vero Ste?) 3 abbracci che mi hanno fatto bene al cuore svariati bidoni distribuiti qua e là... (marietto, frenk e lauretta perdono!!!) 1 telefonata 15 birre desperados in 4 3 persone meravigliose che non mi hanno mai fatto sentire sola ma anzi c

Lacrime cum'è tera.

[on the air: tra cielo e mare - stadio] Come mi salvo se quando apro gli occhi non ci sei cosi' da sola non sono stata mai e le mie mani abbandonate qui non sono state mai piu' vuote di cosi' e questi miei occhi senza che i tuoi ci si specchino dentro si sono spenti ormai li tengo chiusi cosi' posso credere che stai dormendo tranquillo qui vicino a me. E adesso e' come che penda fra il cielo e il mare questo dolore che che lo so solo io e' come un urlo che soffoca nel cuore e il male che falo so solo io. Piccolino dove sarai cosi' mi spezzi il cuore non lo sai? E adesso e' come che penda fra il cielo e il mare questo dolore che che io so solo io. e' come un urlo che soffoca nel cuore e il male che fa lo so solo io. Come mi salvo se adesso apro gli occhi e non ci sei cosi' da solo non sono stato mai. Piccolino adesso vedo che ho perso proprio tutto quando ho perso te.

Siiiiiiiiiiiiiiiiii?

[on the air: senza parole - vasco rossi] sono al 14mo giorno di vacanza... al di la della partenza folle, direi che a questo punto, questi primi 14 giorni mi sono davvero serviti. sotto ogni punto di vista. materiale , con i lavori forzati e forsennati, che però mi hanno regalato una camera nuova e bellissima ma bellissima sul serio, ancor più preziosa perchè ogni goccia di sudore ed ogni ora di sonno persa la notte sono state spese bene. bello. contenta. io l'ho sempre detto che il magutto, una volta finito il lavoro, ha delle grandi soddisfazioni nonostante la fatica. ed io mi sono sentita esattamente così. mancavano sono il panino con la mortadella in tasca e il cappellino fatto col giornale in testa... poi ero perfetta! lavorare duro e toccare con mano il risultato mi ha aiutata tanto. mi ha permesso di riflettere su tante cose, su tanti rapporti, sugli ultimi eventi (ovviamente dal 25 aprile in poi). ho imparato a mettere in pratica la regoletta dei piccoli passi, delle piccol

Auguri Fra.

oggi vivo. Ma non esisto. Il nostro regalo.. per te.

Hai già pensato a come festeggiare?

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[on the air: eppi bordei - io!] grigliata? a casa o al capanno? andiamo in val maggia che è un pò che non ci andiamo? oh pensaci e poi fammi sapere... TORNA PERO'.

Fuori due...

[on the air: you've got a friend - james taylor] Non sporcherò mai le pagine del mio preziosissimo blog per parlare di una persona che, a voler guardare, non si può nemmeno definire tale. Bestia nemmeno xche non ho mai visto un animale accanirsi su di un proprio simile che soffre. Una persona che si definisce "amica" rispetta il tuo bisogno di solitudine, i tuoi silenzi, capisce che magari, dietro a certi comportamenti, c'è qualcosa di più grave e triste e perciò se ne sta nel suo. Aspettandoti. E rispettandoti. Sapendo bene che, non appena sarà il momento, SE sarà il caso, sarò io a venirti a cercare. Una persona che si definisce "amica" non infierisce su di te, che piangi da due giorni, che sei un cadavere ambulante, che non sai più a cosa aggrapparti per non sprofondare, che non ti senti a tuo agio in nessun posto, che non trova una soluzione migliore che non sia il silenzio. Non si comporta da egoista, anteponendo la sua necessità di stare bene alla tua.
[on the air: moment of surrender - U2] I’ve been in every black hole At the alter of a Dark star My body s now begging Though it’s begging to get back Begging to get back To my heart To the rhythm of my soul To the rhythm of my consciousness To the rhythm of yes To be released from control Sono stato in ogni buco nero All'altare della stella scura Il mio corpo ora sta implorando Sebbene stia supplicando di tornare Al mio cuore Al ritmo della mia anima Al ritmo della mia coscienza Al ritmo dei "si" Di essere liberato dal controllo Sopravvissuta al 2 agosto V° anniversario. mi basterebbe essere liberata dai sensi di colpa. questo già mi basterebbe. e tanto anche.

Carina questa storiella... soprattutto ISTRUTTIVA...

[on the read: Struwwelpeter (Pierino Porcospino) di H. Hoffmann.] Una compagnia di porcospini, in una fredda giornata d'inverno, si strinsero vicini, per proteggersi, col calore reciproco, dal rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono le spine reciproche; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo l'uno dall'altro. Quando poi il bisogno di scaldarsi li portò di nuovo a stare insieme, si ripeté quell'altro malanno; di modo che venivano sballottati avanti e indietro tra due mali, finché non ebbero trovato una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione. (A. Schopenhauer, Parerga e Paralipomena, II, 2, cap. 30, 396) Sospesi fra giusto e sbagliato, fra amore e passione, continuamente sballottati avanti e indietro. Il loro freddo è la nostra solitudine, il limite della ragione, il freno delle passioni. Nonostante le cicatrici che portiamo, però, gli aculei reciproci continuano ancora a fare male e non riusciamo a trovare la giust

ELIO LOVE U

[on the air: Nubi di ieri sul nostro domani odierno (Abitudinario) - elio e le storie tese] IL CANTAUTORE DELLE «STORIE TESE» «La bidella che mi ha cambiato la vita» Elio: «Condannato al flauto dalle mamme (degli altri). A scuola volevo il piano, ma il corso era pieno» Festa grande, quest’anno per Elio e le Storie Tese. A ottobre festeggia­no i vent’anni dal primo album: «Avevamo cominciato a fare concerti nell’81-’82, per il disco abbiamo aspetta­to un po’» racconta Elio. Ma intanto era­no già famosi, canzoni come «Cara ti amo», «Silos», «John Holmes» le cono­scevano tutti. Ci sarà un concerto solen­ne agli Arcimboldi (22 ottobre) con un’orchestra di 55 elementi, pochi gior­ni dopo esce un cofanetto edizione spe­ciale, tutti i cavalli di battaglia riarrangia­ti con l’apporto di un’orchestra classica. Si fanno le cose in grande, insomma. «Sì, il modello è Céline Dion, è quello il nostro obiettivo».Elio e basta — il vero nome non tiene a dirlo — nasce a Milano 47 anni fa e pre­stissimo