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Visualizzazione dei post da maggio 23, 2012

Ventitrè Maggio

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Non è ancora morto Giovanni Falcone, perché non è sparita la speranza di vedere una Sicilia che respira, che cammina da sola, che non è terra di passaggio ma di approdo, che combatte perché i suoi figli partano pure disgustati ma vi tornino affamati di nostalgia e futuro, sollevati da un clima pulito, da un'aria di cambiamento. Lui nei ricordi vive. Perché della morte aveva un'idea cristallina: "Si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in un gioco troppo grande. Si muore spesso perché non si dispone delle necessarie alleanze, perché si è privi di sostegno. In Sicilia la mafia colpisce i servitori dello Stato che lo Stato non è riuscito a proteggere." E se lo Stato non ha fatto da scudo al suo corpo, alla sua anima hanno fatto da protezione i ricordi di chi lo ha eletto eroe, prima ancoradi conoscerlo. E finchè l'anima di un valoroso continua a respirare nei ricordi e nell'etica altrui, finchè viene indossata con l'orgoglio da isola