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Visualizzazione dei post da giugno, 2017

Indivisibili

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[on the air: indivisibili ] Approfittando di queste belle giornate estive, senza pioggia e senza nuvole (...) ho ripreso a guardare un pò di film che mi ero persa quest'inverno... Prima ho visto Allied - Un'ombra nascosta (l'ultimo film di Brad Pitt prima che venisse scaricato come un cane in autostrada... e si vede pure, direi... nel senso che - a parte trasformato nei lineamenti dall'alcool - ha recitato con lo stesso trasporto del mio cane quando vede i testimoni di geova - ovvero zero - però la storia in sè è carina) e poi questa meraviglia di film. Avere un collega di Napoli mi è tornato utile, perchè i dialoghi sono tutti in napoletano strettissimo, ma... che bello. Bello veramente. Intenso, profondo, commovente. Fatto bene. Una bella storia. Un'analisi dei legami familiari e degli affetti drammaticamente dura e triste. Ma temo che la realtà non sia molto distante dalla finzione cinematografica... Gli occhi delle due gemelle valgono da sole il prezzo

Campioni!

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[on the air: ui ar te ciempions - the queen ] Io lo so che culo mi sono tirata, per fare in modo che tutto fosse il più possibile "organizzato", per recuperare giocatori, per mettere assieme le squadre, per garantire che non andassimo proprio allo sbaraglio tipo i cantanti alla corrida di Corrado. Me lo sono tirato ENORME. Molto più di quanto lo sia in realtà. Ma niente, nonostante l'evidente espansione del nostro rione, anche quest'anno eravamo contatissimi, proprio al pelo in ogni sport (ad eccezione del calcio, in cui abbiamo fatto la peggior figura che potessimo fare... Ma non puoi mica obbligare le persone a giocare, se manco rispondo ai messaggi che mandi...) ed i sorrisini ironici ad ogni nostro ingresso in campo, erano sempre li, sempre quelli, sempre loro. Uff, pensavo. Che palle! Poi iniziamo le varie discipline... Ed iniziamo a vincerne una... due...  Giochiamo a Basket (con le sensazioni di due post fa, il che è tutto dire...) e vin

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[on the air: perfect day - lou reed ] Questa foto è come la vignetta della settimana enigmistica: "Senza parole". Parla da sola, non serve aggiungere altro. Sorrisi come questo appaiono sul viso quando vivi un'emozione intensa dopo mesi, anni di buio, nonostante l'apparenza dicesse altro. Me lo sono STRASUDATO un sorriso come questo, un giorno della mia festa come questo, una serata come questa. Questo è il sorriso tipico di chi non ha mai mollato perché sapeva perfettamente che prima o poi, questo giorno, il "perfect day", sarebbe arrivato. Grazie per ogni vostro pensiero, per ogni messaggio (due giorni per rispondere a tutti e il cellulare che si è scaricato due volte nello stesso giorno... parliamone) per ogni telefonata, per ogni abbraccio. Chi mi conosce bene sa perfettamente quanto adori riceverli e quanto ami il giorno della mia festa... Grazie a tutti. Grazie Mamma e papà che avete permesso tutto questo. Grazie pe

Considerazioni post-carriera

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[on the air: l'estate addosso - lorenfo ] Se faccio bene i conti, questa è la terza stagione in cui non tocco palla. Faccio altro, che sinceramente in questo momento mi piace molto e mi fa stare meglio, in attesa di coronare il sogno di andare a fare canottaggio assieme alla mia Sister Pasqui non appena concluderò tutti i miei impegni istituzionali. I dolori post partita no, quelli sono sempre uguali. Mal di schiena lombare, dolori alle anche, insomma, un rottame. Ma fino a tre anni fa stavo così 200 giorni all'anno... Mica posso lamentarmi per qualche momento. Comunque. Quando il tuo corpo compie gli stessi movimenti, le stesse azioni, quando il tuo cervello (sempre ammesso di averne uno e comunque quella piccola parte funzionante...) ragiona, "vede", programma per tutto quel tempo, alla fine tutto diventa ovvio, scontato, un'abitudine. Fino quando smetti. Appendi le scarpe al fatidico chiodo. Ed improvvisamente ti rendi conto che movim

Cuccare come se non ci fosse un domani

[on the air: è l'uomo per me - mina ] Mi raccontano: Un mio collega Assessore chiama il neo eletto sindaco di un Comune della "Valle di fianco" (che io non conosco assolutamente) per congratularsi della nuova ri-elezione, a 80 anni compiuti. Il Dialogo si svolge ovviamente in dialetto stretto secondo le seguenti modalità: S.: Adesso che sei stato eletto vengo su a trovarti! Sindaco: Si dai ma non venire su da sola! S.: Si va bene mi faccio accompagnare dalla M.! (Sua figlia ndr) Sindaco: macché M.! Fatti accompagnare dal quella bella tusa che avete come Assessore! S.: La Chiara?! Ma se hai ottant'anni? Sindaco: Si ma cosa credi va che sono ancora in gamba... #rimorchiocomeuntrattore #sempregiovani #ilfascinodellacatellahacolpitoancora #sonsoddisfazioni 👀

La disfatta della Juventus (Fanculo)

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Mah. Non è che mi voglia soffermare su disquisizioni tecniche e filosofie deliranti tipo gli ospiti di Telelombardia e il chiattone urlante con i capelli bianconeri... però... dando per scontato il giramento di palle per aver perso non perchè inferiori, ma perchè improvvisamente abbiamo smesso di giocare, a me che ha fatto " stare male " nel senso più leggero del termine, sono state le reazioni dei giocatori al fischio finale.  I più allibiti per aver perso in quel modo, i più sconvolti per quanto accaduto erano assolutamente loro. Ci sta lo sconforto della sconfitta, ci mancherebbe. Ma quel trofeo rappresentava per parecchi atleti l'ultima occasione europea da leader assoluti a coronamento di una stagione trionfale come quella che si stavano lasciando alle spalle. Ci sono stati in particolare due momenti che hanno evidenziato perfettamente il dramma sportivo che li stava devastando: ad un certo punto, Buffon guarda verso il pubblico e saluta, con un'e

La disfatta di Milano

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No scusate... Ma dove pensavate di arrivare? Con quelle facce li? Senza nessun giocatore che, dinnanzi ad un atteggiamento generale della squadra fastidioso per chiunque pratichi sport a livello agonistico, abbia scelrato in mezzo al campo almeno per dare una scossa a 8 professionisti (e appunto perchè questo siete e non gente che gioca a pallacanestro la sera dalle 21 alle 23 dopo 8/9 ore di ufficio) che in tutte e cinque le partite avevano la stessa carica agonistica di mia nipote quando le chiedo di accompagnarmi nel bosco a correre con i cani? Proprio, dal cuore: ANDATE A CAGARE. Gente così, non merita sicuramente di arrivare a giocarsi la finale scudetto. Lo meritano invece giocatori che, nella stessa azione in gara 4, si sono lanciati in tre sul parquet a recuperare palla come se quella fosse l'ultima azione della loro vita. Io comunque un colpevole grosso (e soprattutto grasso... ma come si fa ad avere i rotoli di adipe sul coppino?? CHE SCHIVI) ce l'