Sogni
[on the air: le rondini - lucio dalla ] Una parte - molto - sostanziale del delirio che ho vissuto negli ultimi cinque anni dieci mesi della mia incasinatissima vita è stata occupata dai sogni. Spessissimissimo premonitori con una precisione e puntualità da far venire la pelle di cappone: il terremoto sempre riferito a casa mia su tutti, prima di dicembre e prima di maggio, ha rivelato le tragedie dolorose che negli anni e recentemente ho dovute affrontare. Il più delle volte la vedevo crollare completamente, altre c'era solo la sensazione che tutto sparisse, prima della morte della Simo avevo sognato più volte casa mia completamente allagata e l'acqua che trascinava via tutto con forza e potenza distruttrice. Ma ultimamente qualcosa è cambiato. Innanzitutto non sono più sogni bui, tenebrosi, grigi; come se in un certo senso si fosse accesa la luce. I miei sogni somigliano a dei cortometraggi - o magari a me sembrano tali poi durano invece ore - ci sono i protagonisti, a volte