Era mio Padre
Era da un sacco di tempo che avevo in mente di pubblicare questa lettera, scritta da mio papà, di proprio pugno, nell'ultimo ricovero ospedaliero nel febbraio del 2004, dovuto ad un attacco di broncopolmonite fulminante da cui, come sempre, si era ripreso immediatamente ed alla grande.
Purtroppo è un'incompiuta, il secondo foglio non l'ho mai trovato ma quasi sicuramente non ha mai trovato l'occasione di finirla e, soprattutto, di spedirla a Rocco, come lo chiama lui...
In questo momento di delirio politico, il pensiero di questa lettera si è rifatto sentire con prepotenza. Al di là delle idee che avesse, giuste o sbagliate, la vera grande cosa che ho imparato ad apprezzare col tempo riguardo a mio Papà, è che nelle cose che faceva e diceva ci credeva maledettamente, con tutto sè stesso. Ed in questo, devo dire, ho preso proprio da lui.
"ROCCO, DIGLIELO A FOLLINI: NON TRADIRE BERLUSCONI!" UN M I T O <3
Commenti
Leggere un foglio a righe scritto a mano da un padre-marito-alpino-corista che ha vissuto e lottato per la famiglia e anche per il suo paese mi mette un sacco di buon umore.
Notte Stellina <3<3<3