Segnali di vita

[on the air: segnali di vita - maestro francuzzo]

Il messaggio nella notte "ASPETTIAMO TUE NOTIZIE, NON FARCI PREOCCUPARE" mi ha un attimino fatto riflettere.

Non credo di essere mai mancata così a lungo dal mio amato blogghino.
Mai nei sette lunghi anni dalla sua fondazione.

Per dare un'idea di come sia messa la mia testa in questo momento, partiamo come sempre dai sogni: Sono faticosi pure quelli! A parte il non ricordarmeli, che è già stranissimo di suo, sono popolati da migliaia di persone, che fanno migliaia di cose, che mi dicono migliaia di parole. Mi sveglio, alla mattina, ci ripenso, e mi viene la fatica addosso! (oltre al fastidio). Tutto mischiato, senza un apparente significato, come se tutte le persone incontrate nei primi quarant'anni (quasi quarantuno) di concentrassero in un momento solo ed in diverse notti. Non capisco, ma mi adeguo. [piccolo inciso: non so se mi leggi ancora; nel caso, sappi che mi è venuto a trovare anche il Pippo. Sta benissimo, è bello come il sole e mi ha riempita di parole come al solito. Quindi, vai tranquilla che è in forma smagliante!]

Il problema vero, è che le mie giornate sono forse peggio dei sogni. E la mia testa pure.

Casino, ma casino vero, su ogni fronte. Più volte negli ultimi giorni mi è capitato di guardare la pagina bianca del blob e di restare li. Senza sapere cosa scrivere perchè srotolare la matassa di pensieri che mi si è aggrovigliata nel cervello in questo ultimo mese stavolta è difficile anche per me.

Se ci aggiungiamo che la mancanza di ordine e di cose ben definite e regolari nella mia vita - e nella mia testolina - mi manda fuori... Bhè, non mi hanno ancora fatto un TSO. Dovreste essere fieri di me.

Casino. Casino ovunque. Non esiste sinonimo perchè qualsiasi altro termine sarebbe inadeguato.

L'unico posto, l'unico rifugio in cui veramente ultimamente riuscire a restarci per più di qualche ora pare un miraggio, nel quale scappo per cercare un pò di respiro è la mia casina. Ma è quando chiusa la porta e i pensieri ti inseguono anche li, che la situazione si fa spessa. E molto anche.

Non è il combattere che mi spaventa. Quello no, mai. Ma mai proprio. E' il non vedere la fine del tunnel che mi mette la scimmia. Ho imparato a gestire l'ansia, in questi ultimi anni, però a tutto c'è un limite ecco. Mettiamola così.

Ciò che mi sta sfinendo, che sta davvero prosciugando ogni mia energia mentale, sono fondamentalmente due aspetti che poi sono la mia condanna, da quando esisto:

Dimostrare di essere all'altezza: Delle situazioni, di quello che gli altri si aspettano da me, degli impegni, dei rapporti, delle relazioni amorose, delle circostanze, degli incarichi, delle parole dette e non dette, delle amicizie, di qualsiasi stramaledetta cosa che mi riguardi. Dimostrare sempre, ogni maledetta volta, qualcosa a qualcuno. Per forza.

Lottare: Per ogni obiettivo, ogni impegno che mi veda coinvolta, in mezzo ci deve essere l'inferno; quanto di più complicato, difficile, incasinato, strano, inspiegabile esista, ecco a me tocca. Sempre. A parlare sono le espressioni delle persone cui racconto le mie vicissitudini... Le simpatiche storielle della Catella... Eppure. Io le bugie non le so raccontare. Mi costano troppa fatica mentale.

Non penso sia mai esistito nulla, in vita mia, che abbia potuto ottenere allungando la manina santa e TAC! cogliere il frutto senza sforzo se non una minima pezzatura di ascella.
Si poi ha voglia a dire "E si ma vuoi mettere la soddisfazione dopo?" 

"E si, ma vuoi mettere che figata ogni tanto vedere che le cose filano via lisce e pacifiche come per quasi tutti gli altri esseri viventi?" Ogni tanto è. Non dico il lusso che mi vada sempre di culo.

Però... Ogni tanto...

E il pensiero che mi martella in questo periodo, più di ogni altro, è: Ma ne varrà, poi, la pena?

E ogni tanto la risposta mi viene. Se non dal mio cervello quasi grippato, dai fatti. E la risposta non è sempre si. Questo, un pò di amarezza, sinceramente, me la lascia.

Poi, per fortuna, come ogni esistenza delirante che si rispetti, esistono anche cose meravigliose come due cene in due sere diverse con E. e C. le MieDonnine del cuore, il sito internet iniziato da zero e pubblicato on line, la festa degli asparagi ed il pranzone con i miei adorati colleghi di amministrazione, l'iphone 6 prima distrutto, poi recuperato, la cena con A. all'Isola dei pescatori una delle più romantiche della mia vita e tutte le persone che incondizionatamente mi scaldano il cuore.

A presto. Promesso.

Il tempo cambia molte cose nella vita
il senso le amicizie le opinioni
che voglia di cambiare che c'è in me
si sente il bisogno di una propria evoluzione
sganciata dalle regole comuni
da questa falsa personalità.

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