Pezzi



Giorno quarantacinque.

Come mi sento.

Come un vaso andato in mille pezzi, grossolanamente rimesso assieme nella parti più grezze con la colla ancora freschissima cui basta un piccolo colpo a rispostare tutto nuovamente e dover ricominciare  daccapo.

I pezzettini più piccoli ci sono, non ancora tutti alcuni dispersi chissà dove ma fino a quando la parte più forte, quella che sorregge, non è ben salda non possono essere rimessi al loro posto.

Certo è che non ritornerà mai più il vaso di prima. Simile all'apparenza, ma mai più lo stesso.

Sono tranquillo, la pioggia poi fa posto al tempo bello
Così è da sempre e sempre resterà
E tutto cambia e tutto cambierà ancora
Dov'è finito il mio stupore? Oh!
Cosa s'impara dal dolore non so
Ma credo ancora che tutto un senso ha
E seguo il ritmo dei lampioni sul lungomare del mondo

#fatica

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