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Visualizzazione dei post da maggio, 2019

The best day of my life

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Si, decisamente il giorno più bello della mia vita. Decisamente. Questo traguardo è per voi tre, cui ho pensato ogni secondo di questa avventura: Ripetendomi spesso che il sogno di mio fratello, partito con un banalissimo gruppo su Facebook nel 2009 durante una cena a casa, dovevo assolutamente realizzarlo. Ripetendomi spesso che per farmi perdonare di tantissime cose dovevo diventare Sindaco per mio Papà e per onorare l'eredità che mi ha lasciato verso il nostro amatissimo Paese. E per te Mamma, che avresti pianto assieme a me, sciogliendo tutte le mie paure nel tuo abbraccio così unico rassicurante e protettivo. Saresti stata infinitamente fiera ma di nascosto, preoccupata solo del fatto che stessi bene e che non mi facessi troppo del male regalandomi una carezza ogni volta in cui mi avresti vista arrabbiata o triste. Questa gioia immensa è per voi tre. Questo traguardo è per voi tre, che siete stati il vero motivo per cui non ho mollato mai,  anche quando

Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta

13 Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.   E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla. E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova.   La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. Ma quando verrà ciò

L'adunata del centenario

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Ho finito di sfilare che mi sentivo stordita. Un pò dai non so più quanti abbracci, dalle foto scattate, dai GRAZIE, dagli applausi, dal non aver ancora del tutto realizzato di aver partecipato a qualcosa di unico ed irripetibile.  Ho avuto il magone praticamente per tutto il percorso, ma quello che continuavo a pensare era GRAZIE. Un grazie infinito, totale, per chiunque mi abbia messo in condizioni di poter essere li. Sfilare all'adunata degli Alpini è stato un onore prima di tutto; un regalo a mio papà che se mi avesse vista li, con tutto quell'orgoglio che mi gonfiava il petto, non so come avrebbe reagito: forse sarebbe svenuto dall'emozione. E' stato senza dubbio uno dei giorni più belli della mia vita e del mio percorso di amministratore. Può essere che sia l'ultima volta che ho la fortuna di potere indossare la fascia tricolore, ma davvero un regalo migliore la vita non poteva proprio farmelo. Dovevo scrivere, mettere nero su bianco que