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Visualizzazione dei post da settembre, 2011

Paris mon amour!

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[on the air: someone like you - adele] Ennoè! Cara la mia Adelona, che canti in una maniera DIVINA , non dovevi farmi questo! Ma fa la brava! Con tutti i posti che avevi per girare un video, proprio a Parigi? Proprio sul quel ponte? Nuoooooooo!!!! Cattivissima! E adesso che mi è venuta una voglia mostruosa di tornarci, a Parigi? E mo? Che faccio? Uff. Che voglia di rivederla. In quella città ci ho lasciato il cuore, in tutte e quattro le volte in cui ci sono stata, ciascuna per un motivo diverso e soprattutto per averla visitata in due occasioni col mio fratellone Cicciuzzo, di cui una nel capodanno del millennio, dal 1999 al 2000, uno dei più belli e divertenti della mia vita. Ho guardato questo video con una morsa stretta al cuore. Splendido: per lei, per la canzone, per la città, per le emozioni che quel posto mi trasmette anche se ripreso in un videoclip. PARIS JE T'AIME! <3 "Sometimes it lasts in love, But sometimes it hurts instead,"

Contenta.

[on the air: sul lungomare del mondo - jovanotti ] Sono contenta. Finalmente e davvero. Occhei, i rapporti piatti e tranquilli non fanno proprio per me e per la mia vita, però in questo caso sentivo qualcosa dentro, un qualcosa di non-gestibile, non-controllabile, non-sopprimibile. Per me voleva dire una cosa sola: che questa persona non dovevo lasciarmela scappare. Indipendentemente da quello che è stato e sarà. Ho cercato di difendermi, di proteggermi, di stargli alla larga, di non pensarlo, di essere razionale, di cercare tutte le cose negative possibili ed immaginabili per renderlo brutto ai miei occhi; nulla è servito. Questo, qualunque esso sia e qualunque sia il suo nome, è un sentimento che non riesco assolutamente a governare, a trattenere, a sopire. Pazzesco. Chepalle sta frase, l'avrò già usata mille volte, eppure a me una cosa del genere non è mai capitata. Sono contenta anche perchè, a differenza di certi personaggi tristi che hanno popolato la mia

XXV°

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[on the air: joe temerario - ron ] No so xchè, ma era sicurissima che la giornata di ieri sarebbe stata speciale. E così, ovviamente, è stato.  Diciamo che la mia famiglia ha un'inclinazione particolare per far si che nulla vada via liscio e tranquillo nella quotidianità... figuriamoci nelle occasioni speciali. Salire verso il Sacro Monte in moto e vedere parcheggiata a lato strada la macchina di mio fratello, che solo nella posizione in cui era significava GUASTA, GUASTA, GUASTISSIMA! , mi aveva fatto salire quella punta di preoccupazione che, una volta arrivata in chiesa (attenzione, puntualissima ed a messa non iniziata... cosa più unica che rara...), si era tragicamente materializzata. Poi ci abbiamo riso (abbondantemente) sopra... ma posso solo immaginare il giramento di balle collettivo nel momento di dare l'estremo saluto alla frizione! ed ovviamente, con tutti i giorni disponibili per scassarsi quando decide di abbandonare la comitiva? ieri mattina! eh bhè, son

Apriamo un divario

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[on the air: i soliti - vasco rossi ] Apriamo un divario sul gestore? e apriamolo! Dunque. Fatte salve tutte le premesse solite sul mio rapporto col cibo, col vino, coi ristoranti, coi ristoratori, coi cazzi e coi mazzi, una menzione d'obbligo la devo fare al ristorante IL GESTORE di Varese. Da brava paesana, ex ragazzotta dell'oratorio, l'ho sempre sentito nominare ma non c'avevo mai messo piede sino a questo ultimo mese in cui vi ho cenato la bellezza di tre volte; l'ultima ieri sera. Nel mio immaginario mi ero costruita un'idea ad esso collegata completamente sbagliata, ovvero di un posto molto menoso, tipico della varese borghese annoiata che proprio mi infastidisce. Un posto in cui non potersi presentare in felpa, jeans e all star viola [come quelle di frank ndr]. Un posto in cui ti avrebbero fatto pesare anche il fatto di avere avuto l'onore di poterci solo entrare. INVECE, il Gestore è stato catapultato immediatamente tra i miei ristoranti

... E dopo il terremoto...

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[on the air: briciole - noemi] Mò pure i pezzi di satellite? AO' MA AVETE FINITO???? Io per non saper nè leggere nè scrivere alle ore 19 me ne esco dalla mia casina, che non si sa mai. Col culo che mi ritrovo in questo periodo è facile che mi arrivi il pezzo incandescente del satellite frantumato in casa! Speriamo solo che non scenda in soggiorno, che con tutta la fatica che ho fatto a pittare il soffitto, mi girerebbero proprio le balle!!!!! Ma poi con tutto il posto che c'è, ma proprio noi dovevamo rientrare nella fascia a rischio??? maaaaaaaadre. Che ansia! Stamattina io e il mio collega stavamo guardando la simulazione virtuale dell'eventuale zona interessata... Dove abito io c'è un pallino verdino con un aspetto un attimo sinistro! "Sarà casa tua!" è stato il commento... maaaaaaaavvaff! E meno male che anche questa settimana è quasi finita... E meno male che i giorni passano... E meno male che più i giorni passano e più mi sento bene.  Tutto

Stagione cinematografica 2011/2012

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[on the air: fire to the rain - adele ] Ieri sera ho ufficialmente inaugurato la stagione cinematografica 2011/2012. Com'è ben noto, il cinema è tra le mie grandi passioni (ereditata dalla mia mamma) ed il film prescelto è stato CARNAGE , l'ultima opera di Roman Polansky, osannata al festival del cinema di venezia dello scorso mese. Che dire. Ehm. Diciamo che alla fine della proiezione, per un buon minuto, nessuno si è alzato dalle poltroncine, forse pensando ad uno scherzo: maccheccazz di fine è???  Poi, pensandoci, è geniale, come secondo me lo è l'idea del film in generale. Particolare, difficilissimo per i quattro (e dico quattro perchè sono quattro davvero!) protagonisti, con una jodie foster invecchiata un sacco ma pur sempre bravissima, una scenografia che si divide tra il soggiorno, il cesso e il corridoio della casa newyorkese della coppia foster-reilly. Punto. Contenta, ottima inaugurazione direi. Adesso punto al nuovo di Almodovar ed a quello di Sean Pe

La Musica

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[on the air: sornione - d. silvestri feat. niccolò fabi] Come ogni cancerina che si rispetti io  fondamentalmente  sto bene solo se chiusa e sigillata nel mio guscetto non appena se ne presenti l'opportunità, ogni qualvolta mi trovo a dover risolvere casini più o meno grossi oppure a gestire stati d'animo di irrequietezza come quello che mi trovo ad affrontare in questo preciso momento del mio cammino; in questi ultimi giorni ho staccato un pò da tutto e mi ci sono rifugiata, appieno diciamo. Nel guscio, l'unica cosa che veramente non manca mai è la birra. OPS! No volevo dire la musica. La musica del mio Ipod che, son certa, mi conosca meglio di chiunque altro per la rara capacità di farmi ascoltare la canzone giusta al momento giusto. Senza, proprio, non potrei starci. In casa mia c'è musica, sempre. All'elettricista avevo proposto di installarmi la filodiffusione, sai che figata, ma alla fine costava di meno abbattere la casa e ricostruirla... e ci ho rinunc

Pensavo di fare un regalo a mio Papà...

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[on the air: salvami - modà ] Ed invece, LUI ha fatto un regalo a me, MERAVIGLIOSO. Ieri era la giornata di festa, per il 90° di fondazione del gruppo alpini di  Cantello , uno dei più vecchi d'italia, considerando che l'associazione vera e propria esiste da 92 anni. Ci sarei andata, comunque, assieme al mio superdirigenteamicompagnodimerende, che con la sua solita delicatezza mi aveva "obbligato" ad andarci. Io però volevo fare un regalo a mio Papà, che chissà come sarebbe stato contento di festeggiare questo importante traguardo ed avrebbe certamente sfilato assieme agli altri soci con il cappello con la penna d'ordinanza ben saldo sulla testa; ci sarei andata, ma avrei voluto indossare il suo cappello, uno degli oggetti a lui appartenuti più preziosi e sacri che conservo. Mille dubbi, incertezze, come al solito. Tutta la sera del sabato con il pensiero fisso. Poi, mi arriva questo sms: " La Nico sottolinea che i gruppi alpini sono formati da soli

<./.3

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Ricordi sbocciavano le viole con le nostre parole "Non ci lasceremo mai, mai e poi mai", vorrei dirti ora le stesse cose ma come fan presto, amore, ad appassire le rose così per noi l'amore che strappa i capelli è perduto ormai, non resta che qualche svogliata carezza e un po' di tenerezza. E quando ti troverai in mano quei fiori appassiti al sole di un aprile ormai lontano, li rimpiangerai ma sarà la prima che incontri per strada che tu coprirai d'oro per un bacio mai dato, per un amore nuovo. E sarà la prima che incontri per strada che tu coprirai d'oro per un bacio mai dato, per un amore nuovo.

E adesso, si volta pagina

Niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la delusione. Perché la delusione è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita, una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita cioè dal voltafaccia di qualcuno o qualcosa in cui credevamo. E a subirla ti senti ingannato, beffato, umiliato. La vittima d’una ingiustizia che non t’aspettavi, d’un fallimento che non meritavi. Ti senti anche offeso, ridicolo, sicché a volte cerchi la vendetta. Scelta che può dare un po’ di sollievo, ammettiamolo, ma che di rado s’accompagna alla gioia e che spesso costa più del perdono. UN CAPPELLO PIENO DI CILIEGE , Oriana Fallaci

Big Up Lorenfo!

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Ogni cosa è illuminata...  E non sento più bisogno di soffrire

XXVI° season

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[on the air: mezzogiorno - jovanotti ] ma quanto mi piace questo video! io ballo così ahahaha! Minchiazza... sono ventisei anni che gioco a pallacanestro! MA PARLIAMONE! dino meneghin mi fa una pippa mi fa. Sono ventisei volte che nella mia vita, all'inizio di settembre, torno ad avere seri problemi a sedermi sulla tazza alla mattina... almeno per i primi tempi. Sono ventisei volte che nella mia vita torno ad avere sere impegnate, sabati sera occupati, domeniche in cui non potrò andare a sciare o in giro in moto. Sono ventisei volte che nella mia vita mi divertirò come una pazza, mi incazzerò come una bestia, non vedrò l'ora di andare in palestra, come non ne avrò nemmeno la stampa della voglia. Sono ventisei volte che nella mia vita amerò alla follia la mia squadra, il nostro spogliatoio. Sono ventisei volte che nella mia vita torno a fare ciò che più mi piace, che mi regala emozioni incredibili, che mi fa stare e sentire bene, che nonostante tutto non riesc

Uffa. UFFA. UFFAAAAAAAAAAAAAAAAAA

[on the air: alla mia età - t. ferro ] Modestamente io mi sto facendo un culo come un secchio. Non rompo le palle, non lo faccio presente, non lo confido a nessuno, ma il mio sorriso, quello di adesso, nuovo, pulito, ma soprattutto VERO, è frutto di percorso allucinante, il più duro e faticoso della mia vita. Ho lottato con i denti, le unghie, tutto ciò che avessi a disposizione per recuperare la MIA SERENITA'. Ho fatto e sto facendo altrettanto per difendere questo tesoro prezioso, preziosissimo, che solo chi l'ha persa SUL SERIO può capire che conquista meravigliosa sia poter tornare ad assaporarla. Dopo la mia casa, il fatto di essere tornata serena è il regalo più bello che abbia ottenuto, il traguardo migliore, più di ogni successo sportivo o lavorativo. Sono orgogliosa di me. Per questo motivo, e solo per questo (e si, dici niente dici), IO CHIARACATELLA nota testa di cazzo delle prealpi varesine, non ho NESSUNA  e dico NESSUNA INTENZIONE DI FARMELA PORTARE

C.V.D.

[on the air: senza fiato - g. sangiorgi feat. dolores o'riordan ] Faccialibro, ultimamente, ha inserito una nuova applicazione tale per cui in alto a destra, sotto alle proposte di eventuali personaggi da aggiungere, riporta lo stato postato nel 2010 e nel 2009, riferito ovviamente a quel preciso giorno. A me piace un sacco, così come adoro andare a leggere i post vecchi del mio blog per vedere come stessi e cosa pensassi negli ultimi tre anni in questo o quel giorno. Anche se a volte non è sempre piacevole.  Sabato stavo cazzeggiando sul divano mentre aspettavo la mia amica Paolina e mi spunta questo, di stato, del 2010 che riporto fedelmente (copiaeincolla): Chiara Catella getta le basi per realizzare il sogno di una vita. E CE LA FARA' ovviamente. Stavolta non mi ferma nessunoooooo! ♥ Mi piace  ·   ·  10 settembre 2010 alle ore 21.24 Come Volevasi Dimostrare. So solo io cosa e quanto mi sia costato... Diciamo che... Quando mi metto in testa una

Sabato mattina

[on the air: tunnel of love - b. springsteen ] Il sabato mattina, lavorare in Ufficio Tecnico, posso garantirvi sia come avere tra le mani la famosa scatola di cioccolatini di Forrest Gump: non sai mai quello che ti capita. E' pesante, io detesto lavorare di sabato, però a differenza del resto della settimana in cui si ha a che fare con i professionisti e, quindi, bisogna mantenere una certa serietà deontologica (grasse risate) in quelle tre ore ti arriva di tutto, di solito cittadini incazzosi con le richieste più assurde e insensate in cui io ci sguazzo come un girino nello stagno. Stamattina, l'apoteosi della schifezza, ma ho riso troppo: signora acida: pronto? blablabla e la puzza blablabla e il tombino blablabla collega: e ho capito abbiamo già avvisato blablabla e blablabla signora acida: e poi, su quel pezzo di strada lì, che son venuti giù i sassi, io ho la macchina lunga 5 metri e non riesco a fare la curva! collega: e io cosa ci posso fare? anzi facc

Effetto betoniera

[on the air: rosalina - f. concato ] Come è noto, (diciamo che i nostri fisici parlano da soli...), io ed i miei fratelli siamo tutto fuorchè inappetenti. Tutto, fuorchè astemi. Questa estate è stata particolare anche per via del fatto che non abbia fatto nessun tipo di attività fisica (neanche  quella ... ah ah ah) per mantenere un minimo di forma fisica (non quella del barbapapà, per esempio)... a meno che tra esse si possano inserire prendere il sole ed andare in moto. Ma nulla più. D'estate non mangio granchè, vuoi per il caldo, vuoi per la pigrizia di prepararmi qualcosa di decente; che mi fregano sono i litri di birra (vabbhè, esiste qualcosa di più godereccio di una birra gelata quando fa un caldo bestia?), le grigliate (soprattutto con rouge) e, a partire da quest'anno, le cene al ranch e gli aperitivi di ogni tipo e razza.  Mettici poi che il mio corpiciuino, abituato ad essere sempre in movimento tra allenamenti, partite, tornei, cazzi e mazzi, si imbalsama pe

Volevo solo essere felice

[on the air: farfallina - l. carboni ] Un fiore in bocca può servire... non ci giurerei ma dove voli farfallina non vedi che son qui come un fiore come un prato fossi in te mi appoggerei per raccontarmi per esempio come vivi tu potresti dirmi sorellina in cosa credi tu  cosa speri cosa sogni da grande che farai se ti blocchi contro il vento o spingi più che puoi che paura certe notti ti senti sola mai Così sola da da non poterne più Se hai bisogno d'affetto se ne hai bisogno come me  se hai bisogno d'affetto e di qualcosa che non c'è per te tra gioia e dolore che differenza c'è vuoi dei figli sì dei figli o non ci pensi mai e il sesso è un problema oppure no sembri libera e felice o a volte piangi un po' Si dice in giro farfallina che tu l'anima non l'hai e come fai piccolina a dire si o no Non pensare che sia pazzo se sto a parlare con te è che sono solo sorellina così troppo solo che Ho bisogno d'affetto per oggi tienimi con te ho bisogno d'

Il ritorno

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[on the air: anima - ron feat. tosca ]    Ron - Concerto unplugged Giardini Estensi di Varese 03.09.2011 Questi ultimi giorni, talmente densi di avvenimenti da non lasciarmi nemmeno il tempo per aggiornare il mio blogghino, potrebbero essere intitolati così: la catella ed il ritorno alla civiltà. Più che alla civiltà, ad una vita sociale normale. Ecco. Fine del periodo di eremitaggio non più di tanto forzato, diciamo necessario. C'è da dire che come ritorno è stato un attimo... impegnativo? però... a dire il vero... quanto mi sono divertita??? TROPPISSIMO! Venerdì e sabato sono stati incredibili; soprattutto il primo, in cui ho frequentato bella gente, divertente, ne ho conosciute altre con cui mi sono sentita a mio agio immediatamente, altre che conosco da tempo le quali mi hanno fatto ammazzare dalle risate. Bello. Faticoso, ma bello. In mezzo a tutto questo casino di situazioni, persone, luoghi ce n'è stata una in particolare che mi ha fatto sentire davvero spec

Ti adoro

Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi, alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell'ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore. [Il piccolo Principe incontra la Volpe] <3

Settembre

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[on the air: settembre - a. venditti ] Odio settembre. Almeno quanto gennaio. Settembre = Fine. Fine del periodo dell'anno che amo di più, fine delle giornate di sole interminabili e calde, fine di quella sensazione di evasione e leggerezza che ci rende più buoni e meno isterici, come a natale. Fine del cazzeggio spudorato e ripresa della solita vita di sempre, dei casini, del basket, degli impegni lavorativi e non. Fine della stagione motociclistica. Fine dell'estate. Ho la convinzione (ma manche la certezza) che questi mesi estivi siano stati i più belli ed intensi degli ultimi anni (2009 e 2010 esclusi, ovviamente). Sono tornata ad assaporare il gusto meraviglioso delle cose semplici della vita, della MIA vita. Ho avuto il coraggio di scoprire nuovamente il cuore ed il calore che ho ricevuto in cambio è stato immenso. Potrei vivere di rendita per non so quanto tempo, grazie alle emozioni che ho vissuto, soprattutto negli ultimi giorni.  Se solo qualche giorno fa