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Visualizzazione dei post da luglio, 2014

Uau

Interessanterrimo questo articoletto ... Bello. Mi piace. [www.vanityfair.it] Perché l'amore non è mai perfetto C’è chi dice che l’amore sia cieco. E che non sia affatto casuale che Cupido, il dio dell’amore, sia sempre bendato. Come spiega d’altronde Erwin Panofsky, uno dei maggiori storici dell’arte, l’amore è cieco perché «non gli importa ove si volga, in quanto l’amore discende sul povero come sul ricco, sul brutto come sul bello. È detto pure cieco perché la gente è da lui accecata, poiché nessuno è più cieco di un uomo influenzato dall’amore per una persona o una cosa».  Certo, nel Rinascimento fa la sua apparizione anche un Cupido senza bende, che rappresenta l’amore veggente: quello sacro e spirituale collegato al matrimonio cristiano. Fino ad opporre erôs e agapê, l’amor sensuale e la carità cristiana. Ma che cosa conosce dell’altro questo Cupido celeste? Si può davvero contrappore la cecità della passione alla conoscenza della carità? Che ci sia una diff

Quanto looooooooooove :)

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E’ partita così la sorpresa. Ella sfida Jack, con un invito scherzoso: “Vieni a trovarmi per il mio compleanno!” Jack ci pensa, ha qualche risparmio da parte e del tempo libero. Tutto il resto lo scoprirete in queste immagini! Fiumi di lacrime! Uno che fa una cosa simile per me, lo sposo al volo  ღ

Amore mio che mi proteggi sempre

I sogni sono da sempre importanti nella mia vita. Ho questa parte della mia allucinante testolina che funziona che è una meraviglia, ne faccio di premonitori che puntualmente si avverano con un'esattezza ed una precisione sconcertanti, inquadro persone e situazioni ancor prima che si realizzino e con migliore chiarezza rispetto alla realtà... Insomma, dei miei sogni mi posso fidare ad occhi chiusi (appunto). Inizio ad insospettirmi quando lo stesso si ripete per più giorni e più volte nell'arco di una settimana, (memore dello scenario apocalittico che nel 2009 poi puntualmente si avverò), e cerco di trovarne una spiegazione. Ed anche questa volta, non ho sbagliato... Ma avrei preferito cadere in errore, per la sofferenza che ne è derivata. Nelle ultime settimane, ho sognato la Rosi spessissimo, quasi tutte le notti in situazioni tutto sommato normali, senza nostalgia, senza dolore, senza segnali particolari. Ma sempre e comunque Lei. Anche questo aspetto, mi ha incuriosit

Aperanch :)

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[on the air: i got rhythm - jova ] Cat, Ama, Rouge "Oh, io vengo all'aperitivo a casa tua, ma non posso bere!" [Cit.] Le mie finestre sono spalancate e da lì ti puoi affacciare e guardare la gente passare davanti alla mia vita in un giorno così sembra una specie di gita un pellegrinaggio gioioso un equilibrio armonioso durerà forse un minuto a me un minuto è prezioso tienilo stretto è tutto nostro nessuno ce lo può portare via il nostro serbatoio di pulitissima energia I got starlight I got sweet dreams I got my girl who could ask for anything more? Dopo un we come questo, dovessi morire, me ne andrei come se fossi la persona più felice della terra.

Una parola è troppa e due sono poche

DI NUOVO IN GIOCO Uscite da un periodo davvero pesante. Uso il termine “uscire” perché rende meglio l’idea di una fase della vita in cui tutto sembrava bloccarvi in una situazione ferma o comunque priva di prospettive, di sviluppi. Un po’ come accade, purtroppo, per certi animali in gabbia che, persino nei recinti più ampi e meglio attrezzati, possono contare al massimo su qualche divertimento, cibo per campare, una passeggiata per sgranchirsi le zampe: nessuna vera libertà, men che meno l’emozione e la sfida del mondo da esplorare. Ok, è una metafora forse non adatta, ma per qualcuno di voi non credo sia troppo azzardata… E’ stata dura davvero. E, se ora uscite appunto da questa gabbia spazio-temporale, ciò non significa che non dovrete più affrontare problemi o che quelli in corso si risolveranno tutti e in fretta: il mondo là fuori da esplorare non sarà una giungla, ma non è nemmeno un centro turistico. Insomma, i problemi ci sono e ci saranno, magari altri e diversi, ma ciò che

Maestro

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CITY SOUND - 2014 - Ippodromo del Galoppo, Milano 17.07.2014 https://www.youtube.com/watch?v=mMOOBy2soeE&list=UUzRNXklxtWHvnM9ve83CfLg Maestro, mi mancavi! Quanto mi piace Battiato dal vivo... Ogni volta diverso, ogni volta una scoperta, ogni volta emozionantissimo. Ma questo, forse, è stato il più bello in assoluto. Accompagnato dalla filarmonica Toscanini, i suoi pezzi sono diventati ancora più belli; interpretazione magnifica, come sempre, ma ciò che più mi ha colpito è stato Francuzzo nostro: divertente, coinvolgente, comunicativo... Forse per la prima volta un pò meno asceta e un pò più comune mortale che al concerto ha voglia di divertirsi. Grazie per le emozioni che mi regali ogni volta, ho avuto la pelle d'oca per quasi tutte le due ore di musica. Stranizza d'amuri! Gironzolare per una Milano deserta, incandescente, accogliente come poche volte l'ho percepita, in una serenissima notte d'estate. Son cose che fanno bene. Che fanno stare bene. h

Io, sono una valigia

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Tu mi hai guardato con l'occhio di chi vuole,  io non mi feci pregare di più  sentii un calore battermi nel petto  dissi "stavolta non riparto più!"  I giorni pesano se sono vuoti  quei giorni invece volavano leggeri  le nostre ombre divennero una  sopra l'asfalto e sopra tutti i muri.  Io sono una valigia  e giro di stazione in stazione  in molti mi trasportano  ma in pochi hanno la combinazione.    Ma chi l'avrebbe detto che la vita  mi sorprendeva come hai fatto tu.  Tu m'hai aperto come una ferita  sto sanguinando ma non ti lascio più,  io non ti lascio più.    Ti ho detto "Credi di avermi deluso  ma ti darò ancora più passione  il cuore, il letto, il mondo, l'universo  sospesi in una bolla di sapone"    Tu mi hai insegnato ad amare la mattina,  il pane caldo e la malinconia,  i piedi gelidi sotto al lenzuolo  e che il successo non fa compagnia.    Non vi dirò come finisce la storia  anche perchè non è finita mai  Se scorre un

E' ufficiale. Nero su bianco.

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Cantello in Comune - Giugno 2014

John Loves Yoko

[on the air: jealous guy - j. lennon ] “Ci hanno fatto credere che l’amore, quello vero, si trova una volta sola, e in generale prima dei trent’anni. Non ci hanno detto che l’amore non è azionato in qualche maniera e nemmeno arriva ad un’ora precisa. Ci hanno fatto credere che ognuno di noi è la metà di un’arancia, che la vita ha senso solo quando riusciamo a trovare l’altra metà. Non ci hanno detto che nasciamo interi, che mai nessuno nella nostra vita merita di portarsi sulle spalle la responsabilità di completare quello che ci manca: si cresce con noi stessi. Se siamo in buona compagnia, è semplicemente più gradevole. Ci hanno fatto credere in una formula chiamata “due in uno”: due persone che pensano uguale, agiscono uguale, che solamente questo poteva funzionare. Non ci hanno detto che questo ha un nome: annullamento. Che solamente essere individui con propria personalità ci permette di avere un rapporto sano. Ci hanno fatto credere che il matrimonio è d’obbligo e

Le mogli, nell'after (non before)

[on the air: rosso - n. fabi ] Tra i vari compiti che spettano al mio lavoro, c'è pure quello - infausto ma solo perchè mi imbarazza e mette a disagio dover trattare l'argomento quando so perfettamente che è proprio l'ultima cosa che si ha per la testa in un momento come quello - di dover vendere loculi, ossari e roba varia. L'ultimo alloggio, praticamente. O cappotto di legno, come dir si voglia. A parte questi simpaticissimi dettagli, che mi colpisce sempre molto, è la completa ed incredibile diversità di reazione delle persone di fronte alla scomparsa di una persona cara. In cima alla classifica ci metto assolutamente le mogli, colpite dalla (prematura) dipartita del marito. ne ho veramente viste di ogni. Quella disperata, affranta, letteralmente sciolta in lacrime (ma chi? quella? ma se l'ha sempre cornificato!), quella addolorata ma composta, quella completamente fuori che sceglie il loculo che si possa vedere dalla finestra del soggiorno della loro casa,

Che bellezza!

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Somewhere over the rainbow, skies are blue  And the dreams that you dare to dream  Really do come true  ღ Dopo la tempesta, torna sempre il sereno. Sempre. 

40's party :)

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[on the air: perfect day - lou reed ] Lale, Chia, Mari, Elle, Ani e Paolina Non siamo la famiglia del Mulino Bianco. Anzi, quella, ci sta proprio sui chitarrini. Siamo Fratelli, con la F maiuscola, con i nostri errori, le nostre mancanze, i nostri sbagli, i nostri caratterini niente male, ma con il grande ed immenso dono di volerla vivere, di saperla vivere, la Famiglia. Siamo tanti e non è (stato) sempre facile restare uniti, superare le difficoltà, i dolori, le prove inevitabili della vita. Non è stato facile eppure, io continuo a riconoscere in tutte le occasioni che condividiamo, un piccolo miracolo. Il desiderio di esserci nei momenti importanti di ciascuno di noi. Il non tirarsi mai indietro quando uno ha bisogno e chiede aiuto. Il poter sapere che, comunque vada, tuo fratello c'è. Sono queste le sensazioni che mi porto via da una giornata come quella di ieri, in cui abbiamo festeggiato i miei primi quarant'anni ed i primi ventisette di mio nipote Michele. Magari

Non fortunato, di più

Ragazzo fortunato [ www.lastampa.it ] Era proprio bello essere Faletti. La sua apparizione sul pianeta Terra si è rivelata talmente intensa da farci quasi dimenticare quanto sia stata breve. Sapeva cantare, scrivere, comporre, dipingere, recitare. Sapeva persino cucinare: meglio di un concorrente di Masterchef, altroché. Sapeva farci ridere e farci piangere, duplice impresa riservata alle anime elette.  La vita gli aveva dato tutto, tranne una salute di ferro e il plauso delle facce di bronzo: quell’aristocrazia culturale che per principio disprezza chiunque osi farsi capire dalle persone comuni. Giorgio non si dava mai arie e in certi ambienti di questo strano Paese il talento viene riconosciuto solo a patto che si associ alla spocchia. O alla bara. Adesso, c’è da scommetterci, le sue macchiette di «Drive In» assurgeranno a classici e un produttore si deciderà finalmente a girare il film di «Io uccido», il miglior thriller italiano degli ultimi vent’anni.  Sì, era propri

Appunto

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Si ecco. E veniamone ad una per favore, perchè inizio ad essere un pò logora. Grazieeeeeeeeeeeeeeeeeee.