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Visualizzazione dei post da ottobre, 2015

Tre

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Happiness part III

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[on the air: pieno di vita - jova ] Santuario della Madonna del Boden, Ornavasso ... Non volevo nemmeno rinnovarne l'assicurazione. Stavo seriamente pensando di venderla. Tutti quei mesi li, ferma, senza poterla - o volerla - usare, coperta da un telo come a nascondere qualcosa che è stato ma che, assieme a molte altre cose, è passato e finito. Poi, ieri, grazie ad una idea benedetta di mio fratello ed alla famosa "gita di fine stagione", ci risalgo in sella dopo moltissimo tempo e mi bastano forse qualche centinaio di metri per sentirmi libera e felice come non lo ero da non so più quanto tempo. Me ne sarei pentita a vita, di una stronzata del genere. Io ieri sono stata BENE. Bene fino in fondo, libera, serena, felice, come se ci salissi per la prima volta e non avessi alle spalle, tra tutte, 75.000 km di moto. Sono sensazioni uniche che solo chi ha la fortuna di guidarla può capire fino in fondo. Una giornata che è racchiusa tutta in questo sorriso. No

Suburra

[on the air: wait - M83 ] Lo avete visto il trailer? Avrete pensato come me, bhè, però, non deve essere male... Tosto. Dico solo che alla fine del film, il pensiero di dover andare - da sola - a prendere la macchina mi faceva venire male! E' un film che mette paura. Ma non nel senso da film dell'orrore; una paura diversa. E' una pellicola violenta, al di la delle scene dei vari omicidi, violenta nei modi, nella comunicazione, nel messaggio, in quello che ti trasmette. Fa venire lo schifo, pensare che poi nella realtà sia davvero così. Lo schifo vero. Tutto saltato: il valore della vita, il rispetto, l'onestà. Tutti contro tutti come nemmeno le bestie. Comunque, in un paio di momenti, mi è venuto quel fastidio allo stomaco che ti prende quando sei e ti senti veramente a disagio. Quella sensazione di accartocciamento di budella. Fatto bene, girato meglio, attori super. Però, sinceramente, non so se andrei a rivederlo o se lo rivedrei. La bellezza

Ve ne sarei grata, grazie!

Cancro 21 giugno-22 luglio Terenzio era un commediografo dell’antica Roma che parlava dell’amore in modo molto moderno. Diceva che può essere strano e capriccioso, che può far commettere atti indegni e suscitare emozioni difficili da gestire. La conclusione di Terenzio è che cercare suggerimenti sulle questioni d’amore è come chiedere consigli su come impazzire. Non voglio contraddirlo, non ha del tutto torto. Ma ho il sospetto che nelle prossime settimane sarai immune da questi aspetti folli dell’amore. Prevarrà il suo lato dolce e tenero, e tu ne trarrai ispirazione e serenità più che rabbia e smarrimento. Approfitta di questo periodo. E prendi i provvedimenti necessari per tenere sotto controllo il caos la prossima volta che l’amore tornerà nella versione di Terenzio.

Il mio Expo

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Me & Socio Per una serie di motivi che non sto a raccontare - ma non per scelta mia, comunque - ho ritardato tantissimo, sicuramente troppo, per andare a visitare Expo. Mi sono giocata la possibilità di visitare i padiglioni e di gustarmelo con un pò di relativa tranquillità, detto da me, che odio i posti affollati ed incasinati. Però la curiosità era troppa, in qualche modo volevo andare più che a vederlo a vivere la sua atmosfera per qualche ora. Grazie al Socio, che con me ha sempre una pazienza infinita, ci siamo andati di venerdì sera, belli e pacifici verso le 19.30. Code all'ingresso zero. Ma zero. Ci ho messo 3 minuti (il tempo di infilare tutto nel metal detector) ad entrarci. Non male, rispetto alle foto che vedo circolare... Poi entri, metti piede in questo posto immenso - un pò l'effetto che l'oceano fa su una di Cantello... - e li ti senti catapultato in un altro spazio, come se tutto il mondo fosse concentrato esattamente lì.  Gente di tut

La Prof!

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Più ci bazzico e più mi convinco che sia un mondo di squilibrati. E che si sottovalutino in maniera preoccupante e imbarazzante le conseguenze del suo utilizzo e di ciò che ci scriviamo. Fatta questa doverosa premessa, devo però ammettere che qualcuno di veramente carino del mio passato, Facebook me lo abbia fatto incontrare nuovamente e che la cosa mi abbia fatto un piacere enorme. Questo è uno di quei casi. La mia Prof. del cuore! A dire il vero, ne ho avuta una per ogni ciclo scolastico ed era, quasi sempre, quella di italiano.  Ma lei è stata imbattibile. La numero uno. Non potevi non avere voglia di studiare letteratura con una professoressa come lei che amava quello che ti insegnava. Impossibile. So che non ci crede nessuno, ma io speravo sempre mi interrogasse (primo perchè era l'unica materia in cui viaggiavo con la media dell'otto) e poi perchè mi piaceva da matti condividere con lei quello che mi aveva trasmesso e che avevo imparato! Per non parlare di

Padri e figlie

[on the air: amore mio - lorenzo ] Sono andata a vedere questo film da sola. Avevo letto la "recensione" (vabbhè un pò di parte) di Jova alla prima uscita in anteprima assoluta e non mi è venuto in mente nessuno che mi potesse accompagnare.  In ogni caso, conoscendo l'intensità dei film di Muccino, visto che si parlava del rapporto padri e figlie - su cui pure io avrei quei dieci km di bobina da girare - e certa di arrivare ai titoli di coda in una valle di lacrime - poi, in realtà, lo è stato meno del previsto - me lo volevo guardare senza interferenze. Dunque. La storia in sè è semplice, dire scontata magari è brutto, però molto ben recitata e che qualcosa dentro ti lascia. Il trauma del distacco, della perdita, la paura del "perdere", che si ripete in diverse situazioni e che porta con se dei risvolti diversi a seconda del momento, della persona, dell'età. La figura del padre e la profondità dei segni che la sua figura lascia, soprattutto n

Sempre in ritardo

... Credo sia uno dei miei difetti peggiori. Soprattutto perchè pur con tutto l'impegno che cerchi di metterci, non c'è verso di migliorare e di diventare puntuale. Un pochino, forse, ultimamente. Ma proprio poco poco. E' più forte di me. In realtà, io in ritardo lo sono da sempre e non solo orologio alla mano. Sono in ritardo cronico. Lo sono nella vita delle persone, per esempio. "Ah, se ti avessi incontrata prima". (...) "Ah, se fossi arrivata prima nella mia vita, mi sarei risparmiato/a un sacco di casini" (...) "Ah, se ti avessi conosciuta prima, sposavo te e non lei"(cos'è una minaccia?) "Sei innamorata di me? Ma dai? Anche io lo ero di te! Però poi mi sono fidanzato e ci sposiamo dopodomani" (...) E via discorrendo con tutte frasi simili, che in alcuni casi mi hanno fatto tirare un enorme sospiro  di sollievo, in altri soffrire come un cane, in altri ancora girare le balle a manetta. Quella di

Lezioni

"Hai mai visto come un toro entra nell'arena?" "Si... E anche come ne esce" "No no. Fissa bene in mente come entra nell'arena. Spavaldo, sicuro di se, dinamico e aggressivo. Testa alta, fiero. Forte." "Poi dopo qualche tempo che prende colpi e non riesce a darne diventa prudente. Guardingo. Pacato. Hemingway in un suo libro dice che in quel momento inizia a diventare pericoloso. Il torero non ha paura del toro quando entra ma dopo un po. Proprio quando ha fatto esperienza."

Zia dentro

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"Uno zio è una cosa straordinaria, ha appena quel tanto di autorità per darti sicurezza ma senza il rapporto tirannico di un padre... Ti sta vicino ma senza l'osmosi di un fratello, è un amico intimo senza essere estraneo al tuo sangue. Uno zio... Sei tu stesso più vecchio." (Paolo Conte) Esiste qualcosa di più bello di loro, del loro sorriso, della loro presenza? No. Ma davvero. Vi adoro.

"Perchè io il blog lo leggo anche quando mi stai sulle balle"

[on the air: un amico è così - pausina ] Già il fatto che tu sia la persona, al di là della mia famiglia, cui abbia dedicato più post in assoluto su questo blogghi, a me fa girare le balle e a te fa ridere anche il sederino. (Sederino... Oddio...) Non credo di avere mai avuto in vita mia un rapporto così delirante. Nel bene e nel male. Ormai ho perso il conto di quante volte ci siamo mandati a cagare, perdonati, ripresi, risfanculati, ririripresi. Un talento unico nel farmi incazzare come una bestia tanto quanto divertire da matti. No, questa volta basta sul serio. Mi ha rotto le palle. Penso di essermelo auto-detto un migliaio di volte. Cancello anche la nostra foto dal telefono. Ecco. Già cancellata e rimessa non so quante volte. Tutto inutile. Non ho ancora capito se quella domenica mattina di settembre di 6 anni fa in palestra, sia un giorno da benedire o da maledire. Poi penso a quello che c'è stato in mezzo. Penso a quando ti sei tagliato la barba in segn