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Visualizzazione dei post da aprile 25, 2015

VI°

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Era un sabato mattina. Come oggi. In quel giorno, assieme a te se ne andava la mia vecchia vita e ne ricominciava un'altra. Senza il mio adorato fratellone. Non so più contare le volte in cui in questi lunghissimi anni, abbia avuto bisogno di un tuo consiglio, di un tuo calcio nel culo, della tua presenza. Non lo so più. Ogni anno spero che questa giornata mi faccia un po' meno male, invece sei una ferita che non si chiude mai. Un po' rimarginata, forse, ma proprio poco. Fra io alla tua mancanza proprio non riesco ad abituarmi. Non mi hai lasciata, è vero. Spesso mi sono ritrovata a sorridere del tuo modo "diverso" di esserti fatto sentire, ma c'eri e ci sei sempre stato. Però è triste e noioso lo stesso. Ho ritrovato qualche tempo fa questi due post di  Facebook   scritti il giorno dopo in cui te ne andasti. A parte il linguaggio così, un po' folcloristico, rileggendoli mi sono venuti i brividi: Ci ho ritrovato lo smarrimento, il