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2015

[on the air: pieno di vita - jova ] TRE PAROLE CHIAVE: LOTTARE Sempre, per qualunque cosa - tempo per me compreso - in ogni ambito della mia vita. DELUSIONE Per tutti quei rapporti che non mi hanno dato ciò che speravo/desideravo e per gli errori di valutazione. (Pesanti, molto). FRUSTRAZIONE Per tutto quanto non raggiunto, per non riuscire a fare (ancora oggi) ciò che dovrei, per la mia felicità. [ Paura - Male - Timore . Meritano una particolare menzione, per il devasto che hanno provocato]. GLI AVVENIMENTI EPOCALI: Non ne ho trovati. Chemmerda. In ogni caso sono viva. Penso possa bastare. TRE PERSONE IMPORTANTI: I miei tre fratelli; Vitto; Socio. E un amico in meno... Ciao Paolino! :( I TRE MOMENTI UNFORGETTABLE: La festa per i 50 anni di mio fratello Roberto (23 Febbraio); Santo Stefano al ranch (26 Dicembre); Il viaggio in Galizia (19 Agosto - 02 Settembre). TRE CANZONI: Love kills (Queen); Adesso e qui (Nostalgico present

Che gioia

Quando dai la colpa a qualcuno gli stai dando anche potere, il tuo Potere. Gli dai il potere di renderti felice o infelice. Ma se una persona o un evento possono renderti felice o infelice, allora tu non sei un uomo libero, sei un servo; sei condannato a vivere sperando che nessuno ti faccia niente di male.  Salvatore Brizzi

Non ne sono capace

... Forse perchè di quasi tutte le proprietà matematiche elencate non ne ricordo manco una... In matematica sono sempre stata un'incapace. ... Forse è per quello... E ora, facciamo i conti (d'amore) di fine anno di Michela Marzano È il 30 dicembre. Ci risiamo. Ancora poche ore, e poi si parte per un nuovo anno. E allora è difficile evitare di mettersi lì e di fare la lista di tutto quello che si è fatto e di tutto quello che non si è fatto, di tutto quello che si sarebbe voluto fare e di tutto quello che ci si era impegnati a non fare più. È il momento dei bilanci e della resa dei conti, delle recriminazioni e dell’insoddisfazione. Quanto amore ti ho dato? Quanto ne ho ricevuto? Chi ha vinto questa volta la partita?  Addiziono e moltiplico anche io. Ancora una volta è più forte di me, e non riesco a non farlo. Incolonnando i numeri l’uno sotto l’altro, in fila, per non fare errori con il riporto. Mentre ripasso mentalmente la proprietà associativa e quella di

Tradizioni

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[on the air: eccolo qua il natale - cesare ] Mi viene da pensare, che io viva tutto il resto dell'anno, per una giornata sola.  Questa. E mai, dopo quest'anno, il pensiero è diventato certezza. La famiglia più bella che abbia mai potuto sperare di avere nella vita. La Mia.

Natale

Non ho voglia di tuffarmi in un gomitolo di strade Ho tanta stanchezza sulle spalle Lasciatemi così come una cosa posata in un angolo e dimenticata Qui non si sente altro che il caldo buono Sto con le quattro capriole di fumo del focolare ("Natale" - Giuseppe Ungaretti, 1916)

Non ho ancora finito

Ah e poi nel we ci ho pure riflettuto. Ad un certo punto la parola giusta mi è venuta: ANESTETICO . Chiara come ANESTETICO palliativo dell'infelicità altrui. Ma si potrà mai arrivare ad usare il cuore di una Donna in questo modo, per alleviare la propria vita infelice e triste? Ma si potrà mai fare una cosa così brutta o peggio ancora credere che lo si accetti senza problemi? Ma è mai possibile che a me si vengano sempre a scaricare addosso gli errori della vita di tutti quanti pensando che il mio modo di essere, la mia forza - che basta a malapena per me, ormai - anestetizzi per qualche ora al giorno o alla settimana o peggio al mese, lo schifo in cui uno si è infilato? Ma che robe sono? Per fortuna o purtroppo - perchè sinceramente non ho ancora capito se si tratti di un pregio o di un terribile difetto - ho ricevuto in dono questa cosa per cui ho la capacità di fare stare bene le persone che ho accanto o con cui condivido spazi di vita e di cammino. Io so

(Avanzi) di vita vissuta

[on the air: ... e così viene Natale - adelmo e i suoi sorapis ] E ma adesso basta. Basta sul serio. Per tutti i primi 40 anni sono stata il caricabatterie portatile della vita di tutti quanti. Mo basta. "Sei la mia forza" ... "Sei la mia fonte di energia" ... "Sei la persona che mi da il coraggio di affrontare le cose" ... Già. Lo sono stata, adesso la pacchia (per gli altri) è finita. Essere sempre a disposizione di tutti mi ha lasciato in dote due splendidi regali: Non essere stata la scelta di nessuno, per lo meno in passato, e l'essere arrivata a questo punto, sfinita e completamente priva di energie, anche e soprattutto per me stessa. Però, una consapevolezza l'ho fatta mia, (della serie, anche da questo delirio un insegnamento l'abbiamo portato a casa), ovvero che io me stessa medesima, gli avanzi della vita degli altri non li voglio più nè vedere, nè sentire, nè accettare, nè subire. Non mi fate un favore. Nemmeno

Eccoci

Cancro 21 giugno-22 luglio Complimenti! Hai infranto tutti i tuoi record di dedizione a compiti noiosi ma utili. A nome degli altri undici segni, ti ringrazio per la tua eroica, anche se poco eccitante, campagna di miglioramento. Non solo hai purificato le tue risorse emotive e ti sei dato un po’ di spazio per respirare, ma hai anche reso più facile agli altri aiutarti e starti vicino. Non hai ancora finito, però: c’è qualche dettaglio da sistemare prima che gli dei del sano tedio ti lascino in pace. Intanto comincia a cercare i segni della tua grande opportunità di lanciarti verso la libertà. Arriveranno presto. Rob, te l'ho già detto e te lo ripeto. Non se tu abbia una gran culo, se spii la mia vita di nascosto, se sono così prevedibile o se sei un maledetto genio. In ogni caso, condivido ogni cosa, con settebarraotto sottolineature alla voce " compiti noiosi ma utili " e su tutti i record abbattuti. Come tutte le volte, mi volto e mi chiedo come abbia fatt

Corsi e ricorsi storici

Quando Søren Kierkegaard lasciò la fidanzata senza nessuna ragione L'urlo del mare e i sibili del vento si fondono in un'armonia che somiglia al silenzio, tanto è profonda e scura, continua e irreale l'eco che si crea nella baia. I gabbiani strillano come se le loro voci potessero ferirla, quell'armonia, scalfirla in qualche modo. Nessuno li sente strillare, se non un ragazzo di ventotto anni dagli occhi chiari, persi nel vuoto. Ci fosse stato qualcuno a osservare quel ragazzo dall'aria bizzarra, avrebbe pensato che stesse guardando l'orizzonte per capire dove nasce il vento, e trovare così una qualche soluzione per la disperazione dei gabbiani. Fa freddo a Gilleleje, borgo marinaro sulla punta nordoccidentale di Sjælland, in Danimarca. È il 12 di settembre del 1841 e qui l'autunno arriva inesorabile, una cascata di pugnali gelidi di acqua e aria contro i tetti delle case. Il ragazzo sembra preoccupatissimo. Ma non per il gelo umido che gli graffi

Mucchio

Cancro 21 giugno-22 luglio Spero che tu riesca a vedere la differenza tra una falsa cura e una vera cura. E una volta che avrai imparato a distinguerle, spero che farai la cosa giusta invece di quella sentimentale. Per essere sicuro del risultato, tieni a mente queste considerazioni: la falsa cura può avere un sapore più dolce di quella vera. Può anche essere confezionata meglio e pubblicizzata in modo più allettante. Ma la vera cura potrebbe avere un vantaggio: ti guarirà sul serio. La cosa grave, ma grave sul serio, e che mi fa schifare della persona che sono diventata, è che la vera cura, quella che mi potrebbe guarire io la conosco. La conosco benissimo. Ho solo una fottuta paura di fare la cosa giusta . E questo stato di vivere una situazione, a dire il vero più di una, che non mi fa stare bene, mi ha fatto andare nel mucchio. Non capisco più un cazzo. Ma sul serio. Io ormai mi conosco: quando inizio a fare casini con i rapporti - che siano d'amore, d'amicizi

F come Forte

"Quando ti vedono una donna forte pensano tu non abbia bisogno di niente e di nessuno, che tu possa sopportare tutto, che qualunque cosa accada tanto la supererai, che non ti interessi essere ascoltata, accudita o coccolata. Quando ti vedono una donna forte ti cercano solo per farsi aiutare a portar le loro croci, ti parlano pensando tu non abbia bisogno di essere ascoltata, ti trattano come fossi un uomo cazzuto. A una donna forte non si chiede mai se sia stanca, se stia soffrendo o crollando, se abbia qualche ansia o paura. L’ importante è che lei sia sempre là: un faro nella nebbia o una roccia in mezzo al mare. Alla donna forte non viene perdonato nulla. Se perde il controllo si trasforma in debole, se perde le staffe si trasforma in isterica. Quando la donna forte manca un attimo se ne accorgono subito, quando invece c’é sempre la sua presenza viene data per scontata. Quanta forza che ci vuole ogni giorno ad essere una donna forte. Ma di questo non fr

Franco, era ora (cit.)

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  20ma Edizione "Cantello che vive"  La commissione preposta per la scelta di un nostro concittadino meritevole di un pubblico riconoscimento, dopo aver attentamente esaminato i vari nominativi proposti, tutti degni di plauso, ha deciso all'unanimità di proclamare meritevole di una solenne menzione in occasione della 20ma edizione di Cantello che vive anno 2015  FRANCO CATELLA alla memoria per le sue encomiabili doti umane ed imprenditoriali. Era ora. Marchetto ha ragione. Ma ero certa che prima o poi questo riconoscimento sarebbe arrivato. Cicciuzzo lo conosco, sono sicurissima che stia gongolando almeno quanto me. Poi sono stata felicissima che a premiarlo ed a ricordarlo sia stato lo zio Gianma che per lui ha sempre parole e pensieri bellissimi, delicati e carichi di affetto. Questo riconoscimento ripaga ogni goccia di sudore che mio Papà, mia Mamma e la mia famiglia hanno speso chinati sulle prose di asparagi davanti a casa, quando nessuno potev

Sotto un cielo di stelle

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... c'è chi pensa che l'amore debba andare solo a chi se lo merita ma non conosce giustizia l'amore... L'amore Lo sai questa parola che effetto che mi fa detta piano forte detta ad un'altra velocità può anche uccidere, può anche darmi la felicità detta con un altro suono oppure con un'altra età due ragazzi che si amano e vorrei fossimo ancora così stupidi... Amami ancora adesso Sottovoce o gridata, digitata sul web buttata dentro un respiro, respirato per te con un altro accento, dentro il silenzio una domenica sera da te detta coi piedi scalzi o sopra i tacchi più alti tatuata sul petto, che sfiora l'orecchio sotto un cielo di stelle...

90

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Dio onnipotente, che governi tutti gli elementi, salva noi, armati come siamo di fede e di amore. Auguri Papà, buon novantesimo compleanno!

E' pur sempre lunedì...

[on the air: superstition - stevie wonder ] Raggiungere un equilibrio interno richiede, altresì, una corretta motivazione che sostenga i tuoi sforzi. Per esempio, non fare arte per impressionare gli altri o per diventare famoso, bensì per regalare una testimonianza di bellezza e significato in grado di arricchire la tua vita e, perché no, anche quella degli altri; non scrivere libri per diventare ricco o rinomato, bensì per esternare un talento in grado di appagarti e che possa contribuire alla migliore creatività ed espressività della saggezza umana; non fare beneficenza e non comportarti in modo gentile con gli altri per essere considerato generoso e premuroso; aiuta, piuttosto, quelli che sono in difficoltà e sii una persona per bene. Se hai un sano amor proprio, le forze e l’ingegno brilleranno prima di tutto dentro di te. Sprigioneranno poi energia verso gli altri invece di assorbirsi all’interno, cosa che capita quando dipendiamo dalla validazione altrui. In modo analogo

Faccina triste con la lacrimuccia

... E così alla fine te ne sei andato veramente. Quando ho guardato il tuo faccione nella foto vicino all'altare, anche questa volta sei riuscito a farmi sorridere. La tua vita è stata una grande lezione. Non importa che tu sia rimasto qui poco o tanto, ciò che conta è quello che hai lasciato nel cuore di ogni persona che hai incontrato. Credo che nemmeno tu fossi davvero consapevole del bene che regalavi a chi ti stava vicino. Io, sono stata una di queste persone fortunate. Grazie di tutto Paolino, nel mio ❤ per sempre! Mo trova un altro posto in cui fare lo stesso casino, perché tanto non ci credo che sia tutto finito davvero. Fai il bravo! Arrivederci Paolino! Ci conto è!

Paolino uno di noi, per sempre.

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... Stanotte ci pensavo. Pensavo a quanto sono strani i disegni del destino, che ci vengono ogni volta buttati addosso con tutta la violenza possibile ma verso cui non riusciamo mai a rassegnarci. Pensavo questo perché Paolino ci ha salutati il giorno prima nel quale, sei anni fa, la mia Mamma, l'amore della mia vita, fece lo stesso. Più o meno nello stesso modo. Era di domenica, come oggi, ma non era una giornata così bella. Poi pensavo ancora e mi dicevo che però non mi stupisce che a tradirli, tutti e due, sia stato il loro cuore. Paolino aveva un cuore per tutti. Come la Rosi. Ma non è retorica, è così davvero. Io ho provato ad avere bisogno di lui, di un suo favore, della sua presenza. Raramente ho trovato un donarsi così gratuito e disinteressato. Mi è sempre stato simpatico, con quella faccia da Spanky delle simpatiche canaglie che mi faceva troppo ridere. Poi l'ho conosciuto meglio, in campagna elettorale e durante le uscite in bici. I nostri saluti da una macchina

Lo dicevo io che era adorabile...

SE IN AUTUNNO TU VENISSI DA ME Se in autunno tu venissi da me caccerei l’estate un po’ sorridente – un po’ irritata – come la massaia scaccia una mosca. Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli dei mesi  li metterei in cassetti separati per paura che i numeri si confondano. Se l’attesa fosse soltanto di secoli li conterei sulla mano sottraendo finché non mi cadessero le dita nel paese di Van Dieman. E se fossi certa che finita questa vita la mia e la tua continueranno a vivere getterei la mia come una buccia e sceglierei con te l’eternità. Ma ora – incerta sulla durata del tempo – che ci separa, la cosa m’inquieta, come l’ape folletto, che non avverte quando pungerà. Emily Dickinson 1862

Tre

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Happiness part III

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[on the air: pieno di vita - jova ] Santuario della Madonna del Boden, Ornavasso ... Non volevo nemmeno rinnovarne l'assicurazione. Stavo seriamente pensando di venderla. Tutti quei mesi li, ferma, senza poterla - o volerla - usare, coperta da un telo come a nascondere qualcosa che è stato ma che, assieme a molte altre cose, è passato e finito. Poi, ieri, grazie ad una idea benedetta di mio fratello ed alla famosa "gita di fine stagione", ci risalgo in sella dopo moltissimo tempo e mi bastano forse qualche centinaio di metri per sentirmi libera e felice come non lo ero da non so più quanto tempo. Me ne sarei pentita a vita, di una stronzata del genere. Io ieri sono stata BENE. Bene fino in fondo, libera, serena, felice, come se ci salissi per la prima volta e non avessi alle spalle, tra tutte, 75.000 km di moto. Sono sensazioni uniche che solo chi ha la fortuna di guidarla può capire fino in fondo. Una giornata che è racchiusa tutta in questo sorriso. No

Suburra

[on the air: wait - M83 ] Lo avete visto il trailer? Avrete pensato come me, bhè, però, non deve essere male... Tosto. Dico solo che alla fine del film, il pensiero di dover andare - da sola - a prendere la macchina mi faceva venire male! E' un film che mette paura. Ma non nel senso da film dell'orrore; una paura diversa. E' una pellicola violenta, al di la delle scene dei vari omicidi, violenta nei modi, nella comunicazione, nel messaggio, in quello che ti trasmette. Fa venire lo schifo, pensare che poi nella realtà sia davvero così. Lo schifo vero. Tutto saltato: il valore della vita, il rispetto, l'onestà. Tutti contro tutti come nemmeno le bestie. Comunque, in un paio di momenti, mi è venuto quel fastidio allo stomaco che ti prende quando sei e ti senti veramente a disagio. Quella sensazione di accartocciamento di budella. Fatto bene, girato meglio, attori super. Però, sinceramente, non so se andrei a rivederlo o se lo rivedrei. La bellezza

Ve ne sarei grata, grazie!

Cancro 21 giugno-22 luglio Terenzio era un commediografo dell’antica Roma che parlava dell’amore in modo molto moderno. Diceva che può essere strano e capriccioso, che può far commettere atti indegni e suscitare emozioni difficili da gestire. La conclusione di Terenzio è che cercare suggerimenti sulle questioni d’amore è come chiedere consigli su come impazzire. Non voglio contraddirlo, non ha del tutto torto. Ma ho il sospetto che nelle prossime settimane sarai immune da questi aspetti folli dell’amore. Prevarrà il suo lato dolce e tenero, e tu ne trarrai ispirazione e serenità più che rabbia e smarrimento. Approfitta di questo periodo. E prendi i provvedimenti necessari per tenere sotto controllo il caos la prossima volta che l’amore tornerà nella versione di Terenzio.

Il mio Expo

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Me & Socio Per una serie di motivi che non sto a raccontare - ma non per scelta mia, comunque - ho ritardato tantissimo, sicuramente troppo, per andare a visitare Expo. Mi sono giocata la possibilità di visitare i padiglioni e di gustarmelo con un pò di relativa tranquillità, detto da me, che odio i posti affollati ed incasinati. Però la curiosità era troppa, in qualche modo volevo andare più che a vederlo a vivere la sua atmosfera per qualche ora. Grazie al Socio, che con me ha sempre una pazienza infinita, ci siamo andati di venerdì sera, belli e pacifici verso le 19.30. Code all'ingresso zero. Ma zero. Ci ho messo 3 minuti (il tempo di infilare tutto nel metal detector) ad entrarci. Non male, rispetto alle foto che vedo circolare... Poi entri, metti piede in questo posto immenso - un pò l'effetto che l'oceano fa su una di Cantello... - e li ti senti catapultato in un altro spazio, come se tutto il mondo fosse concentrato esattamente lì.  Gente di tut

La Prof!

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Più ci bazzico e più mi convinco che sia un mondo di squilibrati. E che si sottovalutino in maniera preoccupante e imbarazzante le conseguenze del suo utilizzo e di ciò che ci scriviamo. Fatta questa doverosa premessa, devo però ammettere che qualcuno di veramente carino del mio passato, Facebook me lo abbia fatto incontrare nuovamente e che la cosa mi abbia fatto un piacere enorme. Questo è uno di quei casi. La mia Prof. del cuore! A dire il vero, ne ho avuta una per ogni ciclo scolastico ed era, quasi sempre, quella di italiano.  Ma lei è stata imbattibile. La numero uno. Non potevi non avere voglia di studiare letteratura con una professoressa come lei che amava quello che ti insegnava. Impossibile. So che non ci crede nessuno, ma io speravo sempre mi interrogasse (primo perchè era l'unica materia in cui viaggiavo con la media dell'otto) e poi perchè mi piaceva da matti condividere con lei quello che mi aveva trasmesso e che avevo imparato! Per non parlare di

Padri e figlie

[on the air: amore mio - lorenzo ] Sono andata a vedere questo film da sola. Avevo letto la "recensione" (vabbhè un pò di parte) di Jova alla prima uscita in anteprima assoluta e non mi è venuto in mente nessuno che mi potesse accompagnare.  In ogni caso, conoscendo l'intensità dei film di Muccino, visto che si parlava del rapporto padri e figlie - su cui pure io avrei quei dieci km di bobina da girare - e certa di arrivare ai titoli di coda in una valle di lacrime - poi, in realtà, lo è stato meno del previsto - me lo volevo guardare senza interferenze. Dunque. La storia in sè è semplice, dire scontata magari è brutto, però molto ben recitata e che qualcosa dentro ti lascia. Il trauma del distacco, della perdita, la paura del "perdere", che si ripete in diverse situazioni e che porta con se dei risvolti diversi a seconda del momento, della persona, dell'età. La figura del padre e la profondità dei segni che la sua figura lascia, soprattutto n

Sempre in ritardo

... Credo sia uno dei miei difetti peggiori. Soprattutto perchè pur con tutto l'impegno che cerchi di metterci, non c'è verso di migliorare e di diventare puntuale. Un pochino, forse, ultimamente. Ma proprio poco poco. E' più forte di me. In realtà, io in ritardo lo sono da sempre e non solo orologio alla mano. Sono in ritardo cronico. Lo sono nella vita delle persone, per esempio. "Ah, se ti avessi incontrata prima". (...) "Ah, se fossi arrivata prima nella mia vita, mi sarei risparmiato/a un sacco di casini" (...) "Ah, se ti avessi conosciuta prima, sposavo te e non lei"(cos'è una minaccia?) "Sei innamorata di me? Ma dai? Anche io lo ero di te! Però poi mi sono fidanzato e ci sposiamo dopodomani" (...) E via discorrendo con tutte frasi simili, che in alcuni casi mi hanno fatto tirare un enorme sospiro  di sollievo, in altri soffrire come un cane, in altri ancora girare le balle a manetta. Quella di

Lezioni

"Hai mai visto come un toro entra nell'arena?" "Si... E anche come ne esce" "No no. Fissa bene in mente come entra nell'arena. Spavaldo, sicuro di se, dinamico e aggressivo. Testa alta, fiero. Forte." "Poi dopo qualche tempo che prende colpi e non riesce a darne diventa prudente. Guardingo. Pacato. Hemingway in un suo libro dice che in quel momento inizia a diventare pericoloso. Il torero non ha paura del toro quando entra ma dopo un po. Proprio quando ha fatto esperienza."

Zia dentro

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"Uno zio è una cosa straordinaria, ha appena quel tanto di autorità per darti sicurezza ma senza il rapporto tirannico di un padre... Ti sta vicino ma senza l'osmosi di un fratello, è un amico intimo senza essere estraneo al tuo sangue. Uno zio... Sei tu stesso più vecchio." (Paolo Conte) Esiste qualcosa di più bello di loro, del loro sorriso, della loro presenza? No. Ma davvero. Vi adoro.

"Perchè io il blog lo leggo anche quando mi stai sulle balle"

[on the air: un amico è così - pausina ] Già il fatto che tu sia la persona, al di là della mia famiglia, cui abbia dedicato più post in assoluto su questo blogghi, a me fa girare le balle e a te fa ridere anche il sederino. (Sederino... Oddio...) Non credo di avere mai avuto in vita mia un rapporto così delirante. Nel bene e nel male. Ormai ho perso il conto di quante volte ci siamo mandati a cagare, perdonati, ripresi, risfanculati, ririripresi. Un talento unico nel farmi incazzare come una bestia tanto quanto divertire da matti. No, questa volta basta sul serio. Mi ha rotto le palle. Penso di essermelo auto-detto un migliaio di volte. Cancello anche la nostra foto dal telefono. Ecco. Già cancellata e rimessa non so quante volte. Tutto inutile. Non ho ancora capito se quella domenica mattina di settembre di 6 anni fa in palestra, sia un giorno da benedire o da maledire. Poi penso a quello che c'è stato in mezzo. Penso a quando ti sei tagliato la barba in segn

Inside out

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[on the air: lava - m. ayane g. caccamo ] Mah. Dunque. Era una vita che non andavo più al cinema a vedere film di animazione... L'ultimo forse era stato Nemo... (che mi era piaciuto da matti) ma ho dato retta a qualche parere ed alle recensioni che, a mio avviso, erano e sono un pò esagerate. La storia è assolutamente geniale, così come il meccanismo dei ricordi, i cosiddetti "ricordi base", le emozioni, le isole che rappresentano i punti cardine della vita della ragazzina... Si, geniale sul serio. Così come i personaggi che, nell'ordine da sinistra sono (stati rappresentati anche in modo molto preciso, perchè anche la sola estetica già trasmette qualcosa) rabbia, paura, gioia, disgusto (conosco un'infinità di donne di quel colore, con quella postura e con quella espressione del viso. Uau.) e tristezza. Le emozioni che gestiscono i momenti del quotidiano ed i ricordi della protagonista dall'interno, tramite una consolle tipo quella di Mimmo Amer