Mucchio

21 giugno-22 luglio
Spero che tu riesca a vedere la differenza tra una falsa cura e una vera cura. E una volta che avrai imparato a distinguerle, spero che farai la cosa giusta invece di quella sentimentale. Per essere sicuro del risultato, tieni a mente queste considerazioni: la falsa cura può avere un sapore più dolce di quella vera. Può anche essere confezionata meglio e pubblicizzata in modo più allettante. Ma la vera cura potrebbe avere un vantaggio: ti guarirà sul serio.

La cosa grave, ma grave sul serio, e che mi fa schifare della persona che sono diventata, è che la vera cura, quella che mi potrebbe guarire io la conosco. La conosco benissimo. Ho solo una fottuta paura di fare la cosa giusta. E questo stato di vivere una situazione, a dire il vero più di una, che non mi fa stare bene, mi ha fatto andare nel mucchio.
Non capisco più un cazzo. Ma sul serio.
Io ormai mi conosco: quando inizio a fare casini con i rapporti - che siano d'amore, d'amicizia, di lavoro e comunque rispetto alle persone che più ho accanto rispetto ad altre - a rompere le palle, ad essere incostante è perchè mi sono persa. Mi sono persa io, come riferimento, come base, come tutto. Ed è così che mi sento in questo momento. Brutta, perchè sono diventata una fifona, perchè non sono sincera con me stessa, perchè sono sempre stata coraggiosa ed invece mi nascondo dietro a mille giustificazioni, paure, speranze che diventano illusioni e puntualmente vengono disattese. Eppure quando sono ripartita dalle mie stesse ceneri, dal 2010 in poi, sinceramente mi aspettavo qualcosa di diverso, di MOLTO diverso. Brutta fuori, non mi sono mai sentita così cessa come in questo periodo. Sono sempre stata bravissima a coccolarmi ed ora manco quello riesco a fare. Ricevo frasi che mi abbattono come fossi una margheritina in mezzo alla tempesta: Vedi il marcio dappertutto ed è vero, stramaledettamente vero, ma io non sono questa schifezza di donna, non lo sono mai stata, anzi, il fatto di non aprire gli occhi e di vedere il buono in ogni cosa mi ha sempre lasciata col culo per terra. Ma la mancanza di serenità mi logora. Pesantemente. E poi faccio questa cazzate che non sono da me.; Stai portando avanti le battaglie di qualcun'altro... E cazzo se è vero. E mi stavo pure facendo male. Malissimo. Ma per cosa? Per chi? Mi sveglio alla mattina e sono già stanca, demotivata, scazzata, tutto mi pesa, nessuna cosa mi rende felice e mi fa stare bene. Anzi si, quando sto da sola. Almeno li devo rendere conto solo a me stessa e non faccio stare male nessuno. Ascolto, aiuto, aiuto tutti, sempre, cerco di fare del bene, non mi tiro mai indietro, poi mi volto, guardo cosa mi resta nelle mani ed alcune volte nemmeno un grazie del cazzo, che non è granchè ma che almeno darebbe un senso a quello che ho fatto. A cosa è servito riaggrapparmi alla vita con le unghie? A farmi diventare questa? No dai. Vaffanculo. Allora lasciavo stare tutto. Risparmiavo soldi, centimetri di fegato, ore di sonno e lacrime. Mi hanno sempre insegnato a non rassegnarmi alla mediocrità, MEDIOCRE che schifo di parola, mi da fastidio pure vederla scritta, a puntare in alto, a non scendere a compromessi, ad andarmi a conquistare quello che volevo e che mi meritavo. Allora la serenità me la sono andata a riprendere, perchè non ci stavo a morire dentro e fuori. E' servito qualcosa? Si, a farmi diventare la controfigura di ciò che ero. Una persona che mi fa-ca-ga-re. Che tristezza. Diventare grandi vuol dire scadere nella banalità? Non avere il coraggio di dare una svolta alla propria vita? A non provare ad essere felici? A, peggio del peggio del peggio, legare la propria serenità ad un'altra persona? No. No no e no. Speravo fosse un periodo, che passasse in fretta, ed invece queste sabbie mobili mi stanno inghiottendo piano piano, senza scampo. Per adesso un pò riesco a muovermi ancora... Continuo, nella speranza che lo scossone arrivi da fuori, da qualcos'altro, che non mi obblighi a farmi carico ANCHE di questa responsabilità. Forse sono solo stanca e di spazio sulle spallone da ex atleta non ce n'è più... Forse è questo. La luce in fondo al tunnel la vedo, ma temo sia il frecciarossa che mi sta arrivando in fronte. Poi mi viene un altro pensiero atroce: che forse tutto questo è quello che in realtà mi meriti e che ciò che avevo sperato per me e la mia vita futura era pura utopia. Ecco. Fanculo allora. Io non gioco più.

Commenti

Anonimo ha detto…
Da alcuni anni Guardo il tuo blog con frequenza settimanale. Sono molto felice quando sei soddisfatta della tua vita e come dico spesso " faccio il tifo per te" , nella speranza che questo supporto ti possa essere di ulteriore aiuto per spingerti al meglio.
Quando sei triste mi incazzo terribilmente perchè conosco le tue qualità e non posso credere che non riesci a trovare il bandolo della matassa per trovare la strada giusta ma alla fine tutto passa perchè negli ultimi anni la strada giusta l'hai sempre trovata.
Questa volta (ed è la prima) dentro di me c'è un po di preoccupazione. Sono anni che non ti sento così abbattuta e demotivata e questo mi provoca uno stato di agitazione. Vedere una delle mie persone preferite che è in difficoltà non è bello.
La vecchiaia avanza e tra le poche cose che vorrei, è vedere felici le persone a cui tengo. Quindi fammi un cazzo di piacere ....vedi di toglierti la paglia dal tuo bel culo...non vorrai mica darmi un dispiacere.
www.youtube.com/watch?v=EikicSEKi4M
Chiara Catella ha detto…
Grazie Matte. Ma tutto il bene che mi vuoi non me lo merito e tu lo sai. Abbraccio
Chiara Catella ha detto…
E poi il mio non è un bel culo! Non dire le bugie :)
Anonimo ha detto…
....rimango in questo post perchè al piano di sopra c'è troppa cultura e non ne sono all'altezza e poi ci sono troppi aspetti psicologici da capire e notoriamente in quel campo faccio acqua da tutte le parti......
Uno dei motivi del bene che ti voglio è racchiuso in quell'abbraccio che nei mie momenti di difficoltä mi hai regalato. Forse per alcuni può essere poco ma per me è stato importante, significava " ti sono vicina", mi ha dato energia per andare avanti e mi ha fatto sentire parte di un progetto comune. Ma che te lo dico a fare. Per me questo basta e avanza per essere riconoscente per sempre.
Sempre da lontano, senza disturbare. https://www.youtube.com/watch?v=ARqpqyA49y0
Chiara Catella ha detto…
Ti conosco abbastanza per aver notato che hai volontariamente usato un paio di espressioni proprio tue in modo da farmi capire che fossi tu... In ogni caso ti ringrazio, anche se qualche tempo fa volevo scriverti per chiederti scusa per essere stata un'imperdonabile ed acidissima stronza con te. Si è vero, non ti ho lasciato solo in quel momento della tua vita, ma perchè ho sempre fermamente creduto (e lo sai) che ad una persona che ha sbagliato vada data un'altra opportunità per dimostrare quello che è... E perchè ciò che sei, veniva comunque fuori, ovvero una brava persona. Ecco, finalmente te l'ho detto! Grazie comunque, per tutto quello che sei stato e per esserci stato, anche da lontano e senza disturbare. Bacio! (ma da quando ti piace Mengoni????)
Chiara Catella ha detto…
(condivido in pieno anche l'annotazione sugli aspetti psicologici da capire...) :)

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