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Visualizzazione dei post da aprile, 2015

VI°

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Era un sabato mattina. Come oggi. In quel giorno, assieme a te se ne andava la mia vecchia vita e ne ricominciava un'altra. Senza il mio adorato fratellone. Non so più contare le volte in cui in questi lunghissimi anni, abbia avuto bisogno di un tuo consiglio, di un tuo calcio nel culo, della tua presenza. Non lo so più. Ogni anno spero che questa giornata mi faccia un po' meno male, invece sei una ferita che non si chiude mai. Un po' rimarginata, forse, ma proprio poco. Fra io alla tua mancanza proprio non riesco ad abituarmi. Non mi hai lasciata, è vero. Spesso mi sono ritrovata a sorridere del tuo modo "diverso" di esserti fatto sentire, ma c'eri e ci sei sempre stato. Però è triste e noioso lo stesso. Ho ritrovato qualche tempo fa questi due post di  Facebook   scritti il giorno dopo in cui te ne andasti. A parte il linguaggio così, un po' folcloristico, rileggendoli mi sono venuti i brividi: Ci ho ritrovato lo smarrimento, il

Follia

"E l’amore guardò il tempo e rise, perché sapeva di non averne bisogno. Finse di morire per un giorno, e di rifiorire alla sera, senza leggi da rispettare. Si addormentò in un angolo di cuore per un tempo che non esisteva. Fuggì senza allontanarsi, ritornò senza essere partito, il tempo moriva e lui restava"   Luigi Pirandello

Mano morbida!

IL MIO PALAMADDA 1985 - 2014 Non esisteva mettere piede in palestra, nel mitico impianto di Via Libia a Malnate senza: Sentire la sua voce di sottofondo, la maggior parte delle volte impegnata a sacramentare (rigorosamente in dialetto); All'ingresso dello spogliatoio essere accolti da "te set ammò chi?" o, come nel mio caso, "ma te giugàt ammò?"; Vederla sparire tra le 20.30 e le 21.00 durante la puntata di un posto al sole (che poi mi raccontava, a fine allenamento); L'aglio, il sale e l'acqua benedetta in panchina durante le partite decisive; Sentirla tirare le peggio bestemmie quando si mangiava in spogliatoio e si lasciavano le briciole per terra; La sua vocina inconfondibile, se spadellavi il tiro libero, che ti raccomandava: "mano morbidaaaaaa"; "Ciao Madda, cum'a l'è?" "Vadaviaulcù" "Occhei, stai bene." Io ho anche avuto l'onore di riceverla all'Ufficio Tecnico di

Stammi vicino

[on the air: stammi vicino - vasco ] Ho una canzone per ogni periodo particolare della mia vita. Sistematicamente al loro ascolto riemergono distinte e precise le sensazioni, ciò che mi provocava dentro ascoltare quelle parole, il motivo per cui mi emozionavano, come stavo e come mi sentivo in quel momento. Ce ne sono due, in particolare, che sono invece quelle proprio base, quelle che toccano il cuore sempre e comunque, a prescindere: Little Wing - nella versione di Sting dell'album Nothing like the sun che ho avuto su vinile, su cassetta, su cd ed ora su ipod - e Stay (faraway so close!) degli U2 - stesso percorso di quella prima... - queste non temono il trascorrere del tempo. Le adoro sul serio. Le canzoni della mia vita. Ieri sera, di ritorno da Milano dopo aver visitato il mercato dei fiori dei Navigli (non ci siete mai stati? Non ci siete mai statiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii?? Una provinciale come me si e voi no?? No buono. NO BUONO.) in una meravigliosa sera di p

Meraviglia

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La Passeggiata - Marc Chagall Splendido e dall’atmosfera fiabesca, il dipinto racconta di una giornata di gioia trascorsa dai due innamorati, Bella e Marc, facendo un picnic nei prati intorno a Vitebsk. Lui, vestito elegantemente, la tiene per mano dalla parte sinistra, quella del cuore. Lei si libra nell’aria come un angelo, quasi a richiamare il potere soprannaturale del vero amore. Il viso dell’artista esprime tutta la felicità possibile, per l’amore che sta vivendo e che vince sui mali del mondo. (...) Questo dipinto è un autentico manifesto della felicità e della gioia di vivere una vita semplice ma dai contenuti profondi, perfetta, dominata dalla fantasia e dalla creatività unite all’amore.

Pensieri sparsi

[on the air: buon viaggio - cesarello ] Mannaggia che peccato! Spero sia solo un momento, una fase, perchè trascurare il blob proprio mi spiace, ma fatico a ritagliare spazi di tranquillità per poterlo fare! E mi spiace pure perchè scrivere mi fa stare bene, mi aiuta, mi fa riflettere e sentire meglio... Ma sto vivendo giornate pazzesche, più che incasinate direi ingarbugliate. E arrivo a sera che ho solo il desiderio di buttarmi nel lettone il più presto possibile! Vita morigerata, come nemmeno quando ero atleta semi-professionista. Ma se così non facessi, farei il triplo della fatica a stare dietro a tutto. Invece in questo modo, tutto sommato, a parte le chiappe a forma di hub aeroportuale, devo dire che sono soddisfatta di quello che sto facendo. Bene. L'ho scritto diverse volte, in differenti circostanze, per vari motivi ma alla fine è una delle cose che ho imparato a fare di cui vado più orgogliosa: incassare - o per lo meno, far credere di averlo fatto - sedermi sul