Mano morbida!
Non esisteva mettere piede in palestra, nel mitico impianto di Via Libia a Malnate senza:
Sentire la sua voce di sottofondo, la maggior parte delle volte impegnata a sacramentare (rigorosamente in dialetto);
All'ingresso dello spogliatoio essere accolti da "te set ammò chi?" o, come nel mio caso, "ma te giugàt ammò?";
Vederla sparire tra le 20.30 e le 21.00 durante la puntata di un posto al sole (che poi mi raccontava, a fine allenamento);
L'aglio, il sale e l'acqua benedetta in panchina durante le partite decisive;
Sentirla tirare le peggio bestemmie quando si mangiava in spogliatoio e si lasciavano le briciole per terra;
La sua vocina inconfondibile, se spadellavi il tiro libero, che ti raccomandava: "mano morbidaaaaaa";
"Ciao Madda, cum'a l'è?" "Vadaviaulcù" "Occhei, stai bene."
Io ho anche avuto l'onore di riceverla all'Ufficio Tecnico di Malnate, per raccogliere le sue velate e discrete lamentele riguardo la manutenzione della palestra.
Ci sono personaggi che si cuciono addosso il posto in cui vivono, le cose che fanno, le parole che dicono. La Maddalena era uno di questi. Pensavi a Via Libia ed era ovvio associare la palestra in cui ho vinto parecchio e vissuto momenti sportivi davvero indimenticabili alla sua presenza.
Non invidio per niente quelli che, ancora oggi, frequenteranno il Palamadda dopo aver condiviso tanti anni assieme a lei. Non li invidio proprio. Perchè sono sicura che farà male, perchè il vuoto che una persona così lascia è direttamente proporzionale al bene che le si voleva. Enorme.
Chissà come stai adesso Madda, chissà se ti mancheremo.
Tu, di sicuro.
Buon viaggio e salutameli tutti.
(e vadaviaulcù!)
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