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Visualizzazione dei post da ottobre, 2018

Sei

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Così, a occhio, sarebbe una gran cosa se non mi portasse alla neuro. E comunque, alla fine, a tutto c'è una soluzione. Basta saper trovare il posticino giusto per sedersi ed aspettare. #buonanniversario

Cartoline

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Chi mi conosce bene, sa che uno dei passaggi fondamentali della mia formazione psico-socio-fisico-culturale-umana ha un nome ben preciso: LA COLONIA. Non ho mai chiarito se odiassi di più i miei genitori che mi costringevano ad una simile tortura ogni anno (dai sei ai dodici senza interruzioni) o la colonia essa stessa in sé come istituzione, una specie di caserma per bambini in cui anche il bagno - rigorosamente tra le 11.00 e le 11.30 e le 16.00 e le 16.30 - somigliava più alla mattanza dei tonni piuttosto che ad un momento piacevole e ricreativo. Ieri sera stavo cercando un segnalibro - e già il fatto che stessi leggendo+un+libro dovrebbe essere di per se preoccupante - e, visto che mi piace usare foto vecchie mie o della family, rovistando nel cassetto di Eta Beta ecco materializzarsi tra le mani le cartoline che avevo inviato alla mia Mamma (solo a lei, il che è tutto dire) durante il secondo anno di galera legalizzata in quella ridente località chiamata Piazzatorre (Berga

Porcospini

"Alcuni porcospini, in una fredda giornata d’inverno, si strinsero vicini, per proteggersi, col calore reciproco, dal rimanere assiderati.  Ben presto, però, sentirono il dolore delle spine reciproche; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo l’uno dall'altro.  Quando poi il bisogno di scaldarsi li portò di nuovo a stare insieme, si ripeté quell'altro malanno; di modo che venivano sballottati avanti e indietro tra due mali: il freddo e il dolore. Tutto questo durò finché non ebbero trovato una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione." Arthur Schopenhauer, Parerga e Paralipomena

Io triste

Lo sapevo che andarci mi avrebbe fatto male e che avrebbe riaperto voragini emotive dolorosissime, ma non potevo e soprattutto non volevo non esserci.  Non so spiegare, ma esistono quelle persone con cui scatta un feeling immediato, bello, schietto. Una delle rarissime volte in cui senti che di questa persona ti puoi fidare. Una stima raccolta e raccontata a forza di sguardi di intesa attorno ad un tavolo. Mi sentivo qualcosa dentro che mi urlava che non potevo non esserci. Che per quell'ora e mezza dovevo provare a condividere anche io un pezzettino di quel dolore devastante che conosco fin troppo bene.  Una madre che sopravvive al proprio figlio credo sia una delle scene più atroci cui abbia mai assistito. Un'ingiustizia alla quale non riesco a trovare un senso. Ho vissuto accanto ad una donna forte, energica, follemente innamorata dei suoi figli e della vita per 34 anni e tre quarti ed accanto ad una donna solo apparentemente viva dai 34 anni e tre quarti ai 35

Casinocasinocasinocasino e casino

4/10 ottobre 2018 " Confesso che ho un’immagine di me piuttosto confusa. Di tanto in tanto mi accorgo di non sapere esattamente chi o che cosa sono. Per esempio, a volte penso di essere troppo delicato e gentile e che dovrei indurirmi un po’. Altre volte, ho la sensazione che le mie idee siano così scandalose e controverse che dovrei moderarmi di più. Quale delle due persone sono? A volte dimentico perfino di scrivere I (“io”, in inglese) con la maiuscola. Probabilmente anche tu sei confuso, compagno Cancerino. Ma questo è un momento favorevole per coltivare un’immagine definitiva di te stesso. Noi Cancerini abbiamo un talento naturale nel farci amare dagli altri. Questa abilità ti tornerà particolarmente utile nell'aggiornare la tua immagine in modo duraturo. Il sostegno dei tuoi alleati alimenterà gli sforzi che farai per chiarire la tua vera identità ." No no, non sono confusa. Figurati. Va via tutto liscio come la carta vetrata del 20 al posto della carta