Casinocasinocasinocasino e casino


"Confesso che ho un’immagine di me piuttosto confusa. Di tanto in tanto mi accorgo di non sapere esattamente chi o che cosa sono. Per esempio, a volte penso di essere troppo delicato e gentile e che dovrei indurirmi un po’. Altre volte, ho la sensazione che le mie idee siano così scandalose e controverse che dovrei moderarmi di più. Quale delle due persone sono? A volte dimentico perfino di scrivere I (“io”, in inglese) con la maiuscola. Probabilmente anche tu sei confuso, compagno Cancerino. Ma questo è un momento favorevole per coltivare un’immagine definitiva di te stesso. Noi Cancerini abbiamo un talento naturale nel farci amare dagli altri. Questa abilità ti tornerà particolarmente utile nell'aggiornare la tua immagine in modo duraturo. Il sostegno dei tuoi alleati alimenterà gli sforzi che farai per chiarire la tua vera identità."

No no, non sono confusa.
Figurati.
Va via tutto liscio come la carta vetrata del 20 al posto della carta igienica.

E come in ogni periodo folle che si rispetti, ecco ricominciare la mia parte onirica galoppare senza ritegno.

Stanotte ho fatto due sogni.

Il primo:

Eravamo io, mia nipote A. ed il suo fidanzato o una ragazzo presunto tale. Comunque loro due e io. C'era una terza persona, non presente fisicamente, verso cui mi sbattevo un casino. Volevo fare mille cose, pensavo a mille progetti, costruivo qualcosa. Poi però questa terza persona nonostante la si aspettasse con trepidazione non arrivava mai. Mia nipote si gira, con i suoi occhioni azzurri, mi guarda e mi lapida con un memorabile: beh ma questo dimostra solo che tutto quello che stai facendo (per quella persona) non serve a niente! 
Bella. Amore di zia. Perchè ti ho insegnato ad essere sempre così sincera?
Mi sono svegliata, sono andata al cesso inversa, ho fatto un giro in cucina e, sempre più inversa, sono tornata a dormire convintissima che dopo un sogno così e la scimmia conseguente prendere sonno sarebbe stato impossibile.

Mi riaddormento.

Ad una certa, ma credo non troppo prima del suono della sveglia, parte il secondo lungometraggio.
Sono in Comune a B. il mio vecchio posto di lavoro. Ho commissione paesaggio con personaggi strani, che non riconosco. Anzi uno si, era Alec Baldwin. (Si ok forse dovrei farmi vedere da uno bravo). Inizio ad illustrare le pratiche e per un motivo che non ricordo ha luogo uno strano ma progressivo mettermi contro un sacco di persone. Sempre più incazzose, sempre più numerose. Ad un certo punto vengo portata in un posto all'aperto, che non saprei definire, ma che non mi piaceva. La gente arrabbiata con me riesce a raggiungermi, mi circonda, sempre più minacciosa. 
Improvvisamente mi rendo conto di essere stata lasciata sola, sola contro tutti.

Mi sveglio di soprassalto un secondo prima di sentirmi definitivamente spacciata, con il cuore che batteva a mille e con una discreta sensazione di terrore addosso.

Benedico il suono della sveglia.

Due aspetti della mia vita demoliti in una sola notte.
Badilate in faccia di giorno, di notte, a gratisse. 
Potevo sperare in qualcosa di meglio?

A me sta testa che non mi da tregua ne da sveglia ne da dormiente mi fa partire la brocca.
Sono alcuni giorni che giro con la faccia pesta di quella che di notte spacca pietre a mani nude come se non ci fosse un domani.

#esiamosoloasettembre
#staccatemilatesta

Commenti

Post popolari in questo blog

Resisti

Disinnescare