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Visualizzazione dei post da settembre, 2012

Chiara e la Wii atto II

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Io continuo a guardarlo e continuo a ridere come un'idiota... Il problema è che con quest'uomo riesco a raggiungere dei livelli di demenza senile veramente insperati. Visto e considerato, poi, che l'unico gioco elettronico cui fossi in grado di giocare era questo... PARLIAMONE :)

Buon viaggio, Sciavatìna

Quando lavori in un comune tutto sommato piccolo, in un posto che (per fortuna o purtroppo) ti mette in costante contatto con la gente che lo abita e che lo caratterizza, non puoi non diventarne parte anche tu. Vabbhè, io sono un caso un pò anomalo, nel senso che stringerei rapporti con chiunque, ovunque. Capita poi di incontrare quelle persone particolari, quelle che ogni paesello nascone nel proprio vissuto e che sono, per vari motivi, delle istituzioni.  Questo era, è e rimarrà Sciavatìna, per Bisuschio. Il feeling tra noi due scattò immediatamente quando, ancora geometrina che manco sapeva quante ne avesse in tasca, iniziavo a muovere i primi passi nella comunità e mi trovai di fronte questo ometto fuori come un balcone, sorridente, sempre disponibile e pronto alla battuta. Un mito. "Cosa bevi bella?" "Mah, un caffè" il caffè di Sciavatìna consisteva nella tazzina, classica, accompagnata dalla caraffa da un quarto piena di grappa. Si maaaa... Non grappa

Che belle cose! :)

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[on the air: ritorno ad amare - biagio ] Adoro ricevere i fiori. Adoro ricevere i fiori, soprattutto se trattasi di girasoli, il mio fiore preferito in assoluto. Adoro ricevere i fiori in ufficio, per quella sottile vena di rosicamento che il gesto porta con sè. (e devo dire che in 13 anni di onorato servizio, sono stata sicuramente la più gettonata. chapeau) Ma l'abbinamento: mazzo di fiori di girasoli anonimo,  appoggiato sulla finestra dell'ufficio,  con allegata una beck's... è stato semplicemente  FANTASTICO! Il colpevole l'ho sgamato quasi subito... ma ne ho avuta la conferma stamattina. Comunque sia, un pensiero che mi ha fatto un piacere E-S-A-G-E-R-A-T-O ♥  troppo tempo troppo tempo senza mai sentire mai  lo stomaco che chiude e che non chiede nulla  a parte te e ritorno ad amare con te e mi sento sincero  tanto da parlarti di me tanto per parlare di me  io ritorno, io ritorno io ritorno ad amare ore,ore,ore,ore,

Catella vs marmellata 1 a 0

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[on the air: marmellata # 25 - cesare cremonini ] Narra la leggenda che al ranch, (prima che decidesse di suicidarsi lasciandosi cadere sulle rive dopo un temporale), ci fosse una pianta di fichi che regalava ai golosi abitanti dei frutti dolcissimi. Dalle ceneri di questa meravigliosa pianta (che al di la di tutto era davvero bellissima) nacque una sorellina, non grande e bella come la primogenita, ma comunque in grado di offrire dei fichi piccoli ma saporitissimi. Ecco. questa è la prima premessa. Narra sempre la leggenda che, la qui presente, nonostante si nasconda dietro le sembianze der munnezza, in realtà abbia qualche traccia di spirito casalingo dato più dall'amore per la propria casa che altro. Il manuale della brava casalingua riporta, sotto la lettera C, CUCINARE. Che notoriamente non mi piace. Non mi piace perchè non mi appassiona ed alla fine lo faccio più per dovere (sopravvivenza) che piacere. Che poi, a giudicare dai giudizi sino ad ora raccolti, pare che n

Unforgettable day

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[on the air: questi posti davanti al mare - fossati-de andrè-de gregori ] Il freddo, prima in autostrada, poi nei boschi, mille curve, strade deserte e poi, dietro una curva, improvvisamente, IL MARE... La vista dal Monte Beigua Sotto, Genova sullo sfondo a sinistra, Arenzano e Cogoleto. Io, in vita mia, un posto così bello, non l'avevo ancora visto. Da perdersi, per quanto stupendo. Me lo sono immaginata al tramonto. Pazzesco, è dire poco. Mi ha lasciata senza parole . Sullo sfondo, Savona e l'isolino di Bergeggi. Non avrei mai pensato, immaginato, sperato, che i miei occhi potessero assistere ad uno spettacolo simile. Una meraviglia assoluta.  E poi ancora mille curve, non più il mare ma i vigneti, il profumo dell'uva matura, il vento caldo sulla faccia, la musica della playlist nel casco, 530 km in una giornata sola. Troppo, di tutto.  Io e il mio fratellone Giuseppe, i due bikers di casa (diciamo i due bikers recidivi perchè presto o tard

Via, voglio andare via

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[on the air:  la stagione dell'amore - Francuzzo ] Lei non è mai gelosa non è mai preoccupata per essere sorridente basta una lucidata e quando io la guardo e penso che è la mia mi sento il più gasato pischello che ci sia.  Domani mi regalo una giornata intera con il mio amore grande, lontana da tutto e da tutti, sperando di non svegliarmi demolita e preoccupata dopo i sogni inquietanti e carichi di angoscia di queste ultime notti. Ho sognato entrambe le volte mio papà il quale, invece di essere protettivo ed affettuoso come sempre, ha avuto due ruoli in maniera diversa comunque minacciosi ed aggressivi. Non riesco a collocare ed a spiegare il motivo di questa "trasformazione" che il mio subconscio ha dato rispetto alla sua presenza... mah. Sono perplessa. Comunque domani si parte, con il mio fratellone, che meraviglia. Dopo il viaggio del mese scorso saltato, ho una voglia matta di lasciarmi emozionare dalla mia fantastica motina. La stagione dell'amore t

Dicevano che l'estate era finita...

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[on the air: guido piano - fabio concato ] Hinterrhein - Viamala (Suisse)  ... ma c'e' tanto sole  e mi accorgo che ne ho bisogno come un fiore  e ho bisogno di stancarmi e di camminare  di sentire l'acqua il vento e di respirare  peccato che qui vicino non c'e' il mare...

Qualcosa è cambiato

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[on the air: notte prima degli esami - a. venditti ] «Sempre caro mi fu quest'ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quïete io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando: e mi sovvien l'eterno, e le morte stagioni, e la presente e viva, e il suon di lei. Così tra questa immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare» (Giacomo Leopardi) Maturità ti avessi preso prima, le mie mani sul tuo seno,  è fitto il tuo mistero. Il tuo peccato è originale  come i tuoi calzoni americani, non fermare ti prego le mie mani sulle tue cosce tese  chiuse come le chiese, quando ti vuoi confessare...

Potato+27+Alex

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[on the air: viva la vida - coldplay ] POTATO Comunque, al di la di tutto, io ti adoro. Avevi ragione, l'altro giorno, quando mi dissi che l'importate era che, dopo tutto, noi due fossimo ancora qui, a condividere un momento così bello e complice. Io che cucinavo per te. In tutti questi infiniti anni in cui ci conosciamo ed in cui il nostro rapporto ha vissuto tutte le possibili forme di relazione, questo, ti giuro, che non l'avrei mai immaginato. Eppure. Mi è piaciuto tantissimo e mi ha fatto stare bene. Il tempo che passiamo assieme, poco o tanto che sia, è sempre un distributore automatico di serenità incredibile. Ci facciamo bene. E questa è una gran bella cosa. Comunque sia, io ti adoro. 27 38-11 fa 27 giusto? Giusto. E allora è proprio così. Stasera si ricomincia, per la ventisettesima volta. Rispetto agli ultimi tre meravigliosi anni, c'è stato qualche cambiamento: allenatore nuovo, qualche compagna nuova, la partenza di una delle mie compagne p

Yeppppppppppppppppp!

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Cesare Cremonini Data / ora: sab, 27/10/12 21.00 Località: Mediolanum Forum / ASSAGO Intero, Anello B Numerato Settore B23, Fila: 13, Posto: 3,4 Ci vado, fondamentalmente, per due motivi:  Perchè andare ai concerti con la mia nipotina Elle mi piace tantissimo Perchè voglio assolutamente ascoltare dal vivo la canzone dell'estate 2012 Che per quanto DIFFICILE, FATICOSA E COMPLESSA, resterà una delle più belle ed intense della mia vita! YEP!

Grazie, Carlo Maria.

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Quando grandi uomini come il nostro Arcivescovo lasciano l'esistenza terrena per iniziarne una nuova, la vita vera, quella che li vuole "nel luogo che non conosce il pianto" per l'eternità, il mio primo pensiero è quasi sempre lo stesso: che fortuna ho avuto ad averli conosciuti, ad averli incontrati e ad aver potuto raccogliere, in alcuni casi, la loro testimonianza. L'immagine che ho pubblicato, è la pagina del mio diario (la raccolta dei miei diari dell'adolescenza sino ai 25 anni è un tesoro di inestimabile valore che tutt'ora conservo gelosissimamente) del 1992, il 14 giugno per la precisione. Non avevo ancora 18 anni. Quello fu un anno particolarissimo, pieno di eventi importanti che in una maniera o nell'altra avrebbero comunque condizionato (parecchio) il mio futuro. Fu la prima volta in cui vidi da vicino "Il Carlo Maria" come lo chiamavamo in oratorio e sorrido nel rileggere cosa avessi scritto, perchè me la ricordo come se fos