Apriamo un divario

[on the air: i soliti - vasco rossi]


Apriamo un divario sul gestore? e apriamolo!
Dunque. Fatte salve tutte le premesse solite sul mio rapporto col cibo, col vino, coi ristoranti, coi ristoratori, coi cazzi e coi mazzi, una menzione d'obbligo la devo fare al ristorante IL GESTORE di Varese.
Da brava paesana, ex ragazzotta dell'oratorio, l'ho sempre sentito nominare ma non c'avevo mai messo piede sino a questo ultimo mese in cui vi ho cenato la bellezza di tre volte; l'ultima ieri sera. Nel mio immaginario mi ero costruita un'idea ad esso collegata completamente sbagliata, ovvero di un posto molto menoso, tipico della varese borghese annoiata che proprio mi infastidisce. Un posto in cui non potersi presentare in felpa, jeans e all star viola [come quelle di frank ndr]. Un posto in cui ti avrebbero fatto pesare anche il fatto di avere avuto l'onore di poterci solo entrare.
INVECE, il Gestore è stato catapultato immediatamente tra i miei ristoranti preferiti in assoluto. La prima volta in cui ci ho messo piede sono rimasta flashata da tre cose: dall'arredamento del locale, curato in maniera maniacale fin nei minimi particolari, dalla Signora Teresa, che mi ricorda per un sacco di cose la mia mamma e dal fatto che sembra di andare a cena a casa di una famiglia, non in un ristorante. Queste sono state le mie prima impressioni. Poi, una volta appoggiato il culetto sulla sedia, vieni coccolato in ogni maniera possibile e, cosa non da poco, ti cibi di cose sopraffine. Esagerate. Si vede tantissimo che la loro non è una semplice professione ma una passione; in questo posto ho mangiato e bevuto come in nessun'altro ristorante in vita mia. A dire il vero, ci ho pure fumato un cubano che è stato un godimento e-s-a-g-e-r-a-t-o.
Probabilmente mi ci sono anche presentata con le persone giuste, loro amici ed assidui frequentatori, ma davvero è un posto che merita. Tantissimo.
E grazie agli Amici che me lo hanno fatto conoscere! <3


Noi siamo i soliti quelli così
Siamo i difficili fatti così
Noi siamo quelli delle illusioni,
delle grandi passioni
Noi siamo quelli che vedete qui
Noi siamo liberi, liberi,
liberi di volare
Siamo liberi, liberi,
liberi di sbagliare
Siamo liberi, liberi,
liberi di sognare
Siamo liberi,
liberi di ricominciare
Noi siamo i soliti
sempre così
Siamo gli inutili  
fatti così

Commenti

Anonimo ha detto…
Un'ovazione per Chef Benito e la Sig.ra Teresa....è il ristorante più bello in tutto, cortesia, simpatia, cibo...tutto.....e poi non è vero che è carissimo....è un filo sopra la media ma si mangia dadddddio, certo che se mangi ostriche e astice annaffiati da champagne cristal può essere caruccio...... e poi, tutti quei finger food che ti offrono come ci metti il piede dentro??? Parliamone!!! uno spettacolo per gli occhi e la gola. Io ci vado spesso anche perchè loro sono amici del buddano che ci va da quando erano ancora in centro....tante volte ci si va dopo il cinema e mangiamo un primo o un secondo e non è che andare in pizzeria si risparmia moltissimo... ma vuoi mettere???? Certo che la sera del mio compleanno mi sono lasciata un pò andare ma insomma....era il mio compleanno..ECCCCHECAVOLO
Chiara Catella ha detto…
condivido, ovviamente SU TUTTO! <3

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