Uffa. UFFA. UFFAAAAAAAAAAAAAAAAAA

[on the air: alla mia età - t. ferro]


Modestamente io mi sto facendo un culo come un secchio.
Non rompo le palle, non lo faccio presente, non lo confido a nessuno, ma il mio sorriso, quello di adesso, nuovo, pulito, ma soprattutto VERO, è frutto di percorso allucinante, il più duro e faticoso della mia vita.
Ho lottato con i denti, le unghie, tutto ciò che avessi a disposizione per recuperare la MIA SERENITA'. Ho fatto e sto facendo altrettanto per difendere questo tesoro prezioso, preziosissimo, che solo chi l'ha persa SUL SERIO può capire che conquista meravigliosa sia poter tornare ad assaporarla.
Dopo la mia casa, il fatto di essere tornata serena è il regalo più bello che abbia ottenuto, il traguardo migliore, più di ogni successo sportivo o lavorativo.
Sono orgogliosa di me.
Per questo motivo, e solo per questo (e si, dici niente dici), IO CHIARACATELLA nota testa di cazzo delle prealpi varesine, non ho NESSUNA  e dico NESSUNA INTENZIONE DI FARMELA PORTARE VIA.
Da N  E  S  S  U  N  O.
Maschio, femmina, cane, gatto, canarino, chiunque esso sia.
Ho cercato, sto cercando, cercherò per l'eternità, di avere al mio fianco solo persone che mi aiutino ad esserlo.
Il mio peggior difetto, senz'ombra di dubbio, è di non essere una rompicoglioni. Io sto nel mio, mi faccio il mio, penso solo ai cazzi miei; non mi lamento, non tiro storie, non chiedo mai niente.
Invidio, come più volte scritto su queste pagine, da morire le donne rompicoglioni. Quanto vorrei essere come loro!
Una volta di più, ho imparato che denudarsi (oh, in senso lato è!) di fronte a qualcuno è pericoloso. Troppo pericoloso.
Troppo pericoloso se si è fragili come una barca di carta velina in mezzo alla piscina dell'acqua fan il 15 di agosto.
Anche questa è una lezione, dura, ma lo è pur sempre; per quanto facciano male, sono queste le esperienze che ti fanno crescere.
Le avevo abbassate, un pò, le mie difese.
Da oggi, a casa ci sono la cazzuola, il frattazzo e la livella che mi aspettano, assieme a dei bei blocchi autoportanti, per ricostruire attorno alla mia anima quel bel muro caduto anch'esso, sotto alla forza dello tsunami dell'otto novembre 2009.
Com'è faticoso cercare di essere felici, cazzo.

Certo che facile non è mai stato,
osservavo la vita come la osserva un cieco,
perché ciò che è detto può far male,
però ciò che è scritto può ferire per morire.

E mi sento come chi sa piangere ancora alla mia età
e ringrazio sempre chi sa piangere di notte alla mia età
e vita mia che mi hai dato tanto,
amore, gioia, dolore, tutto,
ma grazie a chi sa sempre perdonare sulla porta alla mia età. 

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