Il mio rapporto con le donne
[on the air: non mi chiedermi - p. cortellesi]
con le tecniche orientali
non cercare di sorprendermi
all'incrocio dei miei pali,
non mi chiedermi di rivelarti
dove ho il punto "G"
con il mio alfabeto arrivo fino a F.
Il mio rapporto con le donne è da sempre un casino. Ormai è cosa nota.
Le femmine mi annoiano, sin dai tempi in cui alla domenica Suor Estella ci obbligava a stare separate dai maschi per un gran pezzo del pomeriggio.
Con le femmine raramente mi sono sentita a mio agio nell'immediato.
Mi sono sempre sentita spiata, esaminata, avvertita come una minaccia, rifiutata, guardata con la falsità di cui solo le femmine sono capaci. (ma ciaaaaaaaaaaaaooooooo [brutta troia]) il saluto più gentile.
Risulta un pò strano, per una che da 26 anni emmezzo condivide gran parte del proprio quotidiano con esse (tra basket ed ufficio, ad esempio).
O forse è proprio per questo, che nutro nei loro confronti questa specie di rifiuto. Anche se, devo ammettere, per una serie di motivi, le donne sportive forse sono tra le poche che riesco a sopportare.
Essere amica delle femmine, per me, è troppo difficile.
Troppo complicato da gestire, troppo faticoso, io una mente così contorta non ce l'ho, grazie al cielo.
Sono giunta a questa consapevolezza dopo l'ennesimo "scontro" tra il mio essere, fin troppo semplice e lineare, con quello di un'altra donna.
A questo, si aggiunge un mio grosso, grossissimo difetto, ovvero quello di investire troppo nei rapporti con i soggetti femminili sino ad affezionarmici, a voler loro bene. Bene sul serio. Bene da non volerle perdere.
Questo è da sempre fonte di sofferenza, di incazzature, di delusioni (a volte cocenti), di scontri più o meno velati.
In qualunque caso, posso però dire di aver dato tutto, a volte anche troppo, e di essere stata sincera e trasparente. Sempre.
Mi intristisce, mi infastidisce e mi fa sentire inferiore ed emotivamente debole il dover essere sempre (e sottolineo sempre) io a far si che il legame non si interrompa.
Certo, non sono uno zuccherino, ci mancherebbe, ma quando i sentimenti in gioco sono veri, importanti o per lo meno per me contano qualcosa, faccio tutto quello che è nelle mie possibilità per evitare di perdere quel rapporto.
Però questa cosa che il "gesto" deve sempre e comunque partire da me... cazzo, non è giusto!
Quante volte ho aspettato che la mia "amica" di turno tornasse a cercarmi, mi facesse capire che ero importante per lei, al punto da insistere pur di non perdermi... quante. Mai successo. O forse una volta sola, ma con lei era impossibile proseguire, per una sorta di reciproca difesa, perchè ero certa (e poi ne ho avuto la conferma) che non si trattasse "solo" di amicizia.
Anche questa volta ho fatto io il primo passo.
Anche questa volta ho dimostrato di tenerci.
Anche questa volta ho messo da parte i miei principi e le mie idee che reputavo sacrosante e sono tornata indietro.
Cha fatica però.
Alla fine, non posso dire che fare queste cose non mi faccia stare meglio... però perchè quando sono io ad aspettarmi un gesto così (bello) da parte di una femmina non avviene mai?
Ovvio, per me, pensare che a questo punto l'essere uscita dalla vita di certe persone con un'indfferenza imbarazzante, sia stato un evento positivo, per loro.
Ma io ho sofferto, tanto anche.
Essere amica delle donne non mi rassicura. Anzi mi fa paura.
Poi esiste una ristrettissima cerchia, che per uno strano motivo ed in un modo del tutto diverso e particolare, mi trasmette affetto, sicurezza, stima e rispetto.
Non sono donne che sento mille volte al giorno, che si riempiono di frasone tipo "sei la persona più importante per me" per poi scaricarmi come un cane in autostrada, non sono donne che invadono il mio quotidiano ma che sono lì, per me, vicine, presenti, con piccoli gesti, pensieri, come il salutare la mia macchina nel parcheggio o inviarmi un sms così, dal nulla.
Sono le Donne migliori che conosca.
Un universo ed un modo di vivere l'amicizia femminile che ho conosciuto da poco, ma che mi piace. E tanto anche.
Non mi chiedermi di amartiIn qualunque caso, posso però dire di aver dato tutto, a volte anche troppo, e di essere stata sincera e trasparente. Sempre.
Mi intristisce, mi infastidisce e mi fa sentire inferiore ed emotivamente debole il dover essere sempre (e sottolineo sempre) io a far si che il legame non si interrompa.
Certo, non sono uno zuccherino, ci mancherebbe, ma quando i sentimenti in gioco sono veri, importanti o per lo meno per me contano qualcosa, faccio tutto quello che è nelle mie possibilità per evitare di perdere quel rapporto.
Però questa cosa che il "gesto" deve sempre e comunque partire da me... cazzo, non è giusto!
Quante volte ho aspettato che la mia "amica" di turno tornasse a cercarmi, mi facesse capire che ero importante per lei, al punto da insistere pur di non perdermi... quante. Mai successo. O forse una volta sola, ma con lei era impossibile proseguire, per una sorta di reciproca difesa, perchè ero certa (e poi ne ho avuto la conferma) che non si trattasse "solo" di amicizia.
Anche questa volta ho fatto io il primo passo.
Anche questa volta ho dimostrato di tenerci.
Anche questa volta ho messo da parte i miei principi e le mie idee che reputavo sacrosante e sono tornata indietro.
Cha fatica però.
Alla fine, non posso dire che fare queste cose non mi faccia stare meglio... però perchè quando sono io ad aspettarmi un gesto così (bello) da parte di una femmina non avviene mai?
Ovvio, per me, pensare che a questo punto l'essere uscita dalla vita di certe persone con un'indfferenza imbarazzante, sia stato un evento positivo, per loro.
Ma io ho sofferto, tanto anche.
Essere amica delle donne non mi rassicura. Anzi mi fa paura.
Poi esiste una ristrettissima cerchia, che per uno strano motivo ed in un modo del tutto diverso e particolare, mi trasmette affetto, sicurezza, stima e rispetto.
Non sono donne che sento mille volte al giorno, che si riempiono di frasone tipo "sei la persona più importante per me" per poi scaricarmi come un cane in autostrada, non sono donne che invadono il mio quotidiano ma che sono lì, per me, vicine, presenti, con piccoli gesti, pensieri, come il salutare la mia macchina nel parcheggio o inviarmi un sms così, dal nulla.
Sono le Donne migliori che conosca.
Un universo ed un modo di vivere l'amicizia femminile che ho conosciuto da poco, ma che mi piace. E tanto anche.
con le tecniche orientali
non cercare di sorprendermi
all'incrocio dei miei pali,
non mi chiedermi di rivelarti
dove ho il punto "G"
con il mio alfabeto arrivo fino a F.
Commenti
Ho sempre avuto anch'io difficoltà con le donne e solo negli ultimi anni ho trovato donne vere, come me e te, senza invidia e senza nessun ritorno, se ti fanno un rimprovero o una critica è solo costruttiva perchè è fatto con amore.....
O ci amano o ci odiano..... a loro la scelta
Ti abbraccio fortissimo