Cornwall 2018

Il sottotitolo del mio viaggio in Cornovaglia è S.P.Q.I. (Sono Pazzi Questi Inglesi) a partire da quello che ingoiano a colazione, in poi. Il primo giorno, tra il divertito, lo schifato e lo stupito, l'ho mangiata quasi - dico quasi - senza problemi. Il secondo giorno il mio stomaco, alla nuova vista dei fagioli, dei funghi, delle salsicce, bacon e tutto il resto iniziava a dare dei segnali inequivocabili di rifiuto nel gestire tutta quella roba già dal mattino presto... che poi, in ogni caso, non è che a mezzogiorno ed alla sera la questione fosse molto diversa... insomma, per farla breve per la mia integrità fisica mi sarei dovuta portare il panaro da casa, mi sarei certamente evitata dieci giorni di disturbi di ogni tipo e natura. Che poi ogni volta in cui ho problemi intestinali la domanda è sempre la stessa: ma tutta quella roba, ma dove è stata nascosta fino adesso?!?!


Sorvolando sul discorso culinario, la Cornovaglia è una terra in cui le mille varietà di verde e di blu alla fine riescono a sopraffarti. Non esiste panorama uguale al giorno prima. Tutto muta e si trasforma grazie ad una luce pazzesca anche quando ci sono le nuvole.

E' un territorio governato da moltissime regole, che tutti rispettano senza battere ciglio.
Questo un pò mi è pesato. Mi sono sentita un pò ingabbiata. E per dirlo io che sono una che le regole le ha insite dentro... Non so. Abituata alla grandeur francese, alla loro capacità di farti sentire libero  e di godere quello che è di tutti, i paletti inglesi un pò mi hanno spiazzata.

Poi conosci loro, gli Inglesi. Non ne avevo un'idea precisa, a parte i luoghi comuni che li accompagnano. Che belli. Nella prima settimana, abbiamo alloggiato (ah a proposito, per viaggiare Airbnb tutta la vita, una meraviglia) da Brian, un signore che gestisce casa sua come B&B, due camere, e che la mattina ti prepara la colazione (...) nella sua cucina chiacchierando del più e del meno come se fossi un amico che non vede da tempo. Meraviglioso. Però effettivamente, pur essendo gentilissimo, disponibile ed educato da li non si è mai mosso. "Brian le chiavi della camera?" "Perchè le chiavi? Non servono qui le chiavi, non chiudiamo mai niente". Per esempio.


L'immensità degli spazi. Questo mi sconvolge sempre. Qui come in Francia.
E il rumore dell'oceano. Lo starei ad ascoltare per ore.


Non siamo mai stati trattati da turisti, nessuno ha tentato di fregarci, non ci hanno rubato nulla, nessuno ha sbuffato dinnanzi al nostro inglese ed al mio francese (ridicolo come sempre), tutti ringraziavano, cedevano il passo per primi, sorridevano per strada quando incrociavi il loro sguardo. Tutta questa accoglienza e questa serenità che forse non mi aspettavo è il regalo più bello del viaggio. Immergersi anche per pochi giorni in una realtà così diversa dalla nostra ti rasserena, ti regala una nuova fiducia nel prossimo, ti lascia un pò di malinconia a pensare quanto brutti siamo diventati.

Ho anche scoperto di soffrire la nave - giusto per non farmi mancare niente - ma mai come quest'anno sono stata felice di appoggiare il mio piedino santo in Francia. Li, sono rinata.
Ho preso il cuore e l'ho lanciato nell'immensità del blu del suo cielo.


E mi sono strafogata di baguette et beurre demi-sel come se non ci fosse un domani.

Ogni viaggio è un dono, è arricchirsi, è partire in un modo e tornare in un altro, è conoscere parti di se stessi che vengono fuori prepotentemente nonostante a casa si cerchi in tutti i modi di nasconderle.
E' prendere consapevolezza di ciò che si è.

Thanks Cornwall 4 all. See you soon.


💚

Commenti

Anonimo ha detto…
https://youtu.be/iol7L98MksQ

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