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Visualizzazione dei post da novembre, 2025

Speciale

[on the air: sant'allegria - nellina ] Ecco il testo integrale dell'omelia di Don Luigi Garbini, parroco della chiesa di San Marco di Milano, al funerale di Ornella Vanoni. Che è pura poesia " Vorrei anch’io pregare così, con queste parole del Vangelo e dire: «Ti benedico e ti ringrazio o Padre del cielo e della terra perché ci hai dato Ornella Vanoni». Se pensiamo infatti a quello che rappresentano le canzoni per la nostra esistenza, non musica soltanto ma, come lei ha detto, «parole sulle note», scopriamo che in quelle parole sulle note ci siamo tutti. L’universale diventa singolare e viceversa. Le canzoni diventano veri e propri ritornelli della vita, «momenti di essere» – per dirla con Virginia Woolf – o viceversa irruzioni insopportabili, inudibili, non più ascoltabili perché legati a momenti a volte cruciali e troppo densi della nostra vita. Le canzoni sono come dei lumini, quelli che mettiamo nei nostri altari, che sono lì a muovere la loro fiammella, continuando a...

Momenti

[on the air: bello amore - nellina ] Bello, bello amore Amore bello che nessuno può negare Ti vogliamo eterno T'imploriamo in ginocchio di restare Non andare via, che ci fai morire Bello, bello amore, amore bello da volere Da sognare Come un paradiso senza pace scorri nelle vene Dolce malattia ch'è volersi bene Vita, grazie a questa vita Grande quando ci sei tu Forte come un fiume in piena Cosa non si fa per te io se canto, canto te Bello, bello amore, amore bello come il sole Come il sale Dolce malattia ch'è volersi bene Vita, grazie a questa vita Grande quando ci sei tu Forte come un fiume in piena Cosa non si fa per te io se canto, canto amore, amore bello, amore bello da volere Da sognare Come un paradiso senza pace scorri nelle vene Dolce malattia ch'è volersi bene

Cento

Immagine
[on the air: oh father - madonna ] 17 Novembre 1925 17 Novembre 2025 Cento anni: un secolo di vita di un uomo che ha profondamente segnato la storia civile ed associativa di Cantello. Un uomo per bene, appassionato, dedito all’etica del lavoro, della famiglia ed al sacrificio come nessuno. Fastidioso, divisivo, molto complicato, idealista fino allo sfinimento, polemico, ma mai domo. Più volte l’ho visto piegarsi senza mai spezzarsi. Ancora oggi, dopo più di vent’anni mi parlano di lui e dell’entusiasmo che metteva ovunque lo si trovasse indaffarato. Un uomo che dava poca importanza alle parole e fin troppa all’esempio, all’essere concreti, a sporcarsi le mani. Sempre pronto ad andare, a fare, a organizzare, a cantare, il vero centro della baldoria. Sorrido perché sembra che stia parlando di me, ma in realtà ogni figlio ha portato nella propria vita traccia della sua figura: nell’impegno civico per Cantello, con la grande famiglia Alpina per quanto mi riguarda; con la famiglia quale roc...

Corazze

Ho una corazza che chiede carezze,  un'armatura di merda fatta di "vaffanculo" e "sto bene" mentre dentro mi si spacca il cuore. Mi sono costruita addosso strati di " non mi fai male ",  ma la pelle sotto grida,  implora un tocco gentile,  una carezza che non sia battaglia. Sono tigre ferita che ruggisce " stai lontano ", ma nel buio della tana piange in silenzio, aspettando una mano che non abbia paura dei suoi artigli. Ho una corazza che chiede carezze: sotto questa guerra c'è solo una bambina spaventata  che vuole essere amata  senza dover prima arrendersi.