Facciamo che va bene così.

[on the air: come foglie - malika ayane]

Facciamo di si.
Che va bene così. che anche se mi è IMMENSAMENTE GIRATO IL CULO per l'ennessima mancanza di rispetto verso quelle che sono le MIE esigenze, i MIEI desideri, le MIE necessità, va bene lo stesso.
come al solito, me lo faccio andare bene.
xchè alla fine è vero che se una cosa va in maniera diversa rispetto a ciò che si pensava all'inizio un motivo c'è.
che prima o poi salta sempre fuori.
io abbaio sempre ma poi alla fine sono sempre disponibile con tutti a fare tutto.
mi spezzo la schiena spesso e volentieri, come ieri pomeriggio.
però cazzo... io alla fine chiedo solo un pò più di rispetto verso ciò che possono essere i miei programmi, la mia stanchezza, il mio stare bene o male, il mio avere voglia o meno.
quando c'era mio papà la voglia bisognava farsela venire sempre e comunque. anche quando non ce n'era.
e questa cosa, alla fine, mi è rimasta dentro.
e anche se mi sono sentita non cagata e data per scontata come al solito (che è una cosa che mi urta da morire) mi sono ammazzata di lavoro ed abbiamo fatto una bellissima cosa.
vorrei avere anche io il diritto di stare per i cazzi miei mesi interi, non cagare nessuno, non chiamare, non passare per un saluto e poi svegliarmi d'improvviso ed avere la disponibilità di una come me che lavora e sgobba come un mulo.
l'america cazzo! vabbhè ma questa è aria fritta... tutte le volte mi incazzo e tutte le volte è la stessa storia... lo so che dovrei sbattermene e pensare a me stessa... ma come diceva la vidi ieri sera, una l'altruismo o ce l'ha o non ce l'ha...
però un pò più egoista vorrei tanto diventarlo...
com'è dura la vita della settimina!
la soddisfazione alla fine del lavoro pazzesco di ieri, però, è stata effettivamente tanta.
lo faccio per me, per la mia casa, per la mia mamma e per la promessa che ho fatto.
facciamo che va bene così.

ieri per la prima volta in 15 anni credo, ho saltato la celebrazione della morte di Gesù. Quando ho sentito suonare le campane, alle 15.25 più o meno, ho trattenuto a stento l'istinto di spaccare tutto ciò che avessi in mano in quel momento.... non era giusto, non volevo, ci tengo un casino ad esserci ed averci dovuto rinunciare mi ha fatto veramente rimanere di merda. (anche se qulla capra di prete che ci ritroviamo è riuscito a rendere moscio pure un momento bello e solenne come quello...)
ma facciamo che va bene così.

ma perchè la Pasqua non se la incula nessuno?
cioè.
a natale iniziamo a fare auguri, a mandare messaggi, mail di auguri, quindici giorni prima. due palle. la pubblicità del panettone inizia a fracassare i maroni già dai primi di novembre e, nel tentativo di essere tutti più buoni, diventiamo alcune volte sufficientemente paraculi.
per esempio.
io è da ieri che ad ogni persona con cui ho dialogato per lavoro, ho fatto gli auguri.
risposta: AH SI, AUGURI ANCHE A LEI.
come ah si???? del tipo... ah già che è è Pasqua!
PRONTO???
mi fa strano sta cosa. a parte il lato cattolico in sè ed il fatto che la liturgia del triduo pasquale è semplicemente meravigliosa, cioè alla fine è una festività importante, come il Natale, eppure non se la fila nessuno.... che tristezza!
il famoso detto della Pasqua con chi vuoi per me non esiste. Natale con i tuoi e Pasqua pure! Con i miei il più possibile, in ogni occasione, appena si può! E dove la trovo io una famiglia più bella della mia?
e facciamo che va bene così. Anzi va BENISSIMO così.

Quindi... auguri, auguri ai miei tesori, alle persone che mi sono state vicine in questo ultimo periodo di trasformazione emotiva e non solo (visti i tre brufolazzi di settimana scorsa eheheh), al popolo abruzzese per la forza e la dignità che hanno dimostrato e che mi ha colpita tantissimo con la speranza che almeno in questi giorni l'angoscia e la paura diano tregua, alle persone malate, sole, tristi, infelici, a coloro i quali hanno perso una persona cara da poco ed affrontano per la prima volta la Pasqua orfani del loro affetto, ai miei Amici, ad alcune "nuove" scoperte, a tutti quelli che mi hanno aiutata ad essere felice ed a stare bene, ai miei amici lontani e non che non sento da un pò ma che comunque sono sempre nel mio cuore, a quelli ritrovati, a lui, al mio papà, alla mia famiglia, ai miei angeli, ai miei nipoti, al miracolato motociclista che mangia il semolino dopo che l'avevano dato per spacciato, al suo ed al mio angioletto, alla pippona ed alle nostre vite incasinatissime, al freddi ed a tutte le persone che conosco. giusto quelle due o tre...

in questi giorni, di fronte alla tragedia ed al dolore altrui, mi sono sentita più volte in imbarazzo guardandomi attorno e toccando con mano quanto sia una privilegiata.


Commenti

Elisa Effe ha detto…
Cara Mami, auguri anche a te... in questo momento il desiderio più grande è quello di poter essere a casa anche io insieme alla mia famiglia... invece sono qui in Olanda e oggi mi sento propria sola come un cane. Ti abbraccio e fai tanti auguri a casa! Tua Eli
Chiara Catella ha detto…
Madre cucciola... mi sembra un messaggio scritto dagli emigranti nuiorchesi di inizio secolo... come stai? io non ci posso pensare a come starei al tuo posto.. e ti credo e ti capisco che ti senti così. il bene e l'affetto ci sono... ma nulla è più caldo e rassicurante del "NOSTRO" posto. Sei una gran donna cucciola. a presto ed auguri, anche se in ritardo mostruoso! Ti voglio bene

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