Storie di merda (nel vero senso della parola)

Mi è saltata fuori questa storiella... ometterò i nomi, per forza di cose, ma solo per la location è facile intuire chi sia il protagonista...

una volta il reverendo padre sua santità S.R. da san pietro in borgotaro, ci invita (a me, M.S., E.G., e compagnia cantante) nella sua candida baita montana. arriviamo e, cappuccino o non cappuccino, il L. ha urgente necessità di utilizzare una tazza o similari.
sta di fatto che, l'ignaro padrone di casa, apre senza indugio la porta del cesso al L., noto produttore di quintalate di merda.
sta di fatto che, il cacatore, non se ne esce per un sacco di tempo. noi restiamo perplessi in sua attesa non calcolando che, nel frattempo, a me inizia a scappare una pipì devastante.
dopo quei 40 minuti di decantazione in cui il cesso era off limits anche per le mosche, riesco ad andare a orinare con una vescica che ormai va portata a mano sopra alla tazza.
faccio tutto e mi accorgo che, come nel peggiore degli incubi, la carta da culo non c'è.
vabbhè.
sorvoliamo su come abbia ovviato al gravisssssssssssssssssssssssimo problema...mi chiedo.ma il L... CON COSA SI SARA' PULITO?????????????
mi guardo attorno e vedo nei paraggi la settimana enigmistica e basta... esco... e l'animale conferma la mia terribile ipotesi!!!!!!!!
BEN DUE PAGINE del prezioso settimanale sono servite per la pulizia del suo culetto!
abbiamo tentato di finire lo schema direttamente sulle sue chiappe ma non ha voluto...
uff che schizzionoso!

detta così non fa neanche ridere più di tanto... ma averla vissuta... c'era da star male dalle risate!!!!!!!!!!!!!!! c'è da dire che eravamo proprio dei gran minchioni!!!! ehhehehehehe

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