Azieb



Caro Padre Teclom,

mi chiamo Chiara e sono la figlia di Rosetta F., la signora con la quale ha intrattenuto lo scambio epistolare degli ultimi anni e "mamma" di AZIEB.
Avrei voluto scriverLe già da tempo ma il dolore e le mille cose da fare mi hanno distolta dal pensiero suo e di Azieb.
Avrei voluto scriverLe, poi, per avvisarla che la mia mamma ha raggiunto la casa del Padre il giorno 8 novembre 2009, in una fredda e grigia domenica di pioggia in cui una dottoressa giovane ed inesperta ha sottovalutato il suo malessere non accorgendosi che non si trattava di mal di stomaco ma di un infarto che purtroppo non le ha lasciato scampo. E' volata in cielo con la stessa delicatezza, discrezione e coraggio con cui ha vissuto la sua vita terrena.
Azieb è stata fortunata. Noi siamo stati fortunati ad avere avuto lei come Mamma. Mi parlava della sua bambina adottiva africana con la stessa luce negli occhi e lo stesso amore che la animavano quando parlava di ciascuno dei suoi figli. 
Sa, caro Padre, Rosetta è stata Mamma di sette figli ed io sono l'ultima di questa famiglia speciale. Aveva un cuore grande, un cuore per tutti e per questo motivo vorrei continuare ad aiutare Azieb perché sono certa che sarebbe stata la sua volontà. Mi scriva come e cosa devo fare, cercherò di non farLe mancare il mio sostegno. Le mando, infine, due foto: una raffigurante la Signora Rosetta qualche anno fa, ma che la rappresenta proprio per com'era, serena e sorridente e l'altra che ritrae lei e suo figlio Franco, mio fratello, che ci è stato tolto anch'esso improvvisamente nel mese di aprile, sempre del 2009. Li affido a Lei ed alla sua preghiera.
In attesa di avere Vostre notizie la saluto caramente augurando a Lei e ad Azieb un sereno Natale.
Chiara

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