Codesto terremoto...

[on the air: mondo - c. cremonini]

Inizia lievemente a scassare tre quarti.
Occhei che, come ho letto oggi, gli appennini hanno deciso sia giunto il momento di spingere verso la pianura padan(i)a... (che poi mi son chiesta... spingere dove? in svizzera? tutta colpa del trota e della lega allora), però tutte queste tragedie iniziano a farmi salire una punta d'ansia. Passi il terrorismo psicologico che si scatena ad ogni evento (solo facebook, con i link che girano, ai maya gli fa una pippa), però... non so. Ho girato il ferrarese in moto nel settembre del 2009 e ne ho conservato un ricordo dolce. Dolce di colori, di sapori, di calore umano, di posti. Che tristezza aver visto tutto distrutto, crollato. E poi le crepe nei campi, nelle strade, come se la terra si stesse davvero separando, spezzando. Aprendo per inghiottire tutto.
La scena che mi ha paralizzata è stato vedere famiglie intere rifugiate in tenda di fronte alla loro casa. Allora mi son chiesta che castigo grande, orribile, ingiusto dover subire una situazione del genere. Lo penso soprattutto in questo momento, in cui scrivo in veranda, in una serata tiepida, con i grilli in sottofondo e la luce, anche se sono già le dieci, in cui non vorrei essere in nessun'altro posto se non qui, nella MIA casa che, a parte tutto il vissuto che si porta appresso, rappresenta davvero tutto il mio universo. Tantissime persone affermavano di avere il terrore al pensiero di dover tornare a dormire nel proprio letto; in quel posto che alla fine ti dovrebbe far sentire protetta, al sicuro. Ma che arriva a spaventarti a tal punto da preferire la tenda, a lui. Allucinante. 
La mattina dello scossone, gli animali della CatHouse hanno avuto rispettivamente i seguenti comportamenti anomali:
Marco (l'uccello)
La volevo infilare nella pentola a pressione senza le patate, senza acqua, così. A secco. Una pazza. Ha fatto un casino inaudito, manco non le dessi da mangiare da due mesi... (me per farla schiattare basta molto meno... ahem...) Io che dal cesso gridavo all'uccello PIAAANTALAAAAAAAAAAA T'AMMAZZOOOOOOOOOOO VENGO LI E TI TIRO UN PUGNOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO alle 7.30 del mattino... era di per se uno spettacolo abbastanza deprimente. Sono uscita e non ne voleva sapere di tacere. Poi ho capito perchè.
Sally (il cane)
Da brava cacasotto quale è, quando sono scesa ad accendere la moto, teneva le orecchie praticamente ingellate sul coppino da quanto le avesse schiacciate. Chiaro segno di paura, che ho interpretato dopo.
Micia e Ines (le due gatte)
Boh. Per la considerazione che ho dei gatti, sono certa che non se ne siano nemmeno accorte. La micia di sicuro, cieca e sverza com'è.
IO (la bestiaccia)
Per fortuna non ne ho sentita nemmeno una. Solo quella delle 13 ma lievemente... Quanto è bastato a lasciarmi un leggero senso di nausea, tipo quando bevi tre montenegro liscio di fila. Ma leggero è. Diciamo che essere svegliata nel sonno due settimane fa mi è bastato e avanzato.
Però tutto questo subbuglio, queste cose brutte che accadono, non so. Che periodaccio. Decisamente.

Più mi convincono 
che il tarlo della vita 
è il nostro orgoglio
Ma questo è il posto 
che mi piace 
si chiama mondo
si questo è il posto
 che mi
 piace

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