Lieto fine (per fortuna)

[on the air: mad world - elisa]


E' stato un we sportivamente parlando molto malinconico. Gli addii prima di tutto del mio idolo sportivo assoluto e di altri fuoriclasse, mi ha parecchio commossa. Si è conclusa la generazione dei giocatori anni '70, come giustamente sottolineava un giornalista ieri sera. Siamo scaduti, come lo yogurt, ma solo per i livelli alti, non certo per lo spirito sportivo che ci anima. E' finito anche il mio, di campionato, il ventiseiesimo della mia carriera cestistica, più di metà della mia vita. Si è concluso con un lietissimo finale, con la salvezza conquistata sul campo dopo aver disputato una partita che resterà sicuramente tra le più belle che abbia mai giocato. E' stata una stagione faticosissima, difficile, in cui i momenti negativi e complicati da gestire sono stati di gran lunga superiori rispetto a quelli belli e spensierati. Un pò come le coppie, quelle vere intendo, per uscire indenni dalle difficoltà occorre che alla base ci siano sentimenti veri e solidi. E così è stato per me e la mia squadra. Il sorriso, la serenità, la voglia di stare insieme, non è mai venuta a mancare nonostante di partite se ne siano vinte ben poche e "mollare" lasciando che tutto andasse in merda sarebbe stato decisamente più semplice e meno faticoso. Concludo un anno cestistico felice per le mie prestazioni (che io per prima non mi spiego... gioco meglio adesso di 10 anni fa... mah) a tratti devastanti per una che tra un mese e otto giorni compie giusto 38 anni... (dal post infortunio ho inanellato qualcosa come 27-18-22-26-24 punti per partita... parliamone) ma soprattutto contentissima di non essermi fatta male, di non aver subito infortuni gravi a parte l'infiammazione ai tendini d'achille... che ci stava tutta coi ritmi pazzeschi che ho sostenuto nei mesi centrali del campionato. Concludo questo anno con il consueto e davvero grande GRAZIE per tutte le fantastiche persone con cui ho condiviso il mio tempo, la mia grande passione, per questo ambiente che mi fa sentire "a casa", per quella meravigliosa sensazione di volere a tutti i costi andare in palestra per STARE BENE.
Grazie di cuore, davvero. 
E l'anno prossimo?
Mah. Chi può dirlo.

Commenti

Anonimo ha detto…
sembra che non ci sia ma ci sono, sembra che non gioisca per te ma gioisco per ogni post che pubblichi, la tua ritrovata gioia di vivire mi fa stare bene. Sono immensamente felice dell'epilogo finale...tu non ci credevi ma te l'avevo detto che avresti fatto la differenza anche quest'anno....un abbraccio grandissimo
Chiara Catella ha detto…
E' vero... ma una stagione così non me la sarei mai immaginata, nemmeno se me l'avessero predetta! Penso che queste tre stagioni all'OR.MA. ciascuna incredibile, per motivi diversi, sia la giusta ricompensa per tutto lo schifo che ho dovuto ingoiare nel decennio malnatese prima e varesino poi... La cosa più bella in assoluto, comunque, al di la delle soddisfazioni di squadra, è stata l'accoglienza delle avversarie, dei dirigenti e degli allenatori avversari. I complimenti ricevuti da loro mi hanno sempre emozionata tantissimo. Questi ultimi tre anni poi mi ripagano della cena che ho saltato per una inutile partita, quella dei 50 anni di mio fratello Giuseppe il 13 dicembre del 2008, il cui rimorso mi ha divorata per un sacco di tempo. Insomma. Sono proprio felice. E credo di meritarmi, tutte queste soddisfazioni. GRAZIE ANCHE A TE.

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