Se vabbhè.

[on the air: ciao - vasco]

Non che mi consideri particolarmente intelligente.
Però... a sto punto... tra 16 giorni regalatemi una mazza che me la tiro sui maroni... (che nel frattempo, a forza di avere a che fare con certi personaggi, mi son pure cresciuti).
Purtroppo, condivido ogni singola parola. E ne sono pienamente cosciente.
Checculo! Anzi... CHE FADIGA! 


Ma anche da noi, non si tratta di essere per forza dei geni (o delle genie? E’ significativo che in italiano manchi il femminile della parola genio), più o meno compresi, ma di avere, e soprattutto mostrare un’intelligenza poco più che media. Spesso basta questo per spaventare fino alla fuga i partner, compresi quelli eventuali e possibili. Ma è un problema che di frequente si propone anche sui luoghi di lavoro.

Come avviene nel romanzo della Gier (già autrice della trilogia di successo Red, Blue, Green), non è da tutti apprezzare la conversazione, la compagnia, ma anche le critiche di una donna intelligente, per molti avere un controcanto tanto preciso e puntuale diventa fastidioso, soffocante.

E allora addio “cervellona”, meglio una partner meno intellettualmente dotata e smagliante, ma più “riposante”, una che non ti mette in crisi, che non ti crea problemi.

I peggiori, secondo me, sono quelli che partono dicendo:

“Le donne sono molto meglio degli uomini, vuoi mettere? Più intelligenti, più sagge, più forti, ma certo”.

In genere sono quelli che dopo un po’ vanno in crisi, apertamente, o tessendo una sottile e dissimulata rete di ripicche e rivalse contro la partner, tentando magari di minarne l’autostima. E allora tante magari fingono, occultano brillantemente la loro intelligenza. 

«Sii semplicemente te stessa è stato il principio – guida della mia infanzia. Mia madre me lo ripeteva sempre quando mi lamentavo di non avere amici. Sii te stessa e tutti ti ameranno per quello che sei. Non è affatto vero. Chiaramente non si dovrebbe fingere, ci si dovrebbe mostrare per quel che si è, ma è sbagliato aspettarsi che basti questo. Solo se sei molto fortunato trovi persone che ti amano così come sei”.
CIAO!
in fondo basta
 dire anche 
 CIAO
io sto Meglio
senza te
senza più
tanti "se"
senza tanti
 "ma perché" 
senza un 
"Amore" così
io posso stare
....Sì!

Commenti

Anonimo ha detto…
condivido tutto quello che hai detto, soprattutto le ultime frasi.
Non ti è mai capitato il contrario?
Chiara Catella ha detto…
Non mi è capitato il contrario nel senso di stare con un uomo troppo intelligente? A dire il vero si. Ma la cosa non mi ha mai creato nessun tipo di problema. Anzi, adoro l'uomo colto, curioso. Detesto il saccente. Ma uno che è saccente non è intelligente. Poi dipende. Ritengo che una persona, per essere intelligente, non debba avere necessariamente due lauree e leggere quintali di saggi al giorno. L'intelligenza che intendo io, è tutt'altra cosa. L'intelligenza nel gestire il quotidiano, le cose, i rapporti con gli altri, nel rapportarsi con me... queste sono le cose che secondo me fanno la differenza. Ed anche per quanto mi riguarda, c'è per forza qualcosa che non torna, se a far scappare a gambe levate, basta un misero diplomino di geometra...

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