Politically correct II il ritorno
[on the air: 'o surdato 'nammurato]
Staje luntana da stu core,
a te volo cu 'o penziero:
niente voglio e niente spero
ca tenerte sempe a fianco a me!
Si sicura 'e chist'ammore
comm'i só sicuro 'e te...
All'inizio ho fatto fatica, una fatica bestiale.
Un pò non li conoscevo, non ci conoscevamo, in un'altra circostanza il problema non si sarebbe posto ma, dopo 44 giorni dalla perdita di Cicciuzzo, qualsiasi cosa, anche allacciarmi le scarpe, diventava un'impresa impossibile. Figuriamoci iniziare un'avventura politica con persone che conoscevo appena, di vista, senza averci mai condiviso nulla. Poi, grazie anche alla loro pazienza e ad una persona in particolare, ho iniziato a stare meglio, a non avere più paura degli sguardi, a sentirmi a mio agio in mezzo alla gente ed in mezzo a loro... Una conquista incredibile ma faticosissima. Il rapporto così è cresciuto, è maturato, io ho imparato a fidarmi di loro e viceversa, sino a questi ultimi mesi, complici anche un paio di "colpi" amministrativi messi a segno, proprio niente male. Un gruppo speciale, fatto di brave persone, buone e soprattutto uniche nel loro saper e voler stare assieme. La serata di sabato, al Ranch, credo sia stata una delle più belle in assoluto che abbia potuto condividere con loro. Un'atmosfera stupenda; ero certa sarebbe stato un momento super... Ma come ultimamente succede sono stata puntualmente smentita perchè quello che ho vissuto è stato ancora più bello e unico di quanto immaginassi. Una serata meravigliosa. Casa mia, vive dell'accoglienza che mi hanno insegnato i miei genitori, soprattutto mia mamma, scalda le persone che vi arrivano e lascia nel cuore di ognuno un ricordo ed un pensiero speciali. Sono stata bene, benissimo, per quella splendida sensazione di non voler essere in nessun'altro posto al mondo, assieme ai miei compagni d'avventura politica, a tre persone incredibili cui voglio un bene smisurato, al mio capo, a mia sorella, a mio fratello Lorenzo, garanzia assoluta di cena fantastica... Davvero una serata che porterò nel cuore per sempre. Grazie per esserci stati, incredibilmente tutti (o quasi) a fare in modo che si potesse vivere un momento così incredibile.
GRAZIE
Piter, Silvanella, Rè, Vitto, Robi, Gunnar, Alessandra, Mastro, Manu, Ale, Giù e Adriana, Carmeluzza, Simo, Lori, Cleme, Osvalda, Samu, Gualty, Ciro, Topa, Sandrino, alle bolle di sapone, alle chitarre, al canzoniere, al kit perequativo chiuso con la ceralacca, ai 17 cadaveri (più un magnum da tre litri di cabernet), alla torta con la scritta intelligente, alle sfugliatelle, ai 29 anni, al bene che mi volete.
GRAZIE!
a te volo cu 'o penziero:
niente voglio e niente spero
ca tenerte sempe a fianco a me!
Si sicura 'e chist'ammore
comm'i só sicuro 'e te...
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