Natale 2014
[on the air: i do, i do, i do - abba]
Ma è veramente la Viglia? O la Vigiglia come ho visto scritto stamattina appena aperti gli occhi su faccialibro?
Si, è decisamente la Vigilia (o Vigiglia, come dir si voglia...).
Se avessi immaginato che diventare grandi equivaleva a perdere la magia di un giorno dolce e carico di attesa come questo, smettevo di crescere e mi facevo mettere in freezer a 20 anni. Sigh.
E' da quando mi sono svegliata che mi sto impegnando, ma facendo tra l'altro uno sforzo disumano, a spogliarmi almeno oggi, almeno per qualche ora, di tutte le tensioni e le negatività che mi hanno oppressa e che mi hanno privata del sonno in questi ultimi quindici giorni. Dai basta, basta per favore. Mollatemi tutti quanti.
Almeno oggi, almeno domani e che il ventisei, la giornata più bella e faticosa dell'anno, sia quello che deve essere: Un bellissimo regalo per me e la mia famigliona.
Arrivo sempre nelle ore immediatamente prima del Natale veramente a pezzi ma questo, forse, gli ultimi li batte tutti quanti. Vabbhè.
Stavo pensando a cosa è cambiato rispetto all'anno scorso... A livello, diciamo, concreto praticamente nulla.
Dal punto di vista professionale, un accavallarsi di pensieri, preoccupazioni, impegni e casini impressionante. Faticoso da gestire ma tutto sommato soddisfacente e assolutamente utile.
Quello che mi fa incazzare (ops!) sul serio è che questo grigiore, questo imbruttimento che mi sento addosso, che non è mio, non mi appartiene, è assolutamente immotivato. Sarei da ammazzare a badilate. Una con una vita ed una fortuna come le mie che c'ha la gnegna e che prova anche ad avere da dire... Mi sento così stronza, irriconoscente e ingrata. E poi parte il festival dei sensi di colpa. Tanto per cambiare. Quelli proprio non mi mancano mai.
Come è difficile stare al mondo. Starci davvero, intendo.
Frase del giorno:
Alla Tigros, a prenotare la carne per il 26, un mio amico mi saluta così: "Sei sempre un bel figone". Ecco. A posto. Son soddisfazioni.
Poi leggo l'oroscopo del mio amico Rob che recita quanto segue: L’entomologo Charles P. Alexander dedicò buona parte della sua vita professionale allo studio di un insetto chiamato tipula. Ne individuò 11mila specie diverse, le usò per 15mila illustrazioni e definì il suo laboratorio “il rifugio delle tipule”. È il tipo di concentrazione che dovresti avere nei primi sei mesi del 2015, Cancerino. Dovresti scegliere un settore specifico e ben delimitato nel quale esplorare, sperimentare e improvvisare gioiosamente. C’è un argomento, un compito o un progetto di cui ti piacerebbe occuparti con questa intensità?
Lo vuoi sapere Rob? Si? Lo vuoi proprio sapere? Vorrei occuparmi con questa intensità del mio cuore. Per non doverlo più medicare, per non doverlo più consolare, perchè credo che di cicatrici ne abbia a sufficienza e penso sia proprio arrivato davvero il momento di coccolarlo, nel modo più spudorato che esista.
Domani è Natale e passerò questa giornata (che per lo meno ho smesso di sperare che finisse il più presto possibile) con la persona che più mi sta simpatica, cui voglio tutto sommato bene, verso la quale sono sempre stata onesta e sincera, che riesco a sopportare senza istinti omicidi improvvisi, che sono sicura ricambierà il mio affetto e la mia stima: Me stessa.
Quindi, come dire, Buon Natale. Che siano davvero momenti sereni, facciamo in modo che almeno in questa manciata di giorni, si riesca a regalare alle persone più care la parte migliore di noi stessi. Credo che questo, di per sè, sia già un regalo bellissimo.
Bacio!
Oh,
I've been dreaming
through my lonely past
Now I just made it,
I found you at last
So come on, now let's try it,
I love you, can't deny it
'Cos it's true
I do, I do, I do, I do, I do
Oh, no
hard feelings between you and me
If we can't make it,
but just wait and see
So come on, now let's try it,
I love you, can't deny it
'Cos it's true
Commenti