Grande Francè

Non sono mai stata una seguace delle personalità pubbliche così, tanto per, giusto perchè vanno di moda o tutti ne parlano.
Mi sono sempre fatta la mia idea, a prescindere.

O comunque non le ho mai eccessivamente enfatizzate, a parte Colin Firth. (SBAV)
Comunque, fatta questa bella premessa, ammetto che Papa Francesco fa decisamente eccezione.

In questo momento della storia dell'Uomo, triste, in cui veramente mi pare che si sia perso il lume della ragione, in cui ci si ammazza con la stessa facilità e lo stesso coinvolgimento emotivo con cui si spiaccicano le zanzare sul muro, nel quale a partire dalle persone che ci pascolano a fianco, pare impossibile trovare qualcuno che abbia in sè dei valori fosse anche solo il semplice rispetto nel senso più ampio del termine, per la persona che abbiamo difronte... Le sue parole così semplici, vere, dirette e pulite sono un dono grande. Ma sul serio.

Raggi di sole che scaldano. La voce che probabilmente gli viene data da Qualcuno di più importante, di sicuro.

Alcune volte, ascoltandolo o leggendo i suoi interventi, mi viene da pensare "Ma meno male che c'è quest'uomo, a darci un pò di respiro, a ricordarci che qualcosa di bello e positivo da qualche parte esiste ancora".

Bhè, ieri stavo rileggendo il suo intervento durante l'incontro con i giovani filippini di domenica ed alcuni passaggi mi hanno davvero emozionata.

Grande Francè!

Li riporto qui, perchè sono veramente parole che trovo meravigliose:

"Cari ragazzi e ragazze, al mondo di oggi manca il pianto! Piangono gli emarginati, piangono quelli che sono messi da parte, piangono i disprezzati, ma quello che facciamo una vita più meno senza necessità non sappiamo piangere. Certe realtà della vita si vedono soltanto con gli occhi puliti dalle lacrime. Invito ciascuno di voi a domandarsi: io ho imparato a piangere? Quando vedo un bambino affamato, un bambino drogato per la strada, un bambino senza casa, un bambino abbandonato, un bambino abusato, un bambino usato come schiavo per la società? O il mio è il pianto capriccioso di chi piange perché vorrebbe avere qualcosa di più? Questa è la prima cosa che vorrei dirvi: impariamo a piangere, come lei ci ha insegnato oggi. Non dimentichiamo questa testimonianza. La grande domanda: perché i bambini soffrono?, l’ha fatta piangendo e la grande risposta che possiamo dare tutti noi è imparare a piangere.

Il vero amore è amare e lasciarmi amare. E’ più difficile lasciarsi amare che amare. 

Per questo è tanto difficile arrivare all’Amore perfetto di Dio, perché possiamo amarlo, ma la cosa importante è lasciarsi amare da Lui. Il vero amore è aprirsi a questo amore che ci precede e che ci provoca una sorpresa.

L’amore ti apre alle sorprese, l’amore è sempre una sorpresa perché presuppone un dialogo a due. Tra chi ama e chi è amato. E di Dio diciamo che è il Dio delle sorprese perché Lui ci ha amati per primo e ci aspetta con una sorpresa. Dio ci sorprende.. Lasciamoci sorprendere da Dio!

Lasciati sorprendere dall’Amore di Dio! Non abbiate paura delle sorprese, che ti scuotono, ti mettono in crisi, ma ci mettono in cammino. Il vero amore ti spinge a spendere la vita anche a costo di rimanere a mani vuote. Pensiamo a san Francesco: lasciò tutto, morì con le mani vuote ma con il cuore pieno."

Commenti

Fata Confetto ha detto…
Ciao Chiara,
sono arrivata qui mentre cercavo un'immagine di bandiera bianca... ed ho trovato le parole di Francé ed eccomi qua.
Mi unisco ai lettori di questo blog che sa di sincerità e ce n'è proprio tanto bisogno
Marilena
< http://schiaccianoci1.blogspot.it >
Chiara Catella ha detto…
Ciao Marilena, grazie! Ma si... Figurati. Fingere mi costerebbe troppa fatica. Questa sono io, assolutamente senza filtri e chi mi conosce, lo sa. Bhè, che dire, benvenuta! E grazie ancora! Chiara
Chiara Catella ha detto…
eheheheheh si si l'immagine della bandiera bianca me la ricordo e mi ricordo pure il post... :) che storie!

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