Fantozzi rag. Ugo, matricola 1001/bis, dell'Ufficio Sinistri

[on the air: la ballata di Fantozzi]




Scrivo raramente quando muore qualcuno di famoso, ma al di la delle sue idee e della persona, come artista mi sento di rendere omaggio ad un genio (almeno per me, tale).

Conosco tutta la prima serie del ragionier Ugo Fantozzi a memoria e sono felice, quasi orgogliosa, di aver vissuto in un periodo storico che mi abbia dato l'opportunità di crescere accompagnata dai suoi film.


La serie di Fantozzi è assolutamente geniale, drammaticamente e dolorosamente ironica, tristemente molto più attuale oggi, rispetto agli anni 70. Sono film che sicuramente non vanno guardati fermandosi agli atteggiamenti o alla corazzata Potemkin. Descrivono situazioni che, vissute o subite, ciascuno di noi ha provato almeno una volta nella vita.

Ricordo che alle elementari, la maestra ci diede un avviso da riportare firmato dai genitori, in cui li invitava (...) a non farci vedere un episodio delle avventure del caro Ragioniere a favore di una fiction che mi pare fosse quella su Cristoforo Colombo ed il suo pellegrinaggio verso l'America. Per fortuna siamo cresciuti...

Grazie Paolo, per questo incredibile patrimonio artistico e per aver descritto con ironia ed in maniera ineccepibile tutti quanti noi, per tutte le volte in cui ci siamo sentiti più o meno come il mitico Ragioniere.

Grazie per i tuoi libri, che nelle sere d'estate in vacanza al mare o in montagna, il mio amico L. ci leggeva con talento innato facendo in modo che il Ragioniere diventasse una presenza irrinunciabile in ogni viaggio.

Grazie.

Che la terra ti sia lieve.

"Protiiii!!??" 
"Fantozzi è lei?!"
💗

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