Grazie Fabio


Più che a Luino sembrava di essere a Trieste.

In serate come quella ho più volte ringraziato il mio piedone fuori misura che mi ha tenuta ben ancorata al suolo e di non avere un parrucchino, altrimenti sarei ancora in giro per la valle del Tresa alla sua ricerca.

Che poi alla fine io ero anche abbastanza riparata... Ma loro, sul palco rialzato e per di più a filo lago, si son presi di tutto. Vento, acqua, freddo, spruzzi...
Ma sono riusciti a suonare benissimo lo stesso. Grandi.

Con questo credo di avere visto il Fabio dal vivo almeno quattro volte.
Con condizioni atmosferiche decisamente più umane.

E mi sono venuti due pensieri:

Il primo è che le sue canzoni sono davvero una poesia. Una coccola.
Canzoni d'amore belle, serene anche se a volte un pò malinconiche come le sue, io modestamente non ne conosco.
"Il cantante dei sentimenti puri" lo avevano definito qualche tempo fa e direi che non potrebbe esserci descrizione migliore. 

Mi piace la sua voce, così particolare da sembrare una carezza tanto poco si discosta dalla melodia delle canzoni.

Domenica Bestiale, una delle primissime canzoni della radio che ricordi - assieme a Tu sei l'unica donna per me - è del 1982: quindi sono ben trentasei anni che la canticchio come sabato o la urlo a squarciagola in macchina.
Ma la rivelazione è stato l'album LP 33 giri in vinile, quello bianco con i petali colorati e l'immagine in centro; quello veramente penso di averlo consumato a forza di ascoltarlo. Avevo 10 anni e le ricordo distintamente le emozioni che provavo grazie alla sua musica. 

Il primo grande amore musicale della mia vita.
(Ecco almeno qui di grossi casini non ne ho combinati ed anzi, sono rimasta tutto sommato coerente e nei secoli fedele).

Il secondo, è che ogni sua canzone è inesorabilmente legata ad un momento ben preciso, ad una persona, ad un battito di cuore, ad una lacrima, ad un innamoramento, ad una delusione, ad un viaggio, ad un luogo, ad un profumo, ad un corpo, ad uno sguardo, ad un'emozione.
Diciamo che avevo decisamente più persone nella mia testa e nel mio cuore, che attorno.

Come quando adoravo regalare le cassette preparate da me alle persone cui volevo bene. Per ciascuna ne preparavo una ben precisa, studiata, composta da pezzi con il testo che ricordava noi o per comunicare qualcosa di ben preciso. E il Fabio, c'era quasi sempre.

Così, improvvisamente mi sono resa conto di quanta vita abbia nel cuore, di quanta ne abbia vissuta e di quanti cuori abbia incontrato ed amato per diventare quella che sono oggi.

Tutto sto macello mentale in un'ora e quarantacinque di concerto.
Fosse durato tre ore come di solito capita, non oso immaginare.

Il potere salvifico e introspettivo della musica. Che meraviglia.

Grazie Fabio 💚
 "... com'è bello il tuo cuore...".

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