Pietro Lupo Alberto
Oggi è il compleanno del pierino.
Sarebbe dovuto essere il compleanno del pierino.
È il primo compleanno da quando un anno fa mi ha lasciata e anche a scrivere questo post mi viene un gran nodo alla gola.
Me la ricordo ancora la prima volta che l’ho visto... avevo appena vinto il concorso in comune a malnate ed alle presentazioni di rito dal sindaco e roba varia arriva lui… questo pazzo totale che mi squadra, mi da la mano e fa il sostenuto… non una parola, non un sorriso. Allora il sindaco era una donna, sua moglie, e lui era soprannominato hillary… come la consorte del pari ruolo (….) bill… lo rivedo dopo qualche giorno nel mio ufficio e mi fa il terzo grado… quando capisce con chi ha a che fare si rivela per quello che è e che è stato: una persona unica. Speciale. Un uomo splendido cui era impossibile non volere bene. Arrivava in comune tutte le mattine, sembravo io al maschile. Entrava e c’era casino. Con chiunque ed in qualunque circostanza. Un uomo schietto e diretto, incredibilmente con le palle. Un uomo d’altri tempi davvero, come non esistono più sulla faccia della terra. Forse è per quello che lo adoravo e lo adoro. In paese era davvero una personalità ma lui si gasava come una bestia quando andavamo in giro a fare i sopralluoghi assieme… e facevo apposta ad andare a fuoco con la uno del comune per farlo cagare sotto… era bellissimo lavorare con lui a fianco. L’anno in cui ho lavorato in quel comune è stato uno dei più belli della mia vita e gran merito, oltre alla sere ed all’arturo, è stato suo.
L’anno scorso, alla fine di maggio, la tragedia. Si sente male e la diagnosi è la solita, bastarda e terribile: aneurisma celebrale. Era il periodo dei play off per salire in B1 e mi ricordo che ogni partita (soprattutto la finale), ogni goccia di sudore era per lui... per il mio tifoso numero uno, per il suo meraviglioso sorriso e per il bene che mi aveva voluto. Il 6 giugno avevamo vinto il campionato... il 9 il mio tesoro volava in cielo. Ma almeno, qualche giorno prima, l’avevo rivisto per strada e mi aveva regalato ancora una volta, per l’ultima volta, il suo sorriso ed i suoi occhi che si illuminavano ogni volta che mi vedeva. Ad agosto, quelle due immense teste di cazzo cui auguro tutto il peggio possibile che sono entrate in casa mia, mi hanno rubato tra l’altro il braccialetto d’oro che mi aveva regalato lui per il natale del 1996... un pezzo di cuore se n’era andato assieme a quell’oggetto. E quelle due merde manco sanno quanto dolore mi ha provocato non aver più con me quel braccialetto.
Buon compleanno pietro lupo alberto, ti vorrò bene fino a quando avrò vita.
Tua Chiara
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