On the office

[on the air: video killed the radio stars - jessica brando]




BONJOOOOOOOOOOOOOOOOOUR!
Ellalà!
Che accoglienza! Arrivo in ufficio sfasatissima e la prima cosa che ricevo è un abbraccione?! Ma che bello! Dopo i racconti di rito (ma si vede così tanto che sono state vacanze splendide?! Ghghhghg) ho appoggiato le chiappe sulla mia splendida sedia verde lega dopo ben 19 giorni lavorativi di ferie… casini… ben pochi. Rogne quasi zero. Telefonate carine almeno un paio di colleghi che sapevano del mio rientro (ed ancor più carine xchè erano proprio solo per sapere come fosse andato il viaggio) e una mail di una cittadina carinissima che mi dava il bentornata… QUANTA GRAZIA! Tutto ciò non ha nulla a che vedere con lo stato d’animo pietoso con cui sono andata a dormire –tardi pure ieri sera cazz…- (demoralizzata, impaurita, incazzata, scazzata e tutto per colpa della pallacanestro… e non ho ancora messo piede in palestra… siamo a posto)… ho chiuso occhio per modo di dire alla mezza e alle 4.00 AM ero già bell’e che sveglia… mille pensieri hanno iniziato a girarmi per la testa senza che riuscissi a governarli o almeno a contenerli nella loro bruttezza… anche se alla fine tra tutto qualcosa inizia a delinearsi… ho avuto una folgorazione riguardo una scelta societaria (…..) e sono certa di avere ragione. CERTA. Mi sento una grandissima stronza, perché io sono il capitano della squadra (che di per sé, squadra intesa come compagne adoro e farei di tutto per loro come ho già ampiamente dimostrato in passato), solo quando ci sono casini e solo quando bisogna trovare una che faccia da capro espiatorio alle cazzate della società o dell’allenatore. Punto. Sono il capitano quando anche nelle sere in cui sono stanca morta dopo una giornata di lavoro faticosa devo essere quella che corre di più, salta il doppio, si sbatte x dare il buon esempio… xchè il capitano non può essere scazzato o stanco… che cazzo di capitano sarebbe. Quando però c’è da venire incontro o da tollerare o da usare magari una parola in più di incoraggiamento o per lo meno per “riconoscere” l’impegno e il culo tanto che mi tiro da un sacco di anni e la salute che ho e sto buttando nel cesso per questa società… allora lì zero. Spariscono tutti. Bella merda non c’è che dire. Bel modo di motivare una persona. Bhè allora io mi adeguo. E preservo me stessa e la mia salute. Alla fine io gioco a basket per divertirmi e se il fisico e le circostanze me lo permettono… a 34 anni suonati direi che le prerogative cambiano… e tanto anche. Eppoi è ora di metter su famiglia e di iniziare a figliare che il 34° anno di età è il migliore per partorire. L’hanno detto alla tivvù, vuoi che non mi attenga a questo super dogma? Oppure devo davvero iniziare a pensare al mio ruolo di TEAM MANAGER. Ma se volevate farmi capire che giocherò meno e che non vi servo poi sto granchè non potevate essere più espliciti? Ma dire la verità a sto mondo è davvero così difficile? Boh. CHEMMINCHIA NE SO!

Il relax mentale e fisico di ieri pomeriggio mi sembra già lontano anni luce… in questo posto meraviglioso chiamato lago Dosso, ai piedi del San Bernardino, ho concluso degnamente queste vacanze splendide che porterò nel cuore come tra le più belle della mia vita. E grazie alla mia socia per aver condiviso con me questo momento bellissimo! (uno dei tanti a dire il vero…)


Per fortuna poi, arrivano nel cuore della notte queste mail… che fanno bene al cuore, oltre a commuovermi ogni volta (o pina c’ho la lacrima facile in questi giorni!) e fanno anche bene ai pirla, come il giornalista e quello che mi ha ingiustamente attaccata ultimamente, che dovrebbero leggere bene queste parole… prima di far prendere aria alla bocca o alla tastiera del pc….
Che poi alla fine, probabilmente, sono io che sbaglio. La maschera che indosso per difendere il mio vero IO nella vita di tutti i giorni mi espone a queste cattiverie gratuite…. Sicuramente il mio errore è quello. Ma a me importa che solo le persone cui tengo sappiano chi sono io veramente, al di là della donnona di marmo senza paura e sicura di sé che si prende carico dei cazzi di tutti.
Una volta una persona mi disse che io sono come una brioche… una volta assaggiato cosa c’è dentro non vorresti mai smettere di mangiarla….
Sarà.
Comunque grazie per le tue parole. Però non posso tenere nel portafogli pure questa sennò non mi ci sta più niente! La metterò vicino al letto assieme a quell’altra và…. E assieme ai fazzoletti di carta snarigiati.

Le persone che sputano sentenze,che ti giudicano non sanno un cazzo di te,ma veramente un cazzo!!!Il problema grosso della pallacanestro è proprio lo spettegulez,la falsità che c'è,le invidie e tu lo sai meglio di me,però se queste persone potessero soltanto conoscere anche solo una piccola parte di ciò che tu sei veramente non aprirebbero più bocca.Coloro che ti conoscono sanno chi è Chiara Catella ed è su di loro che devi far affidamento!Le persone che invece parlano per niente sono veramente solo invidiose e non lo dico per dire però tutti vorrebbero avere il tuo carattere,la tua solarità,le tua dolcezza,la tua intelligenza,il tuo carisma devo andare avanti?Vedi non hai solo difetti ma tanti pregi e questo è il tuo fardello,lo provo anche io sulla mia pelle molto spesso ma alla fine cosa ci devi fare?Le persone come noi fanno invidia....quindi testa alta che tu vali molto ed è per questo che ti criticano e ti giudicano perchè loro non potranno mai valere come vali tu!

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