I'm back....
[on the air: white as snow - U2]
Eccomi di ritorno...
mio malgrado...per una abitudinaria e pigra come me, il ritorno alla normalità è, il più delle volte, quasi un piacere.
le mie cosine, la mia pennica, il mio lettone, i miei pensieri, la mia casa...
scappo dal guscio ma poi ritornarci è fisiologico.
ma non sempre.
non mi capita spesso, ma quelle poche volte in cui il ritorno alla realtà quotidiana mi pesa, riprendere da dove si era lasciato è traumatico.
l'ultima volta mi è capitato di ritorno da rimini questa estate... lì poi è stato un delirio. rimettermi in pista è stato veramente faticoso.
sto giro, al di là dell'aspetto emozionale, è quello fisico che mi ha uccisa.
la notte tra sabato e domenica è stata praticamente insonne, sveglia alle 5.00 AM che poi erano le quattro dell'ora vecchia...
uno dei chiari sintomi del mio lento ma inesorabile invecchiamento è che mal sopporto sempre più il cambio dell'ora (oltre a mille altre cose...). in media ci metto una settimana a metabolizzare... dopo sta scoppola me ne serviranno almeno due!
maavvvaaaaaaaffff....
e pensare che sabato ho pure preso il ricostituente per giocare... l'unico, ma veramente l'unico, effetto che ha avuto sono due brufolazzi degni di tapparella sulla guancia sx (che poi dico... almeno mi dessero la soddisfazione di essere schiacciati... ed invece non verranno mai in superficie... oltre al danno pure la beffa...)... che sfigata...
in questo ultimo periodo sto vivendo situazioni, momenti, esperienze che non credo di avre mai provato ed assaporato in 34 anni e 10 mesi di vita.
mai.
certo ci sono stati eventi simili, più o meno circa quasi.
ma in fondo al mio cuore ho sempre saputo benissimo QUALI e COME dovessero essere CERTI MOMENTI e CERTE COSE.
esattamente così. come lo sono adesso.
nè più nè meno.
anzi, semmai fosse possibile, ora come ora sono ancora più belli ed intensi.
a questo punto credo proprio che ne sia ASSOLUTAMENTE valsa la pena aspettare tutto questo tempo.
e che il mio sapere aspettare, il non farsi prendere dalla paura e dall'angoscia, mi stia dando frutti. tanti, inattesi e inaspettati.
un altro segno della vecchiaia che incombe è la lacrima facile.
in più di un'occasione mi son ritrovata l'occhio umido, grazie a bono vox ed a white as snow, a notre dame ed alla sua magia, alla vasca da bagno colma di schiuma, alla crociera sulla senna, al battito del cuore, al calore di un abbraccio, alla tour all'imbrunire ed a quella telefonata che aspettavo da tre settimane... e che è arrivata nel momento più bello, con una precisione ed un sincronismo a cui non riesco ancora tutt'ora a dare una spiegazione.
poteva arrivare 5 minuti prima... o dopo... e non sarebbe stata la stessa cosa.
"SI E' SVEGLIATO". questo volevo sentirmi dire. questo ho voluto fortissimamente sentirmi dire.
e ce l'abbiamo fatta.
grazie ai miei tre angeli custodi che hanno ascoltato le mie preghierine...
e grazie perchè, anche se non avessi bisogno di una conferma, a sto punto i miracoli esistono veramente.
chiudo gli occhi e risento i profumi, rivedo i colori, riprovo quella sensazione del tipo MA DAVVERO? MA PROPRIO A ME? MA SONO DAVVERO QUI?
eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeh
parto. ed inizio a sognare.
e penso che davvero la miracolata qui sono io!
Fossi figo tutti i giorni sarei in palestra fossi figo starei ignudo alla finestra fossi figo sarei il principe dell'adduttore, sarei il re dell'addominale, sarei il re della finestra, ammirerebbero i miei capelli, si, sono finti ma comunque sono molto belli, [elio] quelli veri son volati via col vento e anche la foto sul documento non mi rassomiglia più. Capelli, capelli sono andati via e non torneranno mai, in piazza li rimpiazzo con un prodigio della tecnica frutto di ricerche e sperimentazioni che ci aiutano nel look. Fossi figo guiderei una grande jeep fino in disco, attesissimo in zona V.I.P. il mio nome sarebbe sempre incluso nella lista non dico proprio il primo della lista ma neanche l'ultimo degli stronzi. Cubista, cubista come balli tu io non ho ballato mai ti guardo, tu mi guardi e si scatena nel mio corpo quella strana sensazione che noi giovani chiamiamo… [parola in giapponese..che significa "cazzo duro"]
Where I grew up there were no hills at all The land was flat, the highway straight and wide My brother and I, we'd drive for hours, like we'd years instead of days Our faces as pale as the dirty snow Once I knew there was a love divine Then came a time I thought it knew me not Who can forgive forgiveness when forgiveness is not? Only the land as white as snow And the water it was icy As it washed over me And the moon shined above me Now this dry ground it bears no fruit at all Only [..] under a crescent moon The road refuses strangers The land, the seeds we sew Where might we find a land as white as snow? As boys we would go hunting in the wood To sleep, the night shun out the stars Now the wolves are every passing stranger Every face we cannot know For only a heart could be as white as snow For only a heart could be as white as snow
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