E IO, PORCA DI QUELLA PORCA, C'ERO DAVVERO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!




Il concertone
U2 record a San Siro: 77 mila fan
Vinta la battaglia dei decibel, testi politici e un omaggio a Jacko


MILANO - Tante persone così a San Siro per un concerto non si erano mai viste. Settantasettemila fan per un sold out annunciato da mesi e capienza record per lo stadio milanese. Gli U2 battono tutti. E non credete agli 80 mila gonfiati e strombazzati in passato da qualcuno: non c'erano. Il primato è anche merito della scenografia, The Claw, il mostro tecnologico con i quattro artigli verdognoli che da 40 metri si conficcano a terra. «Una via di mezzo fra una una stazione spaziale e il fiore di un cactus» l'ha definita ieri sera Bono. Il palco è tondo, piazzato al centro del campo, e permette di sfruttare le gradinate a 360 gradi. Così non si perde neanche una poltroncina. E ieri sera non si è persa nemmeno una nota. C'è una Milano da record e un'altra un po' meno: ci sono voluti mesi per convincere il prefetto Gian Valerio Lombardi a firmare l'ordinanza che innalzava il limite per il volume dei concerti da 78 a 80 decibel. Si è sentito meglio il gruppo «spalla», gli Snow Patrol (convincenti e autori di un diamante come Run) dei Depeche Mode il mese scorso.

Un comitato di residenti sostenuto dall'Asl contesta il rock: chi sfora, come il promoter di Bruce Springsteen l'anno scorso, si becca una denuncia e rischia il carcere. Manopola del volume più libera ieri, questa sera e anche il 14 luglio per Madonna. Per il futuro, però, si vedrà. In Comune l'unico determinato era l'assessore agli Eventi Giovanni Terzi che ha sottoscritto una petizione per la le depenalizzazione del reato. Il concerto si è aperto con un poker di canzoni dal nuovo album No Line on the Horizon (Breathe, la title track, Get on Your Boots e Magnificent). Attacco debole, ma tanto l'attenzione è tutta per gli artigli e per lo schermo ad altissima definizione. Forse Bono se ne accorge. «Sono tempi difficili e molta gente è senza lavoro. Non possiamo risolvere il problema questa sera, ma possiamo darvi la più bella notte della vita. Quando il futuro è incerto sono i momenti a essere preziosi», grida per ridare la carica. E parte Beautiful Day.

Quando Bono e soci rovistano nel loro passato e nella storia personale dei fan (ci sono anche Gianni Morandi, Caterina Caselli, Dodi Battaglia, Roberto Formigoni) viene la pelle d'oca: ecco una in fila all'altra I Still Haven't Found What I'm Looking For che sfuma in Stand By Me di Ben E. King fra i cori, Angel of Harlem (con dedica a Michael Jackson di cui canta un paio di passaggi da Man in the Mirror e Don't Stop Til You Get Enough) e Party Girl con la figlia Memphis Eve chiamata sul palco a festeggiare il compleanno mentre lo stadio intona Happy Birthday. Vertigo è una sberla di energia, per I'll go Crazy If I Don't Go Crazy Tonight Larry Mullen lascia la batteria e pesta su un bongo. Sunday Bloody Sunday e Pride sono storia. Del rock. MLK è l'altra Storia, parla di Martin Luther King. E apre la parentesi social-politica: Walk On è dedicata Aung San Suu Kyi, leader dell'opposizione birmana. C'è poi un video di Desmond Tutu, vescovo antiapartheid, che sostiene la campagna One di Bono a favore dei Paesi poveri. Sono due premi Nobel per la pace. Ma i fan sono certi di un'altra cosa e lo recita una striscione: «No Excuse: Bono Nobel». Almeno per aver riportato i decibel a Milano.



SOLO A RILEGGERE L'ARTICOLO, MI VIENE LA PELLE D'OCA ANCORA.

Ecco la Scaletta (Setlist) delle due date di San Siro:

1.Breathe
2.No Line On The Horizon
3.Get On Your Boots
4.Magnificent
5.Beautiful Day
6.I Still Haven’t Found What I’m Looking For
7.Angel of Harlem
8.Party Girl
10.Unknown Caller
11.Unforgettable Fire
12.City of Blinding Lights
13.Vertigo
14.I’ll Go Crazy If I Don’t Go Crazy Tonight (Versione Dance)
15.Sunday Bloody Sunday
16.Pride (In The Name of Love)
17.MLK
18.Walk On
19.Where The Streets Have No Name
20.One

Bis:
21.Ultra Violet (Light My Way)
22.With Or Without You
24.Moment of Surrender

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