Siiiiiiiiiiiiiiiiii?

[on the air: senza parole - vasco rossi]

sono al 14mo giorno di vacanza...
al di la della partenza folle, direi che a questo punto, questi primi 14 giorni mi sono davvero serviti. sotto ogni punto di vista.
materiale, con i lavori forzati e forsennati, che però mi hanno regalato una camera nuova e bellissima ma bellissima sul serio, ancor più preziosa perchè ogni goccia di sudore ed ogni ora di sonno persa la notte sono state spese bene.
bello. contenta. io l'ho sempre detto che il magutto, una volta finito il lavoro, ha delle grandi soddisfazioni nonostante la fatica. ed io mi sono sentita esattamente così. mancavano sono il panino con la mortadella in tasca e il cappellino fatto col giornale in testa... poi ero perfetta!
lavorare duro e toccare con mano il risultato mi ha aiutata tanto.
mi ha permesso di riflettere su tante cose, su tanti rapporti, sugli ultimi eventi (ovviamente dal 25 aprile in poi).
ho imparato a mettere in pratica la regoletta dei piccoli passi, delle piccole cose, un pò per volta, senza tralasciarne alcuna, nemmeno la più insignificante ed ho un pò perso (un pò poco ma è già qualcosa), fortunatamente, il senso di panico, inadeguatezza e angoscia che per tre (quasi quattro) lunghi mesi hanno accompagnato ogni istante del mio vivere. Il 6 agosto, con annesso tutto il suo significato devastante, ha portato in me una fottutissima paura. C'era un mio amico, il Lullo, che quando era in vacanza andava nel panico. E mi ero sempre detta... ma come cazzo si fa ad essere così pirla da non sapere come gestire il proprio tempo dedicato al riposo? Uhm... essersi sentita come lui, forse, è stata la cosa peggiore tra tutte... ehehhehe povero lullo. un pò mi manca, anche se sono anni che ci siam persi di vista. comunque. vedevo davanti a me le quasi tre settimane di ferie (strameritate... direi) e mi angosciavo all'idea di doverli affrontare, da sola, senza uno straccio di programma, senza un'idea, senza nessuno vicino che mi facesse davvero sentire a mio agio, a parte una. un casino pazzesco. i primi quattro giorni, come detto, mi sono letteralmente ammazzata di lavoro e di fatica. lavoro per non pensare mi son detta. ed invece ho pensato il doppio. ovvio. sconsiglio vivamente di piangere mentre si scrostano i muri. le lacrime con la polvere formano una miscela micidiale che il cemento a presa rapida a confronto gli fa una pippa! una sera, morta di fatica e di dolori ovunque, mi son detta che era il momento di camminare col girello. come quando ero piccola. che dovevo imparare a camminare di nuovo, xchè quello che c'era prima anche se io continuavo a tentare di tenermici attaccata con tutte le mie forze non esisteva più, che lo tsunami interiore mi aveva spezzato le gambe oltre che tutta me stessa e che non potevo assolutamente pretendere di poter correre con le gambe di un altro. già accettare e mettere in pratica una cosa simile è stato difficile a livelli disumani. però, un piccolo passettino, l'abbiam fatto. già. ho fatto pulizia, quasi terra bruciata attorno a me, e la tentazione di voltarmi indietro e tornare a vivere alcune situazioni in certi momenti è davvero forte... ma ce la devo assolutamente fare. col mio girellino ho intrapreso una strada irta, salita pendenza 14% stile passo gavia, ma lì cicciuzzo mi ci ha portata e lì si va. non ho idea di dove andrò a finire, so solo che quel briciolo di serenità e NO PANIC che ho duramente conquistato mi hanno permesso di vivere momenti belli, semplici e veri. alcune volte, attenzione attenzione, ho RISO. non SORRISO. ho RISO di gusto. incredibile. (impossibile non farlo, con certi soggetti in gita sulle dolomiti... special thank's ai litri di weiss bier... comunque....). nel marasma della mia psiche, grazie a dio (credo) si stanno pian piano materializzando delle certezze, dei dogmi che son certa mi accompagneranno per il resto dei miei giorni. ci sono alcuni rapporti (ma a sto punto QUESTO è e sarà sempre IL rapporto) che funzionano un pò come lo slimer in una scatola piccola. cerchi in ogni modo di chiuderla. ma nulla da fare. la pigi, la giri la pirli, la sposti, la allontani, la nascondi facendo finta che non te ne freghi una sega ma non la butti mai. la tieni lì. come i regali preziosi degli ex fidanzati. quando ti passa l'incazzatura tornerai a metterli (a meno che te li rubino tutti... ahem..). poi un giorno la ritrovi, la apri, e dentro ci trovi una cosa così bella... ma così bella... che manco ti ricordavi di quanto ti piacesse e quanto ci tenessi. una sensazione m-e-r-a-v-i-g-l-i-o-s-a. adesso questa scatola è qui, vicina a me, come non lo era da tempo. il problema è che a sto punto, occuperà il posto più bello del mio cuore. PER SEMPRE. troppotroppotroppo. minchia cicciuzzo avrà visto tutta sta cosa... se la riderà come un maiale lo so! e dirà... ANCORA?!? hai rotto i coglioni! mmmmmmmmmmmmm minchia lo sento mentre me lo dice! si si!
ho visitato posti meravigliosi in questi giorni (solo oggi 480 km in moto... ma i passi svizzeri non mi sono mai sembrati così splendidi... il colore dei prati, il profumo del fieno, l'odore del tabacco, il vento caldo sulla faccia, i ghiacciai) e non c'è stato istante in cui il Fra mi abbia lasciata.
Guardo con i miei occhi per te, ascolto, annuso e tocco per te fratellone mio, xchè tu non lo puoi più fare ma io lo faccio per te. non è la stessa cosa lo so... è che mi sei dentro, fino al midollo, fino al profondo del mio essere, fino all'ultima cellula viva. SEMPRE E PER SEMPRE. ho scritto ad minchiam... anche se si capisce la metà di ciò che volessi dire fa nulla.. da quattro mesi a questa parte, questa è la pagina più importante che abbia pubblicato.
sono un pò stanca... ma chiudo gli occhi.
ed ho un pò meno paura.



E ho guardato dentro un' emozione
E ci ho visto dentro tanto amore
Che ho capito perchè
Non si comanda al cuore
E va bene così
Senza parole
Senza parole

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