Ossignur



Nonostante il mio modo d'essere che ben poco ha a che fare con una arrivata a quota 36 (che a voler guardare potrebbe anche essere una cosa positiva) [e la dimostrazione è che nessuno, ma proprio nessuno, ci crede che abbia questa età] ci sono alcuni piiiiiiiiiiiiccoli particolari che mi fanno arrendere all'evidenza dei fatti.
Per esempio:

IL CALDO - adoro il caldo ed odio il freddo che mi da proprio una sensazione di profondo disagio. Che ci fossero 45° C all'ombra me ne è sempre strafregato. Nel 2003, l'estate più torrida degli ultimi anni, mi ricordo che mentre tutti bestemmiavano per l'afa, io me ne stavo beata come un papa. Martedi pomeriggio, dopo il rientro, mi sono trascinata a casa in condizioni pietose. Ma pietose proprio! E stanca come un asino. Ma quello lo sono sempre grazie alle mie nottine in compagnia dei miei fantastici sogni. Che tristezza...

LA CENA - Non è che abbia mai avuto uno stomaco fantastico... alcune cose non le digerisco proprio e se prendo freddo dopo aver mangiato è garantito che mi resta la mappazza tipo cinghiale della pubblicità. Però adesso. Non posso cenare col brodino di verdure tutte le volte... Ho bellamente notato che ogni volta in cui esagero o mangio più del solito, la notte mi si ripropongono le pietanze manco si trattasse della famosa peperonata. Tipo: ieri sera ho mangiato una pizza. Normale, prosciutto e zola. Non prosciutto e zola, e fagioli, e salame piccante, e olio della macchina, e cozze, e pancetta, e uovo sodo, e merda. Una pizzettina tranquilla, senza nemmeno il dolce alla fine. Ore 5.00AM mi sono svegliata con la pizza ancora calda e fumante sul pancino. Ho dovuto mettere l'esofago in posizione verticale per non farla uscire dal naso (nella migliore delle ipotesi). Tristerrima...

I RAPPORTI UMANI - ci pensavo proprio ieri, visto che era il bday della mia Amica Cinzia e la nostra storia è proprio l'emblema di quanto ora sia cambiata, forse in meglio, in questo senso. Lei è una delle persone, forse assieme all'Ale, che più ha pagato la testa di minchia che tenevo attorno ai vent'anni. Eravamo compagne di squadra, facevamo mille cose assieme, passavamo le serate a correggere i compiti dei suoi alunni ed era spessissimo a casa mia. Le volevo proprio bene ed ho ricordi molto belli legati a quel periodo. Una bella amicizia proprio e una bellissima persona lei. Tranne per un piccolo particolare che a me, adesso come allora, poco mi interessa (dato che ci son cose molto peggiori, al mondo) il quale però ad un certo punto ha scatenato l'inferno tanto da portarci alla rottura del rapporto, per diversi anni. E senza l'ombra del benché minimo ripensamento. Come se nulla fosse successo. Roba impensabile ora come ora. (A meno di casi eccezionali, ma lì si è trattato della salvezza della mia già provata psiche). Cioè: se ripenso alle cose che le ho detto e fatto, a come mi sono comportata e quanto dura e stronza sono stata... a) mi vergogno un casino e b) mi chiedo come cazzo abbia fatto a perdonarmi e soprattutto a volermi (tutt'ora) un bene così grande. Ieri ripensavo anche a come mi ero comportata con il Nicola, un ragazzo che mi piaceva e mi è sempre piaciuto un casino... va bene che avevo 14 anni... ma cazzo quanto ero imbecille??? e stronza??? cioè adesso sono diventata uno zuccherino a confronto, al netto dei casini che mi son successi, ma il processo di intenerimento era già iniziato prima... La dimostrazione sta nel fatto che non riesco più ad essere stronza soprattutto con chi se lo merita e che, una persona in particolare, non riesca proprio a togliermela dalla testa, nonostante sono certa che tornare sui miei passi mi farebbe solo stare peggio giacché una che non mette da parte l'orgoglio di fronte a ciò che mi è capitato ed ai miei comportamenti del cazzo (penso del tutto giustificati) sia proprio da lasciar perdere. E così sto facendo, anche se la penso spesso e mi manca tanto. Fosse stato qualche anno fa non me ne sarebbe proprio fregato una sega. Invece stranamente di altre persone che ho perso, tipo una che conoscevo da quasi vent'anni e che si vantava di essere la mia best friend in assoluto, di capirmi solo lei, di volermi bene solo lei, ecc ecc non solo non mi capita mai di pensarla e non mi manca, ma proprio non me ne può importare di meno. Tristezza... Più che altro perchè l'essere diventata così "esposta" e fragile mi piace... ma fino ad un certo punto.

LA SCHIENA - avere mal di schiena era un lusso che mi concedevo a tratti e più che altro dopo le partite... adesso è un privilegio che mi riservo quasi tutti i giorni, nonostante il nuoto (che in compenso mi ha fatto venire due spalle tante) e la pausa da sforzi fisici troppo intensi. Tristezza... perchè allora vuol dire che è tutta roba somatizzata. E non va bene!

L'ANGURIA - L'anguria si mangia così: fettazza tra le mani, pronti partenza e... faccia immersa con il preciso scopo di sporcarsi il più possibile [almeno fino alle orecchie] facendo più rumore di risucchio che si può. Un altro segno del mio inesorabile invecchiamento è che adesso la divoro (due fette ieri sera e pellegrinaggio 4 volte al cesso stanotte da 10 Lt. l'uno) con il coRtello da fighetta, tirando fuori i semini uno per volta (in passato o li mangiavo lo stesso o li sputavo addosso a che mi trovavo accanto) insomma, quasi da signorina ammodo. Tristezza... mi preferivo quando ero grezza...

E come diceva la rosi...
TE DIVENTARET VEGIA ANCA TI E'!
si ma io avrei preferito invecchiare con te
amore di mammina!

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