Letture

[on the air: Archies - Sugar sugar]

La dimostrazione del fatto che stia diventando vecchia(o più saggia... o più intelligente... o previdente... vabbhè) sta anche in questo: durante l'estate ho letto la bellezza di 4 (diconsi quattro) libri. Più di tutti quelli letti in tre anni di scuole medie e cinque anni di superiori messi assieme. A geometra al posto di leggere (= perdita di tempo) mi facevo passare i riassunti (di solito dall'ale) dei libri che fagiolone ci obbligava a comprare. Il fatto che mi obbligassero a farlo mi urtava proprio. E si che da piccola leggevo un casino... i racconti di italo calvino e i ragazzi della via pal credo di averli consumati a forza di ri-ri-ri-ri-leggerli, d'inverno soprattutto e quando pioveva, chè non potevo giocare a calcio in cortile e rompere tutti i vetri e le piante a disposizione. in questi ultimi tre mesi molto particolarissimi, c'è stata anche questa novità. e devo dire che non me ne trovo assolutamente pentita. anzi.
il primo libro che ho iniziato a leggere l'anno scorso ma che, fino alla ripresa di un minimo di attività celebrale, ho finito solo poco tempo fa è stato quello di mike del quale ho già ampiamente disquisito qui. e ieri ho letto questa intervista alla daniela (manco fosse una mia parente...) che mi ha commossa; il libro che uscirà dopodomani dovrà essere ovviamente mio, quello è poco ma seguro.
il secondo che ho letto è stato AGNES BROWNE MAMMA. No lo dovete assolutamente comprare! raramente mi sono divertita così tanto con un manoscritto tra le mani! addirittura in francia ne leggevamo un capitolo a sera, per concludere in bellezza la giornata. geniale è dir poco. mamma di sette figli, sotto molti aspetti sembra la rosetta... divertentissimo.
il terzo l'avevamo comprato io e la rosi dopo averne ascoltato la recensione in tv. DALL'ALTRA PARTE. diciamo che non è un libro leggero, soprattutto se letto dopo la mia di esperienza. quella gran troia della dottoressina dei miei coglioni che ha trattato mia mamma come una merda lo dovrebbe assolutamente leggere. e tatuarsi alcuni passaggi in faccia. però è umanamente toccante ed apre gli occhi sulla reale condizione della sanità italiana. un'oscenità. ma questa c'abbiamo.
il quarto, che ho quasi finito e che ho divorato in meno di una settimana, è il nuovo di fabio volo IL TEMPO CHE VORREI. racconta del rapporto col padre e della crescita umana e professionale di lorenzo; che poi potrebbe chiamarsi anche chiara sotto alcuni aspetti. o con mille altri nomi. una storia così comune cui è impossibile non identificarsi. si legge in un baleno, mi piace lo stile con il quale scrive il buon fabione. merita.

piccolo inciso: ho riacquistato in internet libri e DVD che ho prestato e che non mi sono più stati restituiti. ergo nessuno di essi varcherà mai più la soglia di casa mia. per nessuno. soprattutto sono riuscita a trovare compagni di scuola, il film di verdone che mi piace un casino. contenta di averlo ancora tra le mie mani, un pò meno che a ciularmelo sia stata una che non non mi ha rubato solo cose materiali. purtroppo. vabbhè. ma io son troppo superiore anche a queste cose.

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