N.S. Lourdes

[on the air: ave maria di Lourdes]


Oggi è la festa della Madonnina di Lourdes, cui la Rosi era molto devota e alla quale ha salvato la vita (la madonnina alla rosi, non il contrario!) il primo ottobre del 2008.
La mia mamma ogni santissimo giorno dell'anno (natale, pasqua, nove, pioggia, vento, sole, fraddo, caldo) alle 16.45 si presentava fissa alla casa di riposo vicino a casa mia per aiutare le suore e le infermiere ad imboccare le donnine all'ora della cena.
Al suo ritorno mi raccontava tutto, chi aveva incontrato, cos'aveva fatto, cosa le avevano raccontato, le vecchie più fuori che le sputavano addosso il cibo, o quelle che gridavano come pazze oppure che fuori come balconi le raccontavano cose inventate... che delirio! La signora Rosetta, al ricovero, era un'istituzione e (strano) la adoravano tutti, vecchi e madre superiora compresi.
L'11 febbraio era sempre una data particolare: è usanza delle pinguine onorare la madonnina protettrice dei malati e della sofferenza con il rosario e la messa al pomeriggio con tutti i malati presenti. Per lei era una festa vera! Forse davvero lei più di chiunque riconosceva il grande dono della salute ed essendo devota alla Madonna di Lourdes viveva questo momento con grande partecipazione ed emozione.
Poi tornava a casa e regolarmente mi portava un paio di fette di torta avanzate dalla festa coi malati, facendosele dare e specificando per bene che erano per me.
Quanto mi manca il cuore puro della mia mamma!
La semplicità dei gesti e delle attenzioni che aveva per me sono il ricordo più bello e prezioso che porto sempre nel cuore.
Così come è sempre grazie a lei se, nel 2008, sono arrivata fino a Lourdes con la mia moto e se ho potuto vivere uno dei momenti più emozionanti e commoventi della mia vita. 
Aveva ragione quando mi diceva che a Lourdes ci si deve andare prima o poi nella vita, troppo grandi e profondi i sentimenti che quel posto ti regala.
GRAZIE MAMMA!

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