Pillole oroscopiche (che non ve ne potrà fregare di meno ma ci sono scritte cose che mi piacciono)

[on the air: giudizi universali - s. bersani]

Oroscopo karmico del mese di luglio:
Venere nel vostro segno dal 4 al primo pomeriggio del 28, segna la vostra stagione dell’amore e vi dà quella carica indispensabile a veder realizzati i vostri sogni d’amore, soprattutto se siete ancora alla ricerca di chi possa sorprendervi, e come in un film hollywoodiano farvi credere che l’impossibile è possibile e che nulla in amore è vietato.
Per molti di voi ci può essere finalmente l’avvio di una storia il cui incontro risale a qualche mese fa, ma che per una serie di ragioni non è riuscita a decollare, cosa che invece ora andrà a definirsi e a trovare una sua collocazione. Così come se ancora non avete conosciuto nessuno, il Novilunio del giorno 1 potrebbe favorirvi in tal caso e mettervi in contatto con chi saprà apprezzare la vostra dolcezza e tutte quelle qualità che spesso occultate dietro un atteggiamento burbero e distaccato, ma che alla prima occasione in cui riuscite a sentirvi sicuri, vengono fuori e creano una magica atmosfera che difficilmente chi vi è accanto non apprezza
Ricordate che ora potete osare e, se lo desiderate, anche spingervi a rischiare in una storia che inizialmente può apparire non proprio ideale, che magari prevede qualche rinuncia o sacrificio, poiché la persona non è ancora del tutto libera, o vi chiede per una serie di svariate ragioni, di vivere momentaneamente la relazione, non alla luce del sole, attendendo solo qualche mese la definizione di cose pregresse al vostro incontro. 
Sappiate valutare bene i pro e i contro, ciò che davvero vi rende felici e non perdete questa sana autostima che Venere vi porta così generosamente in questo mese, perché sicuramente la scelta sarà quella giusta e non vi precluderà alla possibilità di altre storie.Parola chiave : Disponibilità
NOOOOOOOOOO ANCORA UNA STORIA NON ALLA LUCE DEL SOLE NOOOOOOO!
Cacca! Chifo! Non la voglio! Cheppalle! Basta! Ho già dato con le storie clandestine,
F-I-N-E

Ritratto psicologico (APPOSTO STIAMO)

Un vulcano che cova in profondità
(QUESTO SAREBBE IL TITOLO DEL MIO PROFILO, INIZIAMO BENE!)
Tu sei un soggetto che ha una grandissima energia che però vorrebbe che non trasparisse all'esterno, o meglio, ciò che lasci emergere all'esterno non corrisponde alle tante sollecitazioni che avverti, ragion per cui, i tuoi sentimenti e le tue emozioni covano spesso sotto la cenere e restano li' a stagnare salvo poi, nei momenti in cui la pressione diventa insostenibile, schizzare fuori senza alcuna logica e senza possibilità di riuscire a contenere quello che si ha da dire. Questo tuo modo di essere crea grandi disagi a te, che hai difficoltà a percepire quando la soglia si sta facendo troppo elevata e agli altri che non possono capire bene quello che senti e quello che sei e che, soprattutto, non sono in grado di prevedere le tue reazioni. 
Dovrai imparare ad essere attento ad esprimere le tue emozioni, soprattutto la rabbia che, se viene trattenuta, finisce per trasformarsi e diventare qualcosa che avvelena te stesso e le tue relazioni. Uno dei passaggi che dovrai fare per contattare la tua forza e la tua energia consisterà nel non permettere a ciò che è dentro di te di gestire e dirigere la tua vita.
Sottoscrivo ogni parola, questo è sicuramente il mio peggior difetto, che mi ha portato anche a chiudere rapporti cui tutto sommato tenevo e ad avere discussioni troppo drastiche per porvi rimedio. C'è da dire però che il tempo mi ha dato ragione, sempre.

La paura di perdere contatto
Dentro di te c'è una grande forza ma c'è anche una certa difficoltà a mettere in relazione i processi emotivi con quelli logici. Spesso, non riesci a dire esattamente le cose nel momento in cui accadono, perché hai paura di non saperle dire bene e di alienarti l'affetto degli altri. I sentimenti sono sempre tumultuosi, tutto sembra sempre una questione di vita o di morte in cui non ci sono mezze misure : tu hai una mentalità da "…o tutto … o niente" e questo è un grosso problema perché gli altri a volte non ce la fanno a sopportare più di tanto le tue intemperanze che, viste dall'esterno, sembrano capricci un po' infantili in cui tu vuoi tutto e subito: la vita ti ha regalato una grande sensibilità ed anche una buona dose di empatia, due qualità che ti devono condurre a non ferire e non urtare gli altri, trovando un modo più soft per negoziare i bisogni che hai dentro e per fare la stessa cosa con ciò che incontri all'esterno. Se le tue emozioni esplodono incontrollate, diventano una debolezza anziché una qualità; se impari a sentirle, pian piano saprai anche gestirle e, a quel punto, esse saranno un grande aiuto e sostegno interno. 
Io la mentalità o tutto o niente? noooooooooooooooooooo e quando mai ahahahah! altro mio difetto esagerato. Ma su questo veramente non posso farci niente. Sono una persona molto esigente prima di tutto con me stessa, nel rapporto con gli altri do sempre molto più di quanto in realtà debba essere messo in gioco, diventando di conseguenza esigentissima anche con gli altri che raramente riescono a reggere questa situazione. Ma non ho mai vissuto rapporti mediocri, detesto la mediocrità, mantengo sempre le relazioni (quelle a cui tengo particolarmente) ad un livello altissimo ed esigo che si faccia lo stesso anche con me. Se ciò non avviene, via, si taglia. A parte che poi, tra tutte le persone con cui ho avuto delle rotture, non ce ne è stata una che si sia scorticata le mani pur di non perdermi... Anzi, sembrava quasi che il levarmi dalle palle dalla loro vita fosse stato un favore che gli avessi fatto. Ma grazie a ciò ho potuto capire quale grosso errore di valutazione avessi commesso e quanto sbilanciato fosse il rapporto con esse. Poi, modestamente, IO non torno mai indietro.

Un grande conflitto tra libertà e bisogno di attaccamento C'è una parte di te che ha un grande bisogno di iniziativa, di essere in movimento e di seguire di volta in volta le ispirazioni che toccano e che illuminano la tua mente; c'è però anche un altro personaggio dentro di te, molto meno brillante, più pauroso e più fragile che ha un gran bisogno di trovare sicurezza, di creare attorno un mondo sereno in cui potersi sentire al sicuro, al riparo dai grandi scossoni della vita e, soprattutto, di essere accettato. 
Non è facile trovare un compromesso tra le spinte ad agire e quelle a resistere: gli stati più difficili si hanno quando sei in uno stato di blocco e di stallo che ti fa provare un fortissimo senso di rabbia e di impotenza: quelli sono i momenti in cui rischi di saltare e di dover buttare fuori la tensione che è quasi sempre in esubero: ciò che poi ti fa star male è il modo in cui le cose vengono fuori: un misto fra impulsività, paura, grettezza e isteria. 
Questo invece non direi. O per lo meno magari in passato è stato così. Il grande senso di sicurezza, protezione, attaccamento che mi era stato brutalmente strappato, me lo sono andata a riprendere con tutte le mie forze ed ora, finalmente, il mio guscetto me lo sono ricostruito; mi è costato dieci anni di vita (e trenta di mutuo), però senza troppi spargimenti di sangue. Sono stata una stratega meravigliosa, senza scleri (almeno in pubblico), isterie o sguarate fuori luogo. Avevo un obiettivo e quello ho raggiunto concentrando tutte le mie energie per quello. Diciamo che le ho incanalate molto bene. Ed il risultato, è lì da vedere...

Trovare la tua identità separata e solida senza appoggiarti e senza permettere agli altri di appoggiarsi a te
Il forte bisogno di sentirti accettato e riconosciuto ti ha portato con troppa facilità ad orientarti sugli altri e su ciò che sentivi che desideravano da te. Questo ti ha fatto sentire dipendente dalle relazioni ed incapace di sostenere i tuoi bisogni in modo chiaro e diretto. L'altra faccia di questa medaglia è però riconoscibile in una sorta di rabbia sotterranea nei confronti di chi sembra non capire e non conoscere i limiti e finisce per schiacciare i tuoi. Se i sentimenti degli altri diventano più importanti dei tuoi, ti trovi in uno stato di costante squilibrio che ti porta prima o poi a dare la colpa di ciò che ti accade agli altri e, in questo modo, non riesci a vedere il ruolo che tu giochi in questo tipo di situazioni. Stare in relazione, avere dei rapporti solidi significa sapere che si è in due e che si è persone con un'identità separata e definita: se il troppo bisogno di sentirti accettato e riconosciuto ha messo in sordina la tua volontà personale e ti ha fatto ripiegare sul desiderio altrui, allora devi smettere di accettare compromessi che non siano rispettosi della tua personalità ed identità. Coltiva la tua volontà personale e comincerai a sentire la tua forza.
Queste sono le famose PAROLE SANTE. E sono anche il ritratto degli errori che ho clamorosamente commesso nelle relazioni di amicizia femminili. Ultimamente ho iniziato a coltivare la mia "volontà personale". Faccio quello che ho voglia di fare e non ciò che gli altri si aspettano da me. Ho imparato e mettere me stessa prima di qualsiasi cosa e di qualsiasi altra persona. Faccio ciò che mi fa stare bene e non quello che fa stare bene gli altri. Ho speso 36 anni della mia vita in questo modo e, essendo rimasta con un pugno di mosche in mano [complici anche gli eventi dell'esistenza i quali hanno contribuito a spazzare via le zavorre dalla mia, di vita], ho drammaticamente provato sulla mia pelle quanto sia frustrante spendere sempre tutte se stesse per un'amica, una situazione, una squadra di basket e rendersi conto che è stato tutto vano, che tutto è svanito per il tempo in cui un gatto può durare su un'autostrada. Comunque, la mia forza la sento davvero. E so anche benissimo chi me la da e da dove arrivi.


Affermarsi è un bisogno prioritario che spinge a capire chi si è e ad agire per manifestarlo
 
Quando si è troppo bisognosi e impauriti si crede erroneamente che l'affermazione sia un qualcosa di negativo che finirà per alienare gli altri da noi e dalla nostra vita. Tuttavia, non è così: gli altri devono imparare a valutarti e a definirti sulla base di come ti valorizzi, ti rispetti e difendi ciò che sei. Questa è la ragione per cui tu se sei il primo a calpestare i tuoi bisogni anche gli altri faranno altrettanto e forse anche di più. Affermarti e difendere ciò che sei non è solo un diritto ma è un dovere di ogni persona e tu devi imparare a farlo senza aggredire e senza per questo non rispettare la dignità e il diritto altrui. Puoi esprimere bene ciò che vuoi, pur restando aperto al compromesso e alla condivisione con gli altri. Esprimi ciò che vuoi rimanendo aperto alla negoziazione con gli altri.
Io sono la maestra del compromesso! Tuttavia, CALP'ESTARE è un verbo che calza in una maniera incredibile. Perfetto. C'è solo un piccolo particolare: non permetterò MAI PIU' A NESSUNO di farlo, nè con i miei sentimenti, nè con le mie cose!

Integrazione
Una volta che hai visto il modello di comportamento in azione, puoi avviarti verso una maggior gratificazione che nascerà dal sentirti a posto con te stesso, consapevole del tuo valore e perfettamente in grado di creare relazioni diverse dallo schema precedente in cui si sono manifestati sempre gli stessi problemi.Sei perfettamente cosciente che proprio attraverso la relazione puoi scoprire delle parti di te che non conosci, ma proprio per questo, devi accoglierle senza tentare di farle interpretare agli altri. Trovare la tua forza ti aiuta ad avere rapporti veri in cui non ti annulli e, di conseguenza, non chiederai neppure a nessuno di annullarsi per te e, così non coverai rabbia nei confronti degli altri e non cercherai risarcimenti per ciò che hai fatto e dato con abbondanza.
Questo è ciò che d'ora in poi andrò cercando, in amicizia ed in amore. Non voglio più circondarmi di sanguisughe, di cozze che hanno viaggiato per anni attaccati alla mia groppa. Voglio rapporti, in amicizia me anche e soprattutto in amore, nei quali le persone camminino con me NON dietro, NON davanti, ASSOLUTAMENTE NON sopra, ma al fianco, magari mano nella mano. Finalmente. Voglio e sottolineo VOGLIO avere al mio fianco persone che si prendano cura di me. Non il contrario.

Agire in modo diretto
Il tuo personale viaggio richiede che tu diventi diretto, in grado di chiedere ed affermare ciò che vuoi senza dover ricorrere a particolari strategie sotterranee e, in ultimo, capace di instaurare una comunicazione consapevole con il mondo dell'inconscio che sai usare molto bene ma in modo del tutto istintivo. Questo contatto ti darà modo di conoscere bene le tue reali motivazioni, anche quelle che apparentemente sembrano fuori dalla tua immagine ammantata di "generosità e di amore". Il glifo del tuo segno è rappresentato dal "gambero", creatura che ha una parte molle ben coperta da una corazza forte che lo difende unitamente ad una chela in grado di colpire e di trattenere la preda; un'altra particolarità di questo animale è quella di camminare di lato; le caratteristiche del gambero ricordano le dinamiche cancerine: grande sensibilità ma anche fortissime capacità di difesa, anche se le stesse non appaiono mai direttamente, l'impatto è sempre con la parte molle, la corazza del cancro la mostri solo quando gli altri non rispondono alle tue aspettative. La chela è invece in relazione alla tua capacità di arrivare sempre dove desideri, anche se a volte in modo non del tutto regolamentare, trattenendo e bloccando gli altri; In questo sta la difficoltà ad essere diretti; in tal senso hai bisogno di imparare ad affrontare le cose di petto senza far ricorso alla persuasione, alla seduzione, al ricatto che fa leva sulla fragilità e sulla sensibilità, per ottenere ciò che vuoi. Questa è la parte su cui dovrai lavorare: scoprire ed usare la tua forza in modo da non far leva sull'affettività ed emotività altrui.
Agli ordini capo!

Affrontare la trasformazione
Per usare veramente i tuoi potenziali dovrai affrontare un viaggio di trasformazione interiore: come Persefone - creatura mitologica legata a questo segno - che nella prima parte della vita non vuole affrontare le difficoltà che la renderebbero adulta e preferisce rimanere immersa nel mondo dell'infanzia e dell'ambivalenza; proprio per questo viene rapita (il rapimento indica il bisogno della vita di fare il suo corso e quindi di far entrare le esperienze necessarie); a quel punto, viene portata nel mondo di Ade, dio degli Inferi e, sarà proprio questo viaggio a farla ritornare trasformata e adulta: infatti, assumerà il ruolo di Regina degli Inferi e quello di accompagnatrice di Eroi agli Inferi. Anche tu hai questo passaggio da affrontare: dovrai quindi evitare di farti proteggere e di dipendere, anche se questo può sembrarti molto comodo; dovrai assumerti pienamente la responsabilità della tua vita in modo da poter fare delle scelte consapevoli senza dover poi accusare gli altri e senza creare dipendenza perché hai troppa paura di essere sola. In altre parole dovrai imparare ad usare molto bene il tuo grande potenziale interiore: la sensibilità che possiedi, che è spontanea ed autentica, non deve essere una fragilità da cui difenderti; la tua capacità di "sentire" cosa accade dentro ed attorno a te deve diventare una reale qualità e non può trasformarsi in un difetto. 
Ci ha già molto gentilmente pensato la vita, con due meravigliosi calci nel culo, a farmi assumere le mie responsabilità! Io non ho paura di restare sola: avevo paura di restare sì da sola, senza la mia mamma. Che è diverso. Che la mia sensibilità non debba essere un difetto, un "ostacolo" l'ho capito da poco, da un paio d'anni. Prima, per me, era imbarazzante anche dire ti voglio bene ad un'amica o dimostrare la mia parte più "molle" (in senso buono, non sto parlando dei buchi della cellulite!) era davvero un problema. Le persone che mi hanno conosciuta davvero sanno che cosa c'è dietro a sta faccia da minchiona. Anche piangere non è mai stato facile. Adesso mi commuovo molto più spesso ed ho imparato che le lacrime non sono solo quelle di dolore.

Saper crescere e saper dare vita
 
La tua battaglia sta nella conquista di una indipendenza vera costruita sulla capacità di usare il cuore per sentire i tuoi bisogni, per nutrirli, per poter essere tu un vero punto di riferimento per chi ti è attorno ed ha bisogno di crescere.
Questo me lo ripeterò come un karma, mi sa.
  
La vera forza del cuore

I tuoi punti di forza sono la sensibilità e l'empatia che possono far di te un vero e proprio personaggio dotato di grande intelligenza ma anche di grande cuore; solo in quel momento sarai in grado di usare le tue capacità non più solo per te stesso, ma per uno scopo più grande.
Nel tuo segno si possono trovare riuniti intimità, bisogno di nutrire e di proteggere, bisogno di creare quel senso di appartenenza che fornisce l'essenza stessa dell'essere; è da questo scambio intimo ed affettivo con gli altri che nasce il bisogno di creare una "famiglia", che conduce al bisogno di dare vita, non solo in senso fisico ma, anche e soprattutto, psicologico. 
Non è che non ci pensi, ad una famiglia a dei figli. Anzi. Prima probabilmente non ne esistevano nemmeno i presupposti. Forse non sarò mai madre. Ma ho troppo rispetto per gli altri e per me stessa per compiere un gesto di così grande importanza solo perchè ormai sono più vicina agli anta che agli enta o perchè è ora di fare un figlio o perchè resterò sola come un cane quando sarò vecchia. Solo con una persona ho pensato a costruire qualcosa di questo genere. Avrei commesso l'errore peggiore della mia vita ed anche questa consapevolezza, che mi ha salvato la vita, è frutto delle due grandi perdite che mi hanno aperto gli occhi su una quantità innumerevoli di situazioni che accettavo mio malgrado per abitudine, convenienza, imbecillaggine. Pericolo scampato, in ogni senso.


A M E N!

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