Usti!

[on the air: ti voglio tanto bene - g. nannini]


Eccomiqquà!
sono reduce da una settimana allucinante, quella scorsa, ricca di eventi positivi e negativi, comunque ciascuno a modo proprio importante.
Dal poco stress che ne è derivato, mi si è presentato sul faccione un carinissimo sfogo che manco ai tempi della prima geometri m'era venuto così orribile... ovviamente poi dopo aver tagliato per bene i capelli in modo tale che si vedesse quanto più possibile. OF COURSE. Vabbhè adesso sembra passato... ma che schifo comunque! Torniamo a noi. Cioè a me.
I primi tre giorni della settimana sono stati terribili, in quanto intensità: lunedì ho finalmente tagliato l'ultimo ramo secco che ancora penzolava nella mia vita, con questo credo proprio di aver terminato l'opera di potatura. Gli ho voluto bene e in alcuni momenti ho davvero pensato di poter costruire qualcosa, un futuro, una famiglia assieme a lui. Poi, gli eventi della vita, della mia vita, me lo hanno fatto vedere sotto un aspetto diverso, che forse non volevo vedere o che, peggio, sarebbe saltato fuori troppo tardi, quando indietro non si poteva più tornare. Anche per questa "salvezza" devo ringraziare i miei tre angeli che, in diversi modi, mi hanno liberato da tutte queste zavorre. C'è comunque da dire che, a volte, la stupidità e l'arroganza di certi uomini è davvero imbarazzante! Adesso, libera sotto ogni punto di vista, posso pensare di tornare a volare. Una grandissima liberazione, comunque. Martedì mi sono regalata una bella seduta di tre ore emmezza di consiglio comunale con conseguente cena a base di asparagi (gli ultimi, buonissimi e senza pericolo che fossero avvelenati, visto che non si trattava dei catella tarocchi); ormai è però risaputo che le cene del consiglio sono DEVASTANTI. Ecco. Dopo una bella notte seminsonne e nove ore di ufficio una cosa può fare per non farsi mancare niente? Andare a giocare la partita dell'all star game a usmate velate. Dopo la centesima convocazione... (simpaticissimoooo...) e quando tutti mi davano per carta da parati della palestra mi son tolta la soddisfazione di essere convocata per il secondo anno di fila... a quasi 37 anni... direi che è una porchissima soddisfazione! ho tra l'altro potuto riabbracciare cifi e marino, due persone del basket "triste" verso cui nutro un grande affetto. Un bel ritorno a casa a stomaco vuoto (grazie bruno!) per le 02.00 AM e sveglia alle 8.00 AM per iniziare i preparativi della supermegamaxi grigliata di squadra del 2011... evento sempre bellissimo e devastante (soprattutto per il mio povero fegato) ma comunque stancante da morire... avere 25 persone inappetenti (!!!!!) da sfamare in giro per il ranch non è mica come pettinare le bambole... anzi... ed ecco finalmente arrivare i primi veri giorni di ferie e riposo, in cui mi sono STRAGODUTA la mia bellissima casina. Ho ronfato come un bradipo sul divano, ho spadellato anche qualcosa di decente (incredibboli!), sono uscita a passeggiare con la sally, dopo averle fatto un occhio nero (POVERA LA MIA CUCCIOLAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!), ho cercato di riposare il più possibile e, attenzione attenzione, dall'inizio dell'anno, sabato 4 giugno è stato il primo in cui non ho fatto assolutamente niente. ZERO. Che soddisfazioneeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Sono stata proprio bene, non me la sento ancora cucita addosso xchè mi sembra ancora tutto così incredibile e strano... non so come dire, mi ci sento ancora ospite, mi sembra impossibile che sia davvero mio quel posto così bello! Una delle cose cui ancora non sono abituata, poi, è vivere su un piano solo. So che è pazzesco e, anzi, il mio dentista mi prende sempre per il culo su questa cosa, ma per me, vivere al piano terra e dover uscire per raggiungere al piano primo le camere è sempre stata una cosa ovvia, naturale. Vivere come nelle corti lombarde, come nel film l'albero delle zoccole, AHEM degli zoccoli volevo dire, non era assolutamente un ostacolo od un peso. Adesso, avere tutto a portata di piede, mi fa un effetto stranissimo! Non so se anche per i miei fratelli sia stata la stessa cosa... anche questa è una nuova fantastica abitudine cui mi devo abituare! c'hanno raggione i fratelli fallo a chiamarmi heidi... heidi verso la civiltà!


Riassunto della giornata!!!!!!
In tutto questo delirio, però, S. io ti penso sempre e vorrei tanto poter fare, dire, qualcosa che ti possa aiutare a stare un pò meglio. Vorrei esserti d'aiuto come tu hai fatto con me nei mesi passati, vorrei condividere il tuo dolore, xchè so cosa voglia dire, xchè nei momenti così bui una parola buona può fare miracoli.
Ti porto nel cuore, tu lo sai. Non ti dico la frase che ci da tanto fastidio, però io sono qui veramente per te, solo che non so davvero come fare per starti vicina.
Ti voglio bene e spero di portare un pò di luce nel buio che i tuoi occhi vedono, anche se sembrano aperti.
<3
io vedo un mondo migliore
si girano le nuvole
abbi cura di splendere
ti voglio tanto bene
e niente finirà
se non avrai paura
di continuare a vivere
io canterò per te
mi sentirai nell'aria
entrare nei tuoi occhi
sola nell'anima
io canterò per te
canterò per te
ricordati il mio nome
ti voglio tanto bene
non vedrò con te
quell'alba di luce
noi
ora dov'è 

Commenti

Anonimo ha detto…
Grazie, le tue parole mi fanno bene al cuore...
Premessa; mia mamma era ancora giovane (75 anni) autonoma, automunita ed indipendente su tutto, giovedì 26, dopo varie telefonate senza risposta è scattato l'allarme, spesso era fuori e non c'era motivo di preoccuparsi, io abito abbastanza vicino e vado a vedere, quando ho visto la macchina parcheggiata ho capito che era successo qualcosa, provo ad aprire la porta con le mie chiavi ma non si apre perchè è chiusa dall'interno con le chiavi inserite, a quel punto ho dovuto chiamare i pompieri che sono entrati dalla finestra e l'hanno trovata a letto stroncata da un infarto fulminante, è morta la sera o durante la notte, il medico dice che non se ne è accorta, in effetti sembrava dormisse, ma questo non riduce il senso di colpa che mi logora giorno e notte, inoltre quando succedono queste cose interviene anche la polizia per eliminare sospetti di morte per cause violente, sono stati tutti gentilissimi e molto umani, rispettosi del dolore altrui. Quando è morto mio papà ero rassegnata e a volte quasi speri che la loro sofferenza finisca, ma con mia mamma non ero pronta, non l'ho neanche salutata. Spero di riuscire a riprendere la vita di tutti i giorni..al momento sembra impossibile. Ciao Stellina <3<3<3
Chiara Catella ha detto…
Stella, ti dico solo due cose: i sensi di colpa non servono, se non a farci stare peggio. Tu hai tutte le ragioni del mondo, come io le mie per sentirci tremendamente in colpa per non aver potuto fare niente per aiutarle e magari tenerle ancora qui con noi. Ma cosa avresti potuto fare? Ha avuto la morte più serena, pensaci, lo so che è una gran consolazione del cazzo, ma tu che hai affrontato anche la sofferenza e la malattia di tuo papà puoi capire cosa voglia dire... è vero che non eri pronta. Non si è mai pronti. E te lo dice una che ha perso tre persone care improvvisamente. Ma davvero, cos'avresti potuto fare per salvarla? poi... prenditi tutto il tempo che ti serve, nessuno mai ti chiederà di tornare alla vita di prima, perchè nessuna vita è più la stessa dopo che hai perso una persona cui volevi bene. Quando mi hanno dato la notizia della scomparsa della mia adorata mamma ho sentito uno strappo dentro di me, un dolore così forte e lancinante che credo si provi solo per la persona che ci ha portate in grembo per nove mesi e che ci ha dato la vita. Prenditi tutto il tempo che ti serve per ricominciare a camminare senza il suo appoggio, ma non avere fretta. Piangi tutte le volte che vuoi, stai male, disperati. Vedrai che piano piano inizierai a convivere con questa brutta situazione e il dolore si trasformerà in nostalgia prima ed in dolce ricordo poi. Fidati di lei, io mi fido ciecamente della mia mamma, lo so che mi aiuta e che non mi lascia sola mai. Così come del mio papà e di cicciuzzo. Ti aiuterà in maniera diversa, ma fidati che lo farà. Io sono qui, ogni volta che vorrai regalarmi i tuoi pensieri. Un abbraccio super

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