La (bella) vita da ufficio atto II°
[on the air: ti è mai successo - negramaro]
... ti è mai successo di guardare il mare
fissare un punto all’orizzonte e dire:
"è questo il modo in cui vorrei scappare
andando avanti sempre avanti
Può essere, forse, magari, non è detto, tocchiamotuttoquellochecèedatoccare, che questi siano gli ultimi mesi di lavoro nel mio comunello...
Che sono diventati, per motivi diversi, i più difficili, faticosi, noiosi, pesanti di questi 13 anni.
Complici alcune colleghe davvero super, ma davvero splendide, sono allo stesso tempo diventati anche i più divertenti e, per certi versi, i più affettuosi.
Senza la loro presenza, il loro incoraggiamento ed il loro bene, non sarei stata certamente in grado di reggere questa situazione per tutto questo tempo.
Cioè si parla di puttanate senza senso, davvero roba da scuole superiori, ma che mi fanno troppotroppotroppotroppo divertire. E mi fanno capire di avere accanto persone davvero speciali. Che, comunque vada, mi mancheranno da morire.
LA PRESA SCHUCO
C'ERA UNA VOLTA IN UN PICCOLO PAESE DI VALLE,
UNA PICCOLA FIAMMIFERAIA DI NOME ELIANA.
LA FANCIULLA SE NE STAVA RINCHIUSA TRA LE SUE MURA PRESSO IL COMUNE... MA AD UN CERTO PUNTO L'INVERNO SPALANCO' LE SUE PORTE E LE DISSE: "FRA QUALCHE SETTIMANA ARRIVERO'"
ELIANA TUTTO D'UN FIATO SGHIGNAZZANDO DISSE:
"VIENI PURE, IO NON C'HO PAURA DI TE, HO LA MIA STUFETTA"
L'INVERNO INIZIO' A RIDERE E RIDERE E DI PETTO RISPOSE:
"E COME L'ACCENDI SE LA SCHUCO NON CE L'HAI"
ELIANA SBIANCO' USCI DAL SUO PICCOLO RIFUGIO E ANDO' IN UFFICIO TECNICO DOVE TRA BOTTIGLIE DI VINO E CARTA IGIENICA LA TEMPERATURA ERA CALIENTE.
GUARDO' LA CATELLA E LE DISSE: "TU ESSERE IMMONDO...SEI ENTRATA NEL MIO ONORATIZZIMO UFFICIO E HAI INDEBITAMENTE PRELEVATO LA RIDUZIONE DEL MIO CALORE, ME LA PAGHERAIIIIIII"
LA CATELLA DI SUO DISSE:
"MA LA FRANCESCA NON PUO' COMPRARTENE UN'ALTRA?"
DAL CANTO SUO LA FRANCESCA TIRO' FUORI LA LINGUA E DISSE SPERNACCHIANDO:
"ALL'AS NO NO E POI NO, LA SCHUCHINO NON LA DO!"
E FU COSI CHE LA AS CAMBIO IL SUO UMORE, MANDO MALEDIZIONI SU MALEDIZIONI FINCHE' UN BEL GIORNO, MOSSO DA COMPASSIONE E SFINITO DALLE MALEDIZIONI, LA PRESA SCHUCO FECE IL SUO RITORNO ALL'OVILE.
E LA BIANCHI VISSE FELICE E CALDA NELLA SUA OASI
fissare un punto all’orizzonte e dire:
"è questo il modo in cui vorrei scappare
andando avanti sempre avanti
senza mai arrivare”
in fondo in fondo è questo
in fondo in fondo è questo
il senso del nostro vagare
felicità è qualcosa da cercare
felicità è qualcosa da cercare
senza mai trovare
gettarsi in acqua
gettarsi in acqua
e non temere di annegare
a me è successo
e ora so volare
a me è successo
e ora so volare
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