La spaccata

[on the air: I still haven't found what I'm looking for - U2]

"Sapete giocare a biliardo, quello americano nello specifico? Chi di voi lo conosce - e chi non lo conosce lo scopre qui ora - il colpo d'apertura, detto 'spaccata', consiste nel colpire con la stecca una biglia di colore bianco (che anche successivamente sarà sempre quella sulla quale mirare in primis per colpire con questa tutte le altre) indirizzandola verso le altre 15 disposte a triangolo in modo tale da muoverle/aprirle portandole verso le buche e dando inizio alla competizione. 

Va da sé che questo colpo normalmente è ragionevolmente forte in modo tale da distanziare e magari già orientare verso le buche almeno una parte delle biglie. Così come può accadere che alcune biglie cadano già in buca. Così come, ancora, tra queste ultime possono esservene sia di nostre, sia di altrui - cosa che ovviamente agevolerebbe il nostro avversario. 

Quando sono in crisi, in situazioni senza uscita, in cui tutto gira storto, e soffoco, mi dimeno, combatto, ma nulla cambia, l'ultima mia risorsa è sempre questa: attuare una spaccata rispetto a tutto ciò che è in corso in quel momento nella mia esistenza. Ovvero mettermi in posizione, e buttare tutto all'aria - con un colpo talmente forte che non sia possibile tornare indietro. 

Rompere relazioni che ci stanno uccidendo, pur se il senso di colpa dell'onda d'urto che colpisce le altre persone ci/le farà soffrire - tutti si deve imparare a essere responsabili di se stessi.

Liberarci di amicizie o situazioni in generale foriere di sofferenza. Buttare via cose, fare spazio per attendere che la vita ci porti nuove esperienze, persone, parole calde, intense e meravigliose per riempirlo e riempirci. 

Perché ciò che sappiamo - ma che a volte dimentichiamo - è che le relazioni umane sono visualizzabili, concepibili e in ultima analisi funzionano come un sistema 'chiuso', e i sistemi chiusi tendono all'omeostasi, alla staticità. Quindi - se al loro interno si verifica un cambiamento violento della situazione e dei rapporti tra le sue componenti - il sistema stesso troverà nuovi modi per far tornare in posizioni statiche le biglie. 

Dare un colpo violento significa cambiare la configurazione in equilibrio di cui facciamo parte, ma che ci fa male. Certo, nel dare tale colpo non sappiamo dove andranno le biglie, né che posizione definitiva assumeranno. Alcune andranno a posto da sole - e questa è una cosa che ovviamente ci auguriamo. Alcune, invece, potranno porsi in posizioni negative, ma almeno saranno in una configurazione nuova con la quale confrontarsi. Magari ci sorprenderanno costringendoci a mosse laterali inedite per venire risolte. Magari le soluzioni nuove (e felici) non le avevamo in precedenza neanche ipotizzate perché - per come stavano le cose - non erano neanche pensabili." 

[http://it.paperblog.com/la-metafora-della-spaccata-al-biliardo]

Ho trovato questo intervento di un mio collega blogger praticamente per caso. Ho deciso di prenderla in prestito perchè mi ci ritrovo, mi piace e soprattutto trovo una giusta interpretazione ad un comportamento, appunto la "spaccata", che nella mia vita ho eseguito una quantità infinita di volte. La cosa che mi preoccupa è l'incremento della frequenza con la quale mi trovo a doverla mettere in pratica. Sono consapevole del fatto che non sia per niente una bella cosa. Per me, che la metto in atto e per chi la deve subire. L'ho fatto parecchie volte in amicizia, soprattutto al femminile; in passato poche volte, recentemente spessissimo, in amore. Comunque sia, ci vogliono due palle tante per cappottare tutto. Io di solito butto tutto per aria, provocando, esasperando, diventando improvvisamente rompicoglioni, a volte sgradevole, molto spesso stronza. Non che goda, nel farlo. Anzi. Ci sto male, e tanto anche. Ma è assolutamente vero che cambiando totalmente posizione, punto di vista, allontanandoci da un rapporto che non ci fa stare bene, non funziona come dovrebbe, ci crea sofferenza o che semplicemente non ha più nulla da dire e da dare, "... potranno porsi in posizioni negative, ma almeno saranno in una configurazione nuova con la quale confrontarsi. Magari ci sorprenderanno costringendoci a mosse laterali inedite per venire risolte. Magari le soluzioni nuove (e felici) non le avevamo in precedenza neanche ipotizzate perché - per come stavano le cose - non erano neanche pensabili." Oppure, non le avevamo nemmeno ipotizzate perchè il modo di vivere il rapporto, così come inizialmente vissuto, ci forniva un unico punto di vista che non era necessariamente il più giusto, il migliore, quello che ci poteva aiutare a stare bene. "... fare spazio per attendere che la vita ci porti nuove esperienze, persone, parole calde, intense e meravigliose per riempirlo e riempirci." Questo ho cercato, questo cerco e questo cercherò. Questo è ciò che mi fa stare bene. Non ci ho rinunciato in passato, non ho nessuna intenzione di farlo ora. Dalle esperienze così, ne esco spesso con le ossa rotte, "spaccate" tanto per restare in tema. E' altrettanto vero però, che per il coraggio che ci vuole, presto o tardi sono sempre stata ripagata da queste mie scelte. Ripensandoci, avrei preferito che il risultato finale, fosse stato il più delle volte positivo. Invece a quanto pare, iniziare ad osservare le cose in modo diverso è sempre stata una sorpresa. Di merda, of course.
I have kissed honey lips
Felt the healing 
in her fingertips
It burned like fire
This burning desire
I have spoke with 
the tongue of angels
I have held the 
hand of a devil
It was warm in the night
I was cold as a stone
But I still haven't found 
what I'm looking for

Commenti

Anonimo ha detto…
.... bella questa metafora del biliardo con la vita. A volte però la biglia bianca va direttamente in buca ed hai già finito di giocare. Ne vale la pena ?... Anche questo aspetto è da considerare.
http://www.youtube.com/watch?v=Fy7FzXLin7o

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