FIFTY!
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... nel 1993 aveva trent'anni, in quel pomeriggio di ottobre in cui lo vidi per la prima volta.
Poi iniziai a lavorare da e con lui.
Se oggi sono il tecnico che sono, certamente è anche merito suo.
Per esempio, mi ha insegnato ad ammazzare i mosconi al volo con la riga del tecnigrafo. O a far scappare i piccioni dal balcone con la fionda. O a fumare il sigaro.
O che, per essere dei bravi professionisti, non serve atteggiarsi da saccenti o fingere di essere quello che non si è; ma che lo si può essere restando sempre e comunque delle immense teste di cazzo quali siamo, modestamente, io e lui.
Vent'anni sono passati dal quel pomeriggio. In mezzo c'è stato di tutto.
Ma di tutto veramente.
Quello che ci unisce ha qualcosa di unico.
Il complimento più bello che mi abbia mai fatto è sicuramente TU SEI IL MIO MIGLIORE AMICO.
E ne vado fiera.
Da sempre, gli riconosco due meravigliose doti:
Non so per quale strano motivo e per quale incredibile colpo di culo, ma lui è la persona giusta al momento giusto, in ogni circostanza, soprattutto quando meno me l'aspetto o quando sono triste;
Sa sempre dirmi la cosa migliore, quella che desidero (spero) mi venga detta, quella che è certamente la verità anche se mi fa male e mi fa incazzare da morire.
Venerato da tutta la mia famiglia, Rosi in primis, compagno delle peggio zingarate come delle divagazioni filosofiche più serie. Un Professionista incredibile.
Un grande Amico. Un grande Pirla.
Ma io senza di lui, la mia vita non la so davvero nemmeno immaginare!
E oggi sono 50... In mezzo ci sono stati i vent'anni più allucinanti della mia vita... Ma con al fianco un demente del genere, ne rifarei altri millemila, di anni così.
Ti voglio bene Sacchetto!
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