Donegi :)
La giornata di ieri mi ha fatto riflettere tanto. Davvero.
Prima di tutto, sono tornata in chiesa a Cantello, non costretta ad occupare l'odiatissima prima panca, quella dei funerali, ma con uno stato d'animo assolutamente sereno. Riappacificato.
Ho fatto pace con la mia adorata chiesa, che tanto ho amato ma nella quale non sono più riuscita a tornare, dopo averci vissuto i momenti più brutti e dolorosi della mia vita;
La mia prima volta, da consigliere comunale, che accoglie il nuovo parroco cosciente di vivere un momento importante per il cammino della comunità Cantellese. Essere seduta al solito posto, emozionata come nel giugno del 2009. Bello;
La sensazione di trovarmi di fronte una brava persona. Che ti parla con il cuore in mano. Schietta, sincera, autentica come i lacrimoni che gli hanno rigato il viso durante la lettura del messaggio di saluto del suo ex parroco. Mi sono profondamente commossa assieme a lui;
Il pensiero, l'idea più che altro, che la chiesa di Cantello sia finalmente nelle mani di una persona che ti accoglie, che lo fa con un sorriso, con la sua faccia pulita: una presenza che scalda il cuore, finalmente. Dopo dieci anni di castigo, direi che ce lo meritavamo un dono così bello;
Alla fine del pranzo di ieri, carico di entusiasmo come non mi capitava di vedere da anni... [ma tanti anni], seguo con lo sguardo un signore burbero, quasi a disagio, ex parrocchiano abbiatense comunque emozionato, che si avvicina a Donegi e gli sussurra delle parole che mi hanno fatto venire la pelle d'oca: Non cambiare mai, sarai sempre nel mio cuore, io per te ci sarò sempre. L'avrei voluto abbracciare, quel signore, ma nel frattempo mi sono sentita fortunata per il grande dono che, forse, davvero e finalmente, abbiamo ricevuto;
Donegi e Papa Francesco. Non so perchè, ma mi viene da pensarli assieme. Forse per la loro spontaneità di gesti, parole e intenti, forse per la loro capacità di arrivare immediatamente al cuore delle persone cui si rivolgono. Credo molto ai segni, alla strada da seguire che spesso il destino cerca di indicarci con i mezzi più strani, diversi, a volte inspiegabili o che non riusciamo a cogliere appieno; ed io, in queste due figure, colgo una rinnovata tenerezza, verso la fede, la mia fede stessa, nei confronti della quale ho girato spalle, chiuso porte, inaridito cuore e anima.
"Non abbiate paura della tenerezza" diceva Papa Francesco. Ed io ci ho ritrovato esattamente questo, nelle parole, nei gesti e nello sguardo di questo ragazzone che ieri, per la prima volta dopo non so quanto tempo, mi ha fatto tornare il desiderio di dire una preghiera con il cuore.
Buon Cammino Donegi, io faccio assolutamente il tifo per te!
In bocca al lupo, di cuore.
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